~Capitolo 48~

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Thomas

<<Forza, amico! Su col morale!>> esclamò Brad dandomi uno scossone.

La musica rimbombava in tutto il locale facendomi seguire solo parte dei discorsi. Brad mi aveva trascinato nuovamente fuori quella sera. Come se la musica alta e qualche birra potessero aiutarmi a non pensare a Liz. Mi mancava troppo. Era da più di una settimana che avevamo litigato. O meglio, che dal nervosismo che avevo addosso avevo finito col trattarla male. Ero un grandissimo coglione, ecco che cos'ero. Mi sarei preso a pugni da solo se solo avessi potuto. Mi ero ripromesso di non farla soffrire ed avevo finito per rovinare tutto dopo cinque minuti.

Non era per giustificarmi ma, avevo avuto una giornata di merda e l'ultima cosa che volevo quel pomeriggio era parlare con qualcuno. La mia fragolina mi aveva chiamato nel momento sbagliato. Ed io che morivo dalla voglia di sentirla! Era tutta colpa di Brenda. Sì, era lei ad avermi fatto innervosire con i suoi modi fare da stronza. Come avevo potuto stare con lei in passato?

<<Non starai mica pensando ancora a quella là?>> mi incalzò deridendomi. Ciò che mi diede fastidio però fu il modo con cui si era riferito ad Elizabeth.

<<Sì, penso ancora alla mia ragazza, Brad>> sputai acido sbuffando. Liz non era "quella là", era la mia fragolina. La mia piccola e innocente fragolina che adesso si sentiva sicuramente ferita a causa mia.

<<Su con la vita! Domani andiamo all'università. Vedrai, ti piacerà>> esclamò convinto annuendo tra sé e sé.

<<Ne dubito, ti ricordo che sono qui solo per fare un favore ai miei nonni>>. O meglio quello era il piano iniziale. Adesso che la mia fragolina era furiosa con me, non ne ero più così certo.

<<Sì ma, goditela, amico!>> sospirò alzando gli occhi al cielo.

Godermela. Non ero sicuro di riuscirci. Perché doveva sempre essere nella mia testa? Non ne potevo più! Volevo rilassarmi durante quelle vacanze, non stressarmi in quel modo. Dovevo mettere un freno ai miei pensieri perché così stava diventando insostenibile. O meglio avrei voluto mettervi un freno. Solo che non facevo che riportarmi col pensiero al nostro ultimo bacio e alla nostra promessa. Non potevo dimenticarmi di lei da un giorno all'altro.

<<Thomas!>> mi chiamò una voce squillante che conoscevo fin troppo bene.

<<Che vuoi, Brenda?>> sbottai innervosito dalla sua presenza.

<<Calmati! Non sono qui per litigare>> rise divertita.

Quanto poteva essere diventata insopportabile in poco meno di un anno?! Ci eravamo lasciati per sua decisione, affermando espressamente che lei non volesse buttarsi in "una noiosa relazione a distanza". Ed ora era lì a torturarmi perché avevo trovato un'altra. O meglio, avevo trovato una ragazza decisamente migliore di lei. La mia Liz. Stavo impazzendo per quanto mi mancava.

<<Allora, vattene>> sospirai infastidito, alzandomi dalla sedia.

<<Dai, Thomas, possiamo divertirci come ai vecchi tempi, se vuoi. Tanto la tua nuova amichetta, non lo saprà mai!>> sbuffò seguendomi per il locale.

A quelle parole mi voltai di scatto, con gli occhi iniettati di sangue. Non doveva permettersi di rivolgersi a me e parlare di Liz in quel modo.

<<Ma chi diamine credi che io sia?!>>. Come avevo potuto pensare di esserne innamorato un tempo?

<<Tommy, io non...>>.

<<Non azzardarti mai più a chiedermi qualcosa di simile, chiaro?!>> sbraitai furioso. Io pensavo a Liz e lei veniva a farmi certe proposte?! Che andasse al diavolo!

Vivere a ColoriTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon