1장~ Un risveglio strano

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Do not copy
Inutile che copiate, ve le sgamo tutte tanto.
Piuttosto lavorate sulla vostra fantasia, che soltanto con l'originalità si può fare un buon lavoro.
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Leggere ci dà un posto dove andare anche quando dobbiamo rimanere dove siamo.
-Mason Cooley

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Ai BTS, che sono la mia fonte d'ispirazione più grande e mi hanno insegnato a volare.

🌙1.이상한 각성🌙

»My blood, sweat and tears. My cold breath. Take it all and go away.«

Dove mi trovo? Fu la prima cosa che mi chiesi quando aprii gli occhi, mi girava la testa e non ricordavo nulla di quello che avevo fatto la sera precedente, dove mi trovassi o come fossi finita lì. Mi guardai attorno lentamente, senza fare movimenti bruschi per evitare che la testa mi girasse un'altra volta e cercai, nel frattempo, di ricordarmi delle ore passate, ma l'unica cosa che mi tornava in mente era che Jennie era venuta a prendermi alle nove per andare a una festa di  Halloween. Il resto l'avevo cancellato completamente.
Mi trovavo in quella che sembrava la stanza di un miliardario, non era di certo quella di Jennie. La camera da letto era enorme, ben arredata e luminosa, ma non era neanche lontanamente la mia. Aveva le pareti di un piacevole color azzurro chiaro, sfumato da alcune pennellate brillanti simili ad argento, i mobili erano di un bianco sporco e mogano e una scrivania a muro ospitava oggetti di valore che sembravano appartenere a qualcuno della mia età: un computer dorato semichiuso, quattro o forse più libri di scuola e penne sparse dappertutto sulla superficie. Sul pavimento di marmo luccicavano i raggi del sole che penetravano dalla finestra. Dove mi trovavo? Mia madre sapeva qualcosa? Sospirai confusa e, stringendomi la testa forte tra le mani, cercai il telefono sul comodino, lo afferrai e mi preparai alla mia morte imminente.
Visto che non ero tornata a casa, sicuramente mia madre mi aveva chiamata e, dato che non avevo risposto, aveva chiamato anche Jennie e di conseguenza scoperto tutto, pensai, ma con mia grande sorpresa non trovai nulla. Perplessa aprii la casella dei messaggi, dove ne trovai uno che avevo mandato  a mia madre in cui le spiegavo che avrei passato la notte da Jennie e che andava tutto bene, con una relativa risposta di stare attenta e di non rincasare troppo tardi l'indomani. Ma Jennie dov'era? E perché non ricordavo di aver inviato quel messaggio? Cercai di spremermi più che potevo ma tutto quello che ricordai furono brevi flash sul momento prima di entrare in casa del ragazzo che aveva organizzato la festa. Quell'invito all'inizio era sembrato strano visto che non eravamo amici né ci frequentavamo, ma avrebbe partecipato quasi tutta la scuola e noi avevamo bisogno di amicizie, non potevamo proprio rinunciare!
Scansai le coperte pesanti e, non appena fui fuori dal letto, notai che sopra il vestito portavo una maglietta bianca che mi arrivava fin sotto le ginocchia. Sempre più incerta mi avvicinai a uno degli specchi e sospirai mentre il mio riflesso ricambiava lo sguardo: avevo il trucco sbavato, i capelli spettinati e la testa nella confusione più totale. Rimasi a fissarmi per più di cinque minuti, preoccupata e spaventata, quando un rumore fuori dalla stanza mi fece sobbalzare. Mi voltai tremante verso la porta e subito afferrai la prima cosa che vidi per difendermi, una mazza da baseball. La strinsi forte tra le dita e con il cuore in gola aspettai che il proprietario di tanto lusso si rivelasse.
In preda al panico, cacciai un urlo così forte che ebbi la sensazione di aver mandato in frantumi tutti  i vetri della stanza, avrei lanciato la mazza addosso a chiunque fosse stato dietro la soglia se solo non mi fossi bloccata sotto lo  sguardo che aveva appena incrociato il mio. Si mise una mano sul cuore e chiuse gli occhi per qualche secondo

«Sei pazza?» disse togliendosi gli occhiali da sole di Gucci.
Rimasi immobile, ma che ci facevo a casa sua? Come ero finita lì?
«Comunque buon risveglio, bella addormentata.» continuò dandomi le spalle mentre posava la giacca di jeans dentro l'armadio.
Che ci facevo a casa di Kim Taehyung? Era successo qualcosa tra di noi?
«Hai perso la lingua?» domandò voltandosi all'improvviso, ma quando non ricevette una risposta aggiunse «potresti posare la mazza? È costata un bel po' ed è pure firmata»
Mi guardò mostrando quel suo sorriso quadrato che tanto affascinava tutte le ragazze della scuola. Ma qualcosa non tornava, agitai la testa e strinsi più forte il pezzo di legno che avevo tra le mani.

«Che ci faccio a casa tua?»
In risposta alzò un sopracciglio e si sedette sul letto disfatto senza spostare un solo secondo lo sguardo da me.

«La prossima volta evita di bere così tanto.» esclamò divertito mentre si toglieva l'orologio d'oro dal polso.

«Rispondi alla mia domanda.» continuai a denti stretti. Non mi fidavo di lui. Non volevo avere niente a che fare con Kim Taehyung.

•The Devil Wears Gucci| Kim Taehyung|🦋Where stories live. Discover now