Face to face

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Faith Davis sperava e pregava con tutta se stessa che lui non la trovasse, si tappava le orecchie perché i gemiti di Hannah Standall, usciti fuori per colpa di quel pedofilo, continuavano ad affollarle la mente fino alla pazzia.
Quando sentì dei passi fuori dalla porta si tappò immediatamente la bocca, reprimendo il suo ossigeno tra i polmoni al palmo della sua mano.
Guardò con occhi spalancati e in trappola la fessura della porta, vide un'ombra offuscare per un secondo la sua unica fonte di luce, ma grazie al cielo se ne andò subito. Continuava a sentire quei passi negli altri corridoi, accompagnati da una voce profonda, tetra è troppo minacciosa per i suoi gusti.
-Se ti prendo Davis, ti farò pentire di aver aperto quella porta!
Il professor Downey girava per la scuola con le mani aperte, come se ad un certo punto gli spuntassero gli artigli dalle unghie. Guardava con sguardo omicida ogni porta ed ogni classe, ma non riusciva a trovare la piccola peste.
La ragazza iniziò a piangere ed era uno di quei pianti davvero rumorosi, le salì il panico e con la mano tentò, con una disperazione da far venire i brividi, di fermare anche quello sfogo dovuto allo stress della tensione.
Non appena fu sicura che il suo predatore avesse lasciato perdere, ecco che si aprì di scatto la porta e la preda pronta per essere sbranata.
Faith si alzò con i piedi che scivolavano sul pavimento talmente era frettolosa, indietreggiando ma inciampò nelle cianfrusaglie dei bidelli e cadde a terra, facendosi un gran male.
-Eccoti qua!
Ringhiò lui, non avendo pudore nel prenderla per il collo, sollevarla e attaccarla al muro.
Faith sentì la gola chiudersi subito come se non fosse mai esistita, le dita dell'uomo avevano subito affondato nei suoi fragili muscoletti. Era talmente grande quella stretta che riusciva a far toccare le dita mentre la strangolava, il suo collo sembrava una spugna data la spaventosa facilità con cui la ridusse a morire lentamente.
Il volto di Faith era più blu del cielo, non aveva più la capacità di trattenere la saliva che scese dalla sua bocca.
Tentò l'ultima carta, aggrappandosi al braccio di Downey pieno di vene in risalto, sembravano portare tutta la forza che possedeva nella sua mano.
Trincò i bicipiti, riuscendo a sollevare le gambe per tirare un calcio nei gioielli e nella pancia del suo alleato tornato nemico, facendolo cadere a terra e sbattere la testa contro un secchio.
La ragazzina cadde a terra boccheggiando, ansimava e intanto guardò di sfuggita il suo professore che dolorante si teneva il pacco e asciugava la ferita sulla fronte.
Lo vide toccarsi il sangue che colava appena sotto l'attaccatura dei capelli, guardando senza preavviso Faith che come una molla corse verso l'aula dove li aveva scoperti, sperando di trovare ancora la sua rivale.
E fu così: Hannah Standall stava per uscire quatta quatta dalla classe, ma arrivò un fulmine biondo e dagli occhi azzurri che la prese e la sbatté contro il muro, tenendola ferma per il colletto.
Con le nocche affondava nella sua gola, alzandola di poco da terra.
Hannah le tirò i capelli, ma tolse subito la presa quando la guerriera tirò un sinistro che l'avrebbe fatta cadere a carponi se non fosse per la presa salda che aveva sulla sua maglia.
Guardò i segni rossi sul collo, dei visibili succhiotti che la fecero inorridire.
La nemica invece osservò per un attimo i segni rossi sul collo di Faith, capendo subito che quando lei provava piacere assieme a Downey, la Davis provava nient'altro che dolore.
Le sputò il sangue in faccia, sporcandole il viso angelico che si era mutato in un demone.
La protagonista alzò la mano, pronta a tirarle due schiaffoni da farle perdere i sensi, ma arrivò il tuono moro e dagli occhi nocciola che alzò di peso Faith, lanciandola contro i banchi dietro di loro e ribaltandone due.
Ne aveva basta ora, risucchiò timidezza e paura e divenne più grande del suo limite.
Quando si alzò per combattere contro Downey, sicura che lui avrebbe risposto, rimase sorpresa quando invece mise le braccia spalancate tra lei e Hannah.
La stessa cosa che aveva fatto tempo fa, tra la coppietta.
-BASTA!
Gridò lui, digrignando i denti e lasciando colare il sangue fino alla punta del mento.
-Non ha più senso continuare così.
Disse, sospirando e chinando il capo.
-Sei solo un pedofilo.
Rispose Faith, incrociando le braccia.
-No! Ti sbagli di grosso Davis, non mi stava stuprando. Noi ci amiamo.
La Standall spostò Downey che si fece da parte molto volentieri, tenendo sempre la testa bassa mentre il sole dorato filtrava tra il suo ciuffo rendendolo quasi caramellato.
Le due combattenti si fronteggiarono.
-Lo ami? Potrebbe essere tuo padre!
-L'amore non ha età idiota!!
Strillò lei, ma Faith aveva qualcosa di più profondo che bruciava nel suo cuore.
Indicò il professore dal capo chino, facendo scendere delle lacrime che le bruciarono letteralmente gli occhi, tingendoli di un rosso spaventoso. Le lacrime scendevano, spazzando via il sangue.
-Quando lui morirà, tu avrai ancora tutta la vita davanti.
L'altra sbuffò, continuando a guardare i suoi occhi piangenti.
-Quando sarà ubriaco, tu non potrai salvarti.
Continuava ad indicarlo, stringendo le labbra per contenere il tremolio.
-Sai cosa farà quando toccherai qualcosa di suo?!
-Niente Davis, non è cattivo come tutti pensano!!!
Lei fece di no con la testa, continuando ad indicarlo.
-Ti prenderà la testa e te la presserà contro il muro finché non sentirai il tuo cranio scricchiolare, e te la spaccherà senza un briciolo di misericordia.
Chiuse gli occhi affranta dai ricordi, stringendo la mano punitiva in un pugno e portandolo alla bocca, piangendo mentre mordeva le nocche cercando di fermarsi.
E Hannah finalmente vide la vera Faith Davis, la vera luce che si celava dietro quei due cieli, l'angelo che spalancava le sue ali per liberarsi dalle catene.
Senza pensarci, ma pensando col cuore, di slancio l'abbracciò, accarezzandole la testa e sentendo effettivamente una piccola ferita sulla cute.
-Mi dispiace per averti incastrato, chiederò anche a Chloe di chiederti scusa.
La protagonista ansimava in continuazione, il petto ballava irrefrenabile tanto che Hannah faceva fatica ad abbracciarla.
Mugugnando come un cucciolo bastonato, l'angelo appoggiò il mento su quelle spalle delicate, stringendole la schiena per cercare un po' di conforto.
Si staccò da lei, asciugandole tutto il sangue rimasto, girandosi poi verso Downey che era rimasto in silenzio senza neppure guardarle.
-Robert, ti prego, dimmi che non le hai fatto tutto questo.
Alzò la testa, guardando senza emozioni la sua ragazza.
Lui e Faith si scambiarono uno sguardo, uno di ghiaccio l'altro di neve.
-Si, le ho fatto del male.
Ammise, ma dalla sua espressione non tramutava nessun pentimento poiché era ben nascosto dentro il suo petto.
Si lasciò tirare uno schiaffo bello forte da lasciarli il segno.
-Sei un mostro! Tra noi è finita.
Senza impedirlo vide Hannah prendere per le spalle la studentessa e accompagnarla fuori dall'aula, continuando ad accarezzarle i capelli.
Solo quando sparirono chiudendo la porta, poté accasciarsi contro la cattedra e tirarsi dei pugnetti sulla testa, lasciando scorrere le lacrime sulle guance e nelle rughe che si formavano quando stringeva i denti.
Quel faccia a faccia, cambiò tre vite in un modo davvero sorprendete, ma solo una portò alla fine totale.


*si, bello lungo adesso. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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On The Side Of The Angels~Robert Downey Jr (Teacher/Student)Where stories live. Discover now