~47~ Burn.

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"Non so dove stiamo andando, non so per fare cosa, non so come hai intenzione di salvare Charlie da sola e non so perché sta succedendo tutto questo. Dal momento che tu non hai intenzione di darmi delle risposte chiamerò mio fratello... o la polizia" disse Cloe per la millesima volta da quando era in macchina con me, nella macchina di Jacob per essere precisi. Guidavo come una pazza da quasi un'ora, non ricordavo fosse così lontano e nemmeno che ci fossero così tante file, era ridicolo il numero di deviazioni che avevamo trovato da quando eravamo partite da scuola.

"Non provarci nemmeno, ormai non ci sarebbero di nessuno aiuto. Abbiamo poco tempo" dissi sterzando bruscamente a destra. Se Cloe avesse chiamato Will, lui avrebbe sicuramente parlato con Dylan e li sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale, anche se le probabilità che Jacob non avesse detto nulla erano veramente scarse.

"Ariet..." Chiamò piano Cloe. Al semaforo rosso mi girai e lei mi fece vedere una chat del suo cellulare.
Sconosciuto:

"Tic Tac" e in allegato una nuova foto di Charlie sempre legata al sedile della macchina ma quella volta intravidi dietro di lei degli esplosivi.

"È Morgan. Inviagli la manina che manda a quel paese, perché noi arriveremo in tempo" dissi premendo sull'acceleratore e partendo con tanto di semaforo rosso, avrei pagato io la multa a Jacob ma era per una giusta causa, mancava solo un'ora.

"Ma perché non accetti la sua stupida proposta e basta?!" Chiese Cloe tornando nel panico.

"Se lo faccio siamo tutti morti. E' questo quello che vuoi?" Le chiesi lanciandole uno sguardo veloce.

"Se non lo fai moriremo anch'io e Charlie, noi non c'entriamo nulla" rispose gesticolando come una pazza. Stavo per buttarla giù dall'auto.

"Credi che questa storia mi piaccia? Che ci sia finita in mezzo per puro divertimento? Che mi piaccia vedere i miei amici in pericolo? La risposta è no. Non darò a Morgan ciò che vuole, salverò le persone che amo ogni volta che saranno in pericolo, è l'unica cosa che posso fare" dissi stringendo forte il volante. Era colpa mia se Charlie e tutti gli altri erano in pericolo, l'unica cosa che potevo fare per loro era cercare di salvarli anche a costo della mia vita, vendermi a Morgan avrebbe solo peggiorato le cose, altrimenti l'avrei già fatto pur di saperli al sicuro.

"Hai 3 chiamate senza risposta da Jacob, 8 da Victor, 15 da Sophia e 30 da Dylan... non sapevo si potessero ricevere tutte queste chiamate" mi informò Cloe cambiando argomento parecchi minuti dopo. Merda. La notizia si era diffusa più velocemente di quanto mi aspettassi.

"Pronto?" Sentii all'improvviso e mi girai di scatto. Cloe teneva in mano il mio cellulare in modalità vivavoce.

"Ti avevo detto di non rispondere" la ammonii cercando in contemporanea di afferrare il telefono e di guidare.

"Ariet Johnson. Dimmi subito dove siete" disse la voce di Dylan dall'altro capo del telefono. Trasudava rabbia da tutti i pori.

"Non ti riguarda" dissi tornando a sedermi composta quando stavamo quasi per andare a sbattere contro un albero. Chi era quel genio che aveva deciso di piantare degli alberi ai lati della strada?! Potevano essere molto pericolosi.

"Cosa rappresenta quello che stai facendo? Perché? Cosa vuoi dimostrare? Spiegamelo perché io proprio non lo capisco" chiese senza provare nemmeno ad abbassare il suo tono di voce o a mascherare la sua rabbia. Cloe mimò un 'scusa' con le labbra e io la guardai con lo sguardo più cattivo che riuscissi a fare.

"Tra 20 minuti la macchina con dentro Charlie esploderà, scusa se non ho tempo da perdere nell'informarti di tutto quello che faccio" dissi più acida possibile. Mi credevano tutti pazza.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora