~14~ Base.

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Era un posto davvero elegante. Pieno di vetrate, scrivanie, divanetti e qualche pianta sparsa qua e là.
Non c'era anima viva. Silenzio tombale.
Continuammo a camminare fino ad arrivare a qualche passo da una vasta scrivania.

"Ehi Charis! Tesoro!" Disse Emmett.
Da dietro la scrivania si girò una donna. Aveva i capelli castani e gli occhi nocciola. Indossava un vestito rosso corto e sulle sue labbra spiccava un rossetto dello stesso colore.

"Emmett. È un piacere vederti" disse lei sorridendo.

"Anche per me Bambola, anche per me" disse Emmett. Non aveva molta espressione facciale quell'uomo.

"Charis" disse Dylan con un cenno della testa.

"Ciao caro" disse lei sorridendo.

"Chi è lo zuccherino?" Chiese appoggiandosi al ripiano della scrivania squadrandomi da capo a piedi.
Ok....

"Una recluta di Jacob" rispose Emmett.

"Ariet" mi presentai per la seconda volta nell'arco di 10 minuti. Lei sorrise.

"Allora. Di cosa avete bisogno?" Chiese Cheris rimettendosi in piedi.

"Un nuovo conto" disse Dylan affiancandomi.

"Subito. Zuccherino dammi i tuoi dati" disse Charis sedendosi al computer.
Io gli diedi, un po' titubante, tutti i miei dati.

"La cifra?" Chiese.

"4 milioni e mezzo" risposi.

"Uh. Fantastico. Davvero una bella sommetta" disse Cheris continuando a digitare al pc.
Dopo Dylan le passo la valigetta con tutti i soldi.

"Fatto. Ora hai un conto. E nemmeno l'FBI saprà che è tuo" disse Cheris facendomi l'occhiolino.

"Quando hai bisogno di un'altro versamento, vieni pure da me, zuccherino" continuò facendomi l'occhiolino.

"Grazie Bambola" disse Emmett ammiccando.

"Di niente tesoro" replicò la donna.
Subito dopo uscimmo all'edificio.
"Ti ha avvisato Sophia?" Chiese Dylan ad Emmett mentre camminavamo attraverso il vasto cortile.

"Si. Andrò a prenderle adesso. Sarà divertente. Tu puoi andare, ci penso io" rispose Emmett.

"Non hai bisogno d'aiuto?" Chiese Dylan.

"Nah. Passa dopo Roman per prendere il resto. Ariet vuoi venire?" Chiese Emmett.
Ah? Era mai possibile che ogni volta che parlavano o Dylan o qualche suo amico io non capivo nulla? Maledettamente snervante.

"Ok perché lei?" Chiese Dylan. Più che confuso era sorpreso. Questo provava la teoria. Solo io non capivo una mazza.

"Perché lei è una ragazza. E perché ho bisogno di una sola persona. Preferisco far fare il resto del lavoro a quel deficiente. E in ogni caso non ci sarebbe nessuno che la porterebbe alla base. Quindi ci vai tu e lei, sempre se vuole, viene con me" rispose Emmett tranquillo.
Ripeto.
Nessunissima espressione facciale.
Andare non so dove, a fare Non so cosa, con un perfetto sconosciuto? Magnifico.
Ne avevo fatte così tante di cose insensate da quando era iniziata la scuola. Una in più, una in meno.

"Cosa dobbiamo fare esattamente?" Chiesi. Beh dovevo pur sapere cosa sarei andata a fare.

"Comprare auto dolcezza" rispose Emmett.

"Vuoi andare?" Sospirò Dylan.
Volevo andare? Non lo sapevo.

"Si. Ora andiamo. Se arriviamo tardi prenderanno le migliori" disse Emmett prendendomi per un braccio e trascinandomi nella sua auto.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora