Paralyzed

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-Oggi vi faremo lezione io e il professor Bart!
Esordisce Downey, facendo entrare nel cortile il vecchio atleta. Tutti erano sotto effetto del caldo estivo, se ne stavano fuori in giardino poiché c'era un vento fresco che ridonava un po' di anima.
Robert iniziò a direzionare gli alunni nelle varie attività, seguendo quelli che dovevano fare la corsa con i sacchi mentre Bart istruiva chi doveva fare la cavallina.
Mentre guardava la sua fetta di studenti, i due professori si scambiavano occhiate piene di determinazione e si capiva il loro fantastico legame.
La lezione terminò praticamente subito poiché un nuvolone incombeva minaccioso sulle loro teste, obbligandoli a mandare nella scuola gli alunni.
-Allora, come va vecchio mio?
Chiese allegro Robert, avvicinandosi a lui per dargli due pacche sulla spalla, ma non era così che sarebbe finita la giornata.
C'era felicità da una parte, ma un mare di consapevolezza dall'altra.
Infondo accade sempre, la vita vive.
-Tutto b-be..ne..
Mormorò con voce spezzata lui, afferrando la maglietta di Downey che subito lo resse, cercando di tirarlo su, ma fu costretto ad appoggiarlo sul terreno sporco. Si inginocchiò frettoloso, iniziando a sentire il suo polso.
Ed era così crudele essere su quel mondo, in quel momento dove tutto si ferma.
Rob sentì la pioggia calare su di loro, si mise sopra Bart per fargli da tetto, ma quelle gocce di dolore trapassavano il suo cuore puro ora richiamato all'inferno.
-Amico mio, svegliati..
Ed era un tamburo che batte in un cuore senza vita, ma l'amore nei suoi occhi non era mai esistito.
Diede dei colpetti sul suo volto stropicciato, il tempo l'avevano perso entrambi. La pioggia picchiava sulla schiena, piegava l'amore che mai esisterà finché c'è la solitudine.
Robert era paralizzato, vedendo quei due occhi semichiusi guardarlo senza vederlo.
Respirava a malapena, ma si capiva che il giudizio era sceso a prenderlo.
Come se la pioggia fosse lacrime dal cielo, l'uomo senza cuore iniziò a piangere, lasciandosi tingere di eterna solitudine le iridi, bagnando quelle rughe stanche di esistere sul volto di Bart.
C'è un'ultima domanda per tutti, e per il passato sul ciglio del burrone non restava che guardare il futuro.
C'era la tensione, una paralisi dei sentimenti.
Così solo, così inutile.
E che senso ha guardare un uomo che muore, lasciando parole troppo gelate per sciogliersi al sole.
Un flebile sorriso pitturò per l'ultima volta quel quadro dei tempi, scagliando gli ultimi fulmini dentro il petto del futuro.
-Eccolo il mio ragazzo.
Sussurrò, un sussurro donato alla pioggia per dissetare il dolore e la perdita che dilaniavano il cuore morto di un uomo defunto dalla nascita.
-Chiedi sempre alle stelle, figliolo.
Si alzò il cielo e alle nuvole toccò inchinarsi di fronte alla Nera Signora, giunta da posti migliori per condurre il suo vecchio amico al patibolo.
Robert sentì il sangue uscire dal suo corpo, il cuore e il suo essere umano sgretolarsi sotto le gocce di pioggia.
Nel suo volto c'era paura e coraggio, ma sono sempre gli occhi a parlare.
Appoggiò la fronte sopra quella di Mikey Bart, stringendo i denti mentre il corpo veniva paralizzato da continui scossoni che fecero tremare l'ultimo cuore.
E c'erano le tenebre che stavano tornando a riprenderlo, nessuna Faith era disposta a salvarlo.
-Ti prego no, ti prego tutto ma non questo.
Spirò fra i denti stretti dal dolore, non c'era frase o parola per esprimere lo squarcio che gli si aprì nel petto, così doloroso che lo costrinse a tenere una mano sul cuore che stava fermando le lancette.
Sotto la pioggia gli accarezzò i capelli bianchi e oramai stanchi di esistere.
Aveva amato cento volte quel mentore, stimato mille volte, ma infondo che differenza sta nel battito.
C'era la nebbia, un urlo che fece uscire potente quanto straziante da fargli strappare le corde vocali una ad una finché il sangue che sgorga sarà solo uno splendido spettacolo.
C'era la forza della rabbia e del dolore che gli fecero alzare il volto al cielo, gridandogli cento volte di smetterla, lasciandosi soffocare dalla pioggia che entrava nella gola per uccidere e purificare quel poco che rimane da raccontare.
Robert sentiva il cuore uscire dal petto, lo guardò, stringendolo fino a renderlo polvere.
Era seduto sul suo amico, gridando, strillando come un pazzo contro il cielo mentre le gocce gli spazzavano via l'ira accecante del dolore.
-SMETTILA DI FARMI QUESTO! MI HAI GIÀ TOLTO LA VITA, SMETTILA DI UCCIDERMI!!
Gridò con una voce graffiante, la paralisi delle emozioni svanì, lasciando un profondo e bellissimo nulla.
Le occhiaie rosse sbiadivano sotto il temporale, ma non c'era tempesta che poteva essere paragonata alla rabbia di Robert che uscì dalla sua gola.
La mente lo stava dilaniando mostrando immagini di loro due insieme giocare a palla, quando lui era seduto tra i banchi.
Quando il bianco e nero giunge e spegne ogni emozione, ogni odore.
Ti senti vuoto, spento, paralizzato.
Tirò pugni in aria, contro il cielo, la pioggia cercava di spostarla. Le vene del collo che erano sul punto di esplodere da quanto stava gridando. Non c'era futuro senza un passato e Robert non aveva più nulla.
-NON SO PIÙ DOVE SONO LE MIE EMOZIONI, CHI SONO IO, MI HAI PARALIZZATO!
Come a rallentatore urlò per la centesima volta, dal fondo del suo petto uscì un ruggito roco e graffiato con la gola piena di sangue che sputò alle stelle codarde per insultarle.
Pugni e battaglie dentro di lui, come un umano possa aver perso la sua umanità.
Aveva appena iniziato a vivere, ma la vita uccide sempre i prescelti.
E ricorda sempre che finché muori potrai amare cento vite.
Strinse i pugni fino a farli vacillare, cadendo da quel burrone di disperazione per paralizzarsi completamente nella solitudine.
Il grido più forte e straziante però si nascondeva dentro le polveri del suo cuore, che nessuno potrà mai sentire.
Il futuro diventerà sempre un passato da dimenticare.
Perciò urla Robert, urla finché non muori un'altra volta, muori per vivere.


*okay, è da tanto tempo che non scrivo capitoli con delle canzoni perciò perdonatemi se non ho dato il massimo perché devo ingranare la marcia. Spero che la canzone sia adatta. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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On The Side Of The Angels~Robert Downey Jr (Teacher/Student)Where stories live. Discover now