Hannah

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Faith Davis, a differenza di tutta la classe che si stava disperando come se Downey li stesse torturando, stava seduta con la schiena dritta a fissare il suo destino scritto col gesso sopra la lavagna.
Fuori poteva anche sembrare tranquilla e per niente sorpresa, ma dentro ragazzi...dentro si erano scatenati i peggiori insulti, grida e sfoghi di rabbia che abbia mai avuto.
Scatenava tutto dentro, nella sua mente o nel suo cuore con la conseguenza di appendere l'ennesimo peso alla sua anima che lentamente si stava trascinando verso un lago nero, pronta ad affogarsi da sola.
Faith Davis si stava preparando con metodo all'inferno che le si era aperto sotto i piedi, ai giorni di tortura che il professor Downey le avrebbe rifilato.
Ma niente, assolutamente NIENTE era paragonabile anche per scherzo a ciò che successe nelle settimane a seguire.
La studentessa si stava contorcendo le emozioni per applicare un trucco di relax ai suoi lineamenti, ma la situazione nel campo alleato e nemico era disastrosa.
Hannah Standall era pallida di rabbia, le labbra serrate e un fuoco pronto a trasformarsi in incendio dentro di lei. I suoi occhi verdi bruciavano di odio e si ostinavano a carbonizzare l'unico colpevole.
Faith staccò gli occhi da Romeo e Giulietta, incastrandosi per un millesimo di secondo in un paio di occhi scuri e sfumati verso la notte più tempestosa, occhi che si distolsero da lei dopo pochissimo tempo.
Faith provò un brivido al cuore capendo che il professor Downey la stava osservando, probabilmente incuriosito o irritato dalla sua faccia illeggibile.
La odiava anche perché non riusciva a dedurre nient'altro che timidezza e segretezza in quei due occhi cielo, e lui voleva sapere ogni pensiero di ogni suo alunno così per poterlo colpire meglio e giocare sulla sua logica.
Poi la pioggia divenne diluvio.
-NON LO ACCETTO!
Gridò Hannah, alzandosi così velocemente da far cadere la sedia a terra con un tonfo che fece sussultare tutti.
Oh no, in cosa diavolo si è appena cacciata.
Il pensiero comune di tutta la classe che era morta in un silenzio di attesa, preparazione, degustazione, ansia e pregno di una rassegnazione da far spavento.
-Standall. Siediti.
I più impressionabili ebbero un sussulto al solo sentire la voce di Downey com'era cambiata: profonda come una caverna, sinistra, cupa, velenosa.
Ma Hannah era molto più di una fiamma, lei era l'esplosione.
-No.
E fu sì una lunga agonia dentro la morte.
Il terribile professore indurì l'intero volto, scurendo le iridi fino a farle diventare del colore della notte, avvicinandosi a grandi falcate verso la ribelle in questione. Tutto era tempo scricchiolante da cocci di silenzio.
Downey si avvicinò davvero tanto, ma nessuno dei due parve perdere.
-Non fare l'arrogante con me bimba, non ti conviene.
Hannah gli arrivò proprio sotto la punta del naso che le sfiorava la frangia.
E chissà se non ci fosse stato il banco che avvincente storia gli alunni avrebbero potuto raccontare alle madri.
-Perché solo lei può, non è così?
Il loro astio si stava confrontando come due lupi pronti ad azzannarsi. Faith, che era al loro fianco, non riusciva a staccare gli occhi di dosso a quel teatrino.
Ma tutto in una classe diventa vitale.
Del professore si poteva vedere solo una parte dell'ira.
-Esatto Standall, e visto che solo io posso adesso ti dico di sederti e stare zitta.
-Lei è un figlio di puttana!
Una folata di ghiaccio fermò tutti i cuori. Tutti erano con Hannah, forse solo la Davis era vigile e pronta a scattare fra i due. Come intuì Downey afferrò a due mani il banco della ribelle e lo scaraventò di lato, ma prima che potesse saltare addosso alla preda, Faith era già in piedi in mezzo ai due litiganti. E il terzo in quel momento non godeva, moriva.
Le mani aperte ad un soffio dai loro petti, qualcosa di indecifrabile come espressione.
-Vi prego di ragionare.
Disse lei, giocando con lo sguardo dal professore ad Hannah che non la smetteva di fissarlo.
Downey abbassò lo sguardo su Faith che invece riuscì a trovare il coraggio di esprimere rimprovero e delusione dalla sua reazione troppo impulsiva.
Serrò la mascella, facendo scintillare gli occhi di rabbia.
-Non potrai proteggere chi ti fa comodo per sempre Davis.
Rispose con un astio spirato fra i denti scoperti in un ringhio.
Quello non poteva accettarlo.
-Mi perdoni ma non concordo con la sua opinione, signore.
Replicò la sua serietà, inneggiandolo ad indietreggiare.
-Standall sei in punizione fino alla fine dell'anno.
Hannah sbuffò.
Fu difficile riprendere la lezione, ma nessuno quando uscì dall'aula alla fine dell'ora capì che quello non doveva accadere.
Faith avrebbe rimpianto quell'errore per molto, moltissimo tempo.


*lo ripeto: se domani non torno viva da scuola, ricordatevi di me e fatemi un bel funerale. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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On The Side Of The Angels~Robert Downey Jr (Teacher/Student)Where stories live. Discover now