~18~ Casa Black.

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Dovevo ammetterlo. Provai, anche, a dargli un calcio dritto nell'apparato riproduttore, ma, come se non bastasse, mi bloccò pure le gambe, ero completamente bloccata. Stavo mettendo tutta la forza che avevo in corpo per respingerlo, ma era inutile.
Se avesse continuato, molto probabilmente, gli avrei vomitato addosso. Lo so, faceva abbastanza schifo come cosa, ma si sa, mali estremi, estremi rimedi. Per sua fortuna, anche per mia in parte, tutto questo non fù necessario. Una voce alle sue spalle lo fece allontanare da me. La mia gioia era indescrivibile, avrei potuto ucciderlo.

"Ti do tre secondi per allontanarti da lei." Gli intimò Dylan.
Per la prima volta era nel posto giusto, più o meno, al momento giusto. Ringraziai mentalmente quel ragazzo.

"Eccoti qui. Il grandissimo Black. Ma che piacere. Stavo giusto scambiando due parole con la tua Ariet" disse Morgan mentre si allontanava da me per avvicinarsi a lui.

"Cosa vuoi da lei?" Chiese Dylan con sguardo serio e arrabbiato. Che quei due si conoscessero già da prima era ovvio. Ma doveva essere successo qualcosa di molto brutto per odiarsi così profondamente. Eh beh.. non do tutti i torti a Dylan.

"Le ho proposto di entrare nella mia squadra. Le sue incredibili capacità sono sprecate, nel tuo team" rispose Morgan senza perdere il suo sorrisetto.
Non capivo, però se era una presa in giro o buh...
Cioè, sapevo guidare ma non ero tutto quel prodigio.
Se si mette insieme intelligenza, per notare le piccole cose, astuzia e quel briciolo di bravura per premere tre pedali e cambiare una marcia... bhe chiunque potrebbe cavarsela.

"Lei non verrà con Te." Sputò Dylan avvicinandosi pericolosamente a Morgan. Avrei dovuto fare qualcosa, altrimenti quei due si sarebbero picchiati a sangue, si vedeva dai loro occhi. Un diversivo, mi serviva un diversivo per guadagnare tempo.
Un diversivo... pensa Ari pensa... un diversivo...
L'idea più stupida che si potesse mai scegliere mi era appena venuta in mente. Era l'unica e... come diceva la mia filosofia di vita 'Se va male era destino'.

"No aspetta!" Dissi facendo qualche passo avanti.
Dylan mi lanciò un'occhiataccia.

"Non vorrai andare con lui?!" Mi chiese.
Cosa? NO.
È proprio brutto quando qualcuno non coglie i tuoi "stratagemmi" al volo.
Si ok... le mie soluzioni non erano mai un granché... ma almeno ci provavo.

"Perché non lasciare scegliere a lei? Mia dolce Ariet..." Disse Morgan per poi lasciarmi libera parola.

"Dylan... m-mi dispiace, ma io non posso..." dissi guardando occhi di ghiaccio per poi correre verso Morgan.

"Ottima scelta bambola" disse Morgan con un sorrisetto soddisfatto.

"Oh.. Morgan!!" Dissi appena gli fui a pochi centimetri.
Lui chiuse gli occhi e fece per avventarsi sulle mie labbra.

"Coglione" dissi dandogli un calcio in pieni testicoli. Appena si piegò, unì le braccia e gli diedi un colpo dietro la nuca e contemporaneamente una ginocchiata nello stomaco.
Appena cadde a terra corsi da Dylan.

"Non so se dire, ottima mossa o grandissima cazzata" disse lui appena gli caddi addosso.
Tacchi e Ariet... pessima accoppiata...

"Facciamo la seconda" dissi mentre cercavo di riacquistare l'equilibrio. Maledette zeppe...
Nel frattempo Morgan si stava rialzando.

"Dylan!" Urlò Roman uscendo dalla casa. Occhi di ghiaccio dopo aver guardato l'amico posò lo sguardo su di me.

"Ascoltami Ariet. Tu ora vai da Roman e torni a casa" disse Dylan togliendosi la giacca e avvolgendomela intorno alle spalle.
Lo guardai con sguardo interrogativo. Non potevo lasciarlo solo.

"No asp-" cominciai a dire ma venni bloccata da Roman che arrivò correndo verso di noi.

"Rom, portala a casa" disse Dylan lasciandomi.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora