~38~ Vecchi amici.

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"Piacere, tu sei?" disse il ragazzo davanti a noi senza mai perdere il suo sorriso smagliante. Ero completamente bloccata, guardavo quei suoi occhi azzurri, così limpidi, cercando di trovare in lui quella scintilla che mi facesse capire che era soltanto l'ennesimo problema che si presentava sulla nostra strada, che il suo intento era separarmi dalla squadra e uccidermi ma non vi trovai niente, quindi o era un attore davvero bravo o ero io pazza. Forse la seconda.

"Sono Ar-" per correttezza iniziai a presentarmi a mia volta, per quanto le espressioni di tutti erano dure e fredde non mi sembrava giusto stare lì ferma e zitta come una stupida, ma ovviamente ogni mio tentativo di sembrare anche un minimo autosufficiente in tutta quella storia venne brutalmente spazzato via da Dylan.

"Che cosa ci fai qui?" chiese quest'ultimo stringendo la presa sul mio braccio. All'improvviso anche Sophia mi fu accanto e mi mise una mano sulla spalla come a spingermi indietro. Quella situazione mi piaceva sempre meno.

"Ho saputo che è tornato all'assalto e adesso che sono qui ne posso capire anche il perché" disse Victor finalmente serio guardando Dylan fisso negli occhi. Non aveva fatto nomi, ma non ero stupida e capii subito a chi si riferiva e di conseguenza mi sentii inevitabilmente tirata in causa.

"Sei già sparito una volta, puoi farlo benissimo una seconda, non abbiamo bisogni di spettatori" disse Dylan impassibile.

"Non sono vostro nemico Dylan" disse Victor serio. Fu questione di un secondo, la mano di Dylan lasciò il mio braccio e subito dopo fu su Victor, lo prese per il colletto della giacca scaraventandolo sugli armadietti alle sue spalle. Sussultai per la sorpresa e temetti che quel ragazzo si fosse rotto qualcosa.

"Sophia prendi Ariet e andate in classe. Adesso." disse Dylan glaciale senza accennare minimamente di voler lasciare la presa su Victor. A quelle parole scattai, non poteva escludermi di nuovo, si sarebbero uccisi, o almeno lui avrebbe ucciso quel ragazzo, aveva qualcosa da dire, era lì per un motivo e avevo tutto il diritto di sapere quale.

"Cosa? No!" cercai di oppormi facendo un passo avanti ma subito i suoi occhi di ghiaccio puntarono i miei pietrificandomi. Il suo sguardo era gelido e vuoto, non c'era più traccia del Dylan di quella mattina.

"Non te lo sto chiedendo. Vai. Via" disse scandendo le parole. Faceva paura, andava detto, ma non abbastanza da farmi arrendere. Provai a dire qualcosa, ad oppormi a quella sua stupida e insensata mania di controllo anche in situazioni come quella ma lo feci soltanto arrabbiare di più.

"Non puoi... tu... io non me ne vado" dissi opponendomi seriamente. Non ero una bambina o una bambola di porcellana che poteva rompersi da un momento all'altro, se Victor aveva qualcosa da dire, qualsiasi cosa fosse, anche minacce di morte o qualsiasi altra informazione apocalittica, volevo ascoltarlo.

"VATTENE!" urlò ad un certo punto con una forza e durezza tale da colpirmi come una raffica di pugni allo stomaco. Tutto intorno a me, per un attimo, vacillò mentre guardavo quei suoi occhi freddi puntati sui miei e la ferocia delle sue parole che ancora rimbombava nella mie mente.

"Non mi hai sentito?! VATTENE" sbraitò di nuovo. Strinsi i pugni lungo i fianchi e incassai il colpo. Lo guardai un ultima volta in quei suoi occhi di ghiaccio, che in quel momento erano colmi di una rabbia che non gli avevo mai visto, per poi correre il più lontano possibile da lui e da quel nuovo problema da aggiungere alla già vasta collezione. Ma che diamine gli era preso? Sapevo che in quelle circostanze andava su tutte le furie, ma gridarmi contro in quel modo era un colpo basso persino per uno come lui. Sentivo uno strano dolore al petto che non capivo, faceva davvero male, ma non ci feci caso, in quel momento il mio unico pensiero era quello di ritornare in classe prima di superare la soglia di ritardo tollerato, cos'altro dovevo fare? Piangermi addosso perché un bradipo senza cervello è convinto che io sia troppo debole per sopportare tutti i suoi problemi? Alla fine è sempre così, improvvisamente io e lui riusciamo ad andare d'accordo, il rapporto con Sophia cresce ogni giorno di più, tutto sembra andare per il verso giusto ma poi, inesorabilmente, succede qualcosa che ci divide di nuovo. Le nostre vite continuano imperterrite ad andare a rotoli e noi non possiamo fare nulla per evitarlo.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora