~Capitolo 8~

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Elizabeth

<<Che fine hai fatto venerdì?>> domandò Alex quando entrammo a scuola quella mattina.
<<Sono andata a casa, te l'ho detto>> dissi sbrigativa guardando altrove.

Non mi andava proprio di parlare di venerdì. Primo perché non volevo che si sentisse in colpa per avermi lasciata sola, secondo perché io stessa mi vergognavo di quello che era successo.

<<Mi hai fatto preoccupare, soprattutto dopo quello che hai bevuto>>.
<<Non ho bevuto poi così tanto...>>.
<<Il punto non è quanto hai bevuto ma che cosa hai bevuto!>> puntualizzò la mora.
<<Va beh, sono ancora viva, no?!>>.
<<Sì...>>.

Inoltre, come se non fosse abbastanza, avevo dormito a casa di Thomas e né lei né nessuno l'avrebbe mai saputo.

<<Comunque ti sei persa Deborah che ci provava malamente con quello nuovo. Lui l'ha respinta e se n'è andato. È stato esilarante>> scoppiò a ridere la mia amica.

Deborah era sostanzialmente una delle "ragazze facili" della scuola. Una delle tante, ma al contrario delle altre questa io la conoscevo molto bene. Frequentavamo alcuni corsi insieme ed oltre a provarci con ragazzi e ragazze, era anche una gran secchiona interessata principalmente a primeggiare.

<<Sono fatti l'uno per l'altra>> affermai acida.
<<Dai, non lo conosci nemmeno! Perché devi condannarlo così poveretto?>> sorrise la mia amica facendo ridere anche me.
<<Sai che odio giudicare un libro dalla copertina ma, lui è davvero irritante>>.
<<Ci hai parlato almeno?>> chiese.

Non le avrei detto la verità neanche questa volta. Non volevo essere associata a lui in alcun modo.

Mi dispiaceva mentirle ma non avevo altra scelta.

<<No, ma mi è stato riferito che è un gran maleducato>>.
<<Sempre la solita>> sospirò, <<magari se lo conoscessi...>>.

A quel punto fui io a scoppiare a ridere.

<<Non penso proprio!>>.

Alex stava per ribattere ma il suono della campanella la precedette.

<<Che palle!>> esclamò.
<<Che cos'hai adesso?>>.
<<Francese>> disse con una finta enfasi.
<<Très bien!>>.

Alex voltò la testa lentamente, trucidandomi con lo sguardo.

<<Non farlo mai più>>.
<<Okay>> risi di gusto per la sua reazione.

<<Tu che cos'hai?>> domandò mentre mi allontanavo per raggiungere la mia classe.

<<Anatomia>>.
<<Quindi cazzeggio?>>.

Annuii velocemente sorridendo, per poi dirigermi verso l'aula di scienze.

È questo che succede quando il tuo professore di anatomia crede ancora di essere al liceo e si comporta come un adolescente: che poi nessuno lo prende più sul serio.

E questo era quello che succedeva con il signor Smith. A mio parere era un gran insegnate ma si comportava da imbecille e i miei compagni lo trattavano di conseguenza.

<<Buongiorno, ragazzi>> entrò sbattendo l'agenda sul tavolo.
<<Buongiorno, prof>> lo salutò Connor, il buffone della classe. Simpatico, ma decisamente fuori luogo.

<<Com'è andato il weekend?>> chiese un altro.
<<Sono andato ad una battuta di caccia>>.
<<Ha preso qualcosa o no?!>>.
<<Certo, che cosa credi!>>.

Vivere a ColoriWhere stories live. Discover now