~Capitolo 28~

11.2K 417 17
                                    

Thomas

Era successo davvero ma tutto così in fretta che non riuscii a registrare subito l'accaduto. Un attimo prima, Liz era dietro di noi ed un attimo dopo era sparita. Dire che fossi nel panico era un eufemismo confronto a ciò che provavo in quel momento. Non sapevo che cosa fare e l'idea che potesse esserle successo qualcosa mi terrorizzava.

Sentii la terra mancarmi sotto i piedi ed un enorme masso posarsi sul mio petto. Non riuscivo a respirare ed un senso di impotenza si impossessò di me. Mai mi era capitata una cosa simile. Neppure quando mia sorella si era persa a Disney World in mezzo a migliaia di persone.
Era sotto la mia responsabilità, ero io a capo del gruppo ma, da stupido, l'avevo lasciata indietro. Se le fosse capitato qualcosa sarei stato l'unico colpevole.

<<Che cosa facciamo adesso?>> ebbe il coraggio di chiedere Miriam, mentre io ero intento a strapparmi i capelli dalla frustrazione, o meglio, dalla paura.

<<Dovremmo chiamare aiuto>> propose Carly con voce tremante. Per quanto non andasse più d'accordo con Elizabeth, non era da biasimare se si preoccupava per il destino della sua ex amica.

Io, però, non riuscivo a pensare lucidamente. Volevo solo una cosa: trovarla. E stando lì fermo a fare ipotesi, sicuramente non ci sarei riuscito. Poteva essere smarrita, ferita, o peggio. Ma non volevo pensarci e, di certo, non potevo aspettare che qualcuno venisse in nostro soccorso.

<<Voi tornate al campo, io vado a cercarla>> dissi cominciando già a guardarmi intorno in cerca di un pendio meno scosceso per scendere senza fare la fine di Liz.
<<Sei matto?! È pericoloso!>> mi afferrò il braccio Miriam prima che potessi fuggire.
<<Potrebbe essere ferita>> esclamai in tono duro, dettato più che altro dal turbine di emozioni che albergavano dentro di me che da vera rabbia.
<<Sì ma se non riuscissi a trovarla e ti perdessi? Ci hai pensato? Poi le ricerche si concentrerebbero su più persone e avremmo meno probabilità di trovare Elizabeth>> insistette la mora, ma fu tutto inutile perché tanto avevo già preso la mia decisione.
<<Non c'è alcun bisogno che mi cerchiate, me la cavo da solo. Adesso andate a chiamare aiuto>>.
<<Non possiamo andare tutti insieme? Avremmo più probabilità di riuscire nel nostro intento>> intervenne Carly calmatasi dopo lo spavento iniziale.
<<Tra poco farà buio e trovarla sarà pressappoco impossibile. Adesso andate>> le incitai. Finché sarebbero rimaste lì non mi avrebbero lasciato andare e dovevo muovermi se volevo avere qualche possibilità di trovarla.

Entrambe mi guardarono scettiche per alcuni istanti poi però una di loro cedette e l'altra si adattò alla decisione del gruppo. Più che altro perché non dovevo aver l'aria di uno che volesse cambiare idea. Carly si raccomandò che facessi il più possibile attenzione prima di trascinare via per un braccio Miriam ancora molto indecisa.

Appena mi fui accertato che se ne fossero andate mi misi subito alla ricerca di un passaggio. Non fu semplice ed effettivamente non ci riuscii del tutto. Cercai di percorrere una strada più o meno parallela a quella che aveva percorso Liz durante la caduta. Era piuttosto ripida ma, fortunatamente, la fitta boscaglia mi diede un appiglio a cui aggrapparmi durante la discesa.

Cercavo di agire in modo più possibile razionale ma dovevo ammettere che non fosse facile. Non ero affatto lucido. Riuscivo solo ad immaginarmi una miriade di scenari catastrofici. Che cosa avrei fatto se alla rossa fosse capitato qualcosa? L'idea mi faceva andare completamente fuori di testa. Avevo passato tutto il tempo a ignorarla o peggio, a trattarla male, cosa che non avrei mai dovuto fare perché in fondo, anche se il mio comportamento faceva pensare tutt'altro, ci tenevo a lei. Forse molto più di quanto immaginassi. E non averglielo detto mi stava logorando dentro.

Vivere a ColoriTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon