Capitolo 68

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Lucio<non è colpa mia,è stato lui ad istigarmi>si lamenta,stringendo tra le mani le sbarre della cella.
<meglio che stai zitto,se non vuoi peggiorare la situazione>lo riprendo,mentre faccio avanti indietro per la saletta.
Non ci posso credere.
<sei sempre il solito>borbotto.
Lucio<senti non avrebbe dovuto avvicinarsi okay?>chiede sbuffando.
<ma hai esagerato. Mi ha solo chiesto di ballare!>rispondo esasperata.
Sono più di due ore che siamo qui,e stiamo aspettando di vedere se il ragazzo in questione ha deciso di denunciarlo o no.
Lucio<non avrebbe dovuto>sussurra abbassando lo sguardo.
Cosa è successo?
Bene,ve lo dico subito.
Dopo essere rientrati,siamo tornati al nostro gruppo e abbiamo semplicemente conversato.
Io e Mia siamo andate di nuovo a ballare,e poi si sono uniti anche i ragazzi.
Ad un certo punto un ragazzo mi ha chiesto di ballare,molto educatamente.
Io non ho avuto neanche il tempo di rifiutare che il mio ragazzo ha deciso di attaccarlo neanche mi volesse squartare.
Non c'è bisogno che vi dica che dalle parole sono finite alle mani,e Lucio ha avuto la "meglio".
Lui ha solo un'occhio nero,il labbro spaccato  un po' di sangue dal naso.
Il ragazzo è diventato un'ammasso di pelle e ossa.
Lividi ovunque,naso e labbra spaccati,occhi neri che potrebbe fari invidia ai migliori cantanti rock-metal.
Probabilmente ha anche qualcos'altro rotto,ma non ho fatto in tempo a chiedere ai medici dato che ho visto Lucio trasportato via nell'auto della polizia.
Lucio<piccola sei arrabbiata?>chiede,appoggiando la fronte sul metallo e guardandomi con gli occhi da cucciolo.
<si,sono arrabbiata. Sai cosa succede se sporge denuncia e mio padre non riesce a convincere l'agente a lasciarti andare?>chiedo guardandolo in cagnesco.
Lucio<dai non essere melodrammatica. Che saranno mai due pugni>risponde,ma non appena mi guarda in faccia abbassa la testa e sussurra un scusa.
<sei incredibile!>esclamo con le mani sul viso.
Lucio<mi dispiace okay? È stata una giornata pesante e sai come sono fatto. Odio anche solo che ti parli Dave,figurati uno che ti chiede di ballare.
Prometto di essere meno aggressivo la prossima volta>continua e mi viene da sorridere,ma lo faccio di nascosto.
<le tue scuse sono inutili>cerco di essere seria ma non appena lo guardo scoppio a ridere.
Come diavolo si può essere seri guardandolo?
<ti odio>dico avvicinandomi.
Lui sorride e mi attira a se con le braccia.
Solo le sbarre ci dividono.
Lucio<quindi non mi vuoi più uccidere?>chiede speranzoso.
<non ti ucciderò,ma di certo non la passerai liscia>rispondo e lui scuote la testa.
Lucio<sei crudele>dice e io assottiglia gli occhi.
<e ne vado fiera>rispondo facendolo ridacchiare.
La porta si apre,e l'agente viene verso la sua cella.
Io mi allontano di colpo imbarazzata,andando verso l'angolo.
Mio padre rimane sulla porta guardandoci.
Lucio fissa l'agente che apre la porta della cella e li fa segno di uscire.
Faccio un sospiro di sollievo,andando ad abbracciarlo.
Agente<il ragazzo non ha voluto sporgere denuncia,ma dovrai pagargli il danno>dice l'uomo e Lucio impallidisce.
E ora sono cazzi per lui.
Ah non ve l'ho detto?
La lite si è sposata all'esterno,e Lucio litigando ha buttato giù la moto del ragazzo rigandola e rompendo qualcosa.
Dopo aver firmato dei fogli usciamo.
Sono le 4.30 del mattino,e ci siamo solo noi fuori.
I ragazzi vengono verso di noi,curiosi.
Dave<come è andata?>chiede.
<il ragazzo non sporge denuncia ma il signorino qua presente pagherà tutti i danni>rispondo.
Dave e il resto del gruppo fanno una faccia che rispecchia decisamente le mie parole.
Dave<mi dispiace per te. Lilith preparati a non avere più un fidanzato>dice avvolgendo un braccio a attorno al collo di Lucio.
Poi lo guarda con un sorrisetto.
Dave<beh c'è sempre il ragazzo poltiglia>continua facendoci ridere.
Lucio invece li tira un pugno nello stomaco.
Lucio<vuoi anche tu diventare una poltiglia?>chiede dandoli una pacca sulla spalla e Dave scuote la testa.
Papà<beh io vado a casa..>dice toccandomi leggermente la spalla.
Mi giro verso di lui e noto che è imbarazzato.
I miei amici,conoscendo naturalmente tutto il dramma della mia famiglia si guardano intorno cercando di far finta di niente.
<okay,grazie>rispondo fredda e distaccata.
Certo,è grazie a lui che Lucio probabilmente non è finito veramente dietro le sbarre ma ciò non aiuterà a migliore la sua situazione.
Esista un'attimo ma poi se ne va,salutandoci con un cenno della mano.
Lucio lo guarda intensamente finché non scompare nel buio della strada.
Lucio<potresti anche provare ad essere più carina>mi sussurra all'orecchio,mentre mi accoccolo al suo petto.
Sono stanchissima,e voglio andare a letto.
<potresti anche prendermi in braccio e portarmi a casa>cambio argomento,legando le braccia attorno al suo collo e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Lui sospira lasciandomi un bacio sulla testa.
Lucio<va bene,torniamo a casa>dice e io annuisco.
Salutiamo il resto del gruppo e poi ci avviamo verso la macchina.
Lucio<non una parola con mio padre>dice aprendomi la portiera.
<okay,ma come farai a "sdebitarti" senza l'aiuto di tuo padre?>chiedo salendo in macchina.
Lui fa lo stesso allacciandosi la cintura.
Lucio<semplice:mia madre>risponde facendomi l'occhiolino.
<se lo dici tu>dico facendo spallucce,e appoggiando la testa sul finestrino.
Mette in moto e poggia una mano sul mio ginocchio.
In breve tempo la stanchezza prende sul sopravvento e così mi addormento.
***
Dio mio che mal di testa.
Che diavolo è tutto questo casino?
Ancora con gli occhi chiusi e un gruppo musicale rock in testa,mi siedo utilizzando tutte le forze che ho.
Mi strofino gli occhi cercando di vederci qualcosa.
Inizialmente la vista è un po' offuscata ma ci vogliono solo un paio di secondi per riuscire a vedere  che la causa di tutto il rumore è Lucio,che traffica nei miei cassetti.
<mi spieghi cosa stai facendo?>chiedo buttandomi all'indietro con un cuscinetto in faccia.
Lucio<ti sei svegliata,buon giorno. Tua madre ha fatto la lavatrice e mi ha detto di metterti a posto questi>dice indicandomi la mia biancheria.
<e tu per mettere via un paio di mutande fai tutto questo macello? Che ore sono? Dobbiamo andare a scuola?>chiedo prendendo la mia bottiglia d'acqua e bevendo.
Lucio<non è colpa mia se i cassetti scivolano neanche fossero coperti di olio. Comunque è quasi ora di pranzo>risponde chiudendo l'ultimo cassetto.
<ora di pranzo? E la scuola?>chiedo saltando giù dal letto con le mani tra i capelli.
Lucio<io ci sono andato,mentre ti ho lasciata dormire>risponde appoggiandosi al comò.
<perché non mi hai svegliata? Oggi c'erano le prove e avrei dovuto far vedere alcune cose della tesina ai professori>mi lamento,sedendomi sul letto sbuffando.
Lucio<io ho provato a svegliarti,ma mi hai minacciato e tirato un paio di cuscini e il telecomando. È venuta anche tua madre ma sembri entrata in coma e quindi abbiamo lasciato perdere>risponde ridendo e venendo verso di me.
<è possibile che non me lo ricordi?>chiedo guardandolo scettica.
Lucio<probabilmente non eri cosciente>dice dandomi un veloce bacio a stampo.
Sbadiglio e mi stiracchio.
Si una scena orribile,e non voglio immaginare come sono conciata in viso.
Lucio<dai alzati che dobbiamo andare a mangiare>dice dandomi una pacca sulla coscia alzandosi.
<che si mangia?>domando.
Lucio<boh,sta cucinando mio padre>risponde per poi uscire dalla stanza.
Michael cucina? Arrivoooooo.
Scendo giù dopo essermi lavato e sistemata.
Arrivo in cucina dove ci sono tutti quanti,e saluto.
Mia madre fa qualche battuta sul mio risveglio mentre aiuto ad apparecchiare.
Michael<Lucio oggi pomeriggio ho una partita di calcetto,vuoi venire? Sarà una partita di padri contro figli>propone al figlio.
Lucio mi guarda e sembra indeciso.
Ieri sera avevamo deciso che oggi ci saremo presi il pomeriggio per noi,per fare anche la pizza e altro.
<è una bella idea. Vorrei proprio vederti giocare>dico appoggiandomi al tavolo.
Lucio<ma non dovev...>inizia ma lo blocco.
Non ha mai avuto un buon rapporto col padre.
Michael era troppo impegnato al lavoro e Lucio troppo impegnato a fare il ribelle.
Sono state davvero rare le volte in cui li ho visti abbracciati o che parlavamo senza urlarsi in faccia.
Per non parlare di tutto quello che è successo dal momento in cui eravamo dispersi.
E se ora stanno cercando di recuperare il rapporto è aggiustare le cose allora non voglio essere d'intralcio.
So bene quanto Lucio tiene a suo padre nonostante tutto.
<possiamo rimandare.
Tranquillo,vai e divertiti>dico e lui non del tutto sicuro accetta.
Certo mi sarebbe piaciuto passare questo pomeriggio insieme.
Anche se non sembra in questa settimana siamo stai davvero poco uno con l'altra.
Tra lo studio,il dover recuperare interrogazioni e compiti,le prove per lo spettacolo,lo stare ognuno con i proprio amici,gli impegni personali non abbiamo avuto molto tempo per metterci seduti sul divano a parlare o semplicemente passare del tempo insieme.
Ma non importa.
Michael<vieni anche tu>mi dice portando in tavola la pentola.
Spaghetti alle vongole.
<lo sai che io ti amo?>li chiedo guardando la padella con gli occhi a cuoricino.
Lucio<come scusa?>si intromette guardandomi male.
<mi dispiace ma tu non mi cucini la pasta alle vongole>rispondo ridendo.
Lucio<e basta così poco per conquistarti? A saperlo prima>scherza e io li sorrido.
Sandra ci guarda dolcemente e mia madre,beh,come al solito.
Sempre la stessa espressione.
Contenta per noi,ma come se sapesse e fosse sicura che tutto ciò durerà poco facendoci molto male.
Vorrei tanto sapere perché la pensa così.
Perché ne è così certa.
Ma so che cambierebbe argomento oppure non finirei per ascoltare le sue parole.
Michael<so che è il tuo piatto preferito e volevo chiederti scusa per il mio comportamento>dice passandomi il piatto.
È a disagio e lo vedo.
<oh,grazie ma non ce ne era bisogno>rispondo imbarazzata.
Michael<e invece si. Mi sono scusato con Lucio e con te non ho avuto modo. Non avrei mai dovuto prendermela tanto,sopratutto con te. Mi dispiace tantissimo>insiste.
<era un momento delicato e non ci si rende conto di cosa si dice. Tranquillo,ti sei già sdebitato abbastanza a lasciarci stare qui da voi nonostante non fosse ancora tutto apposto>dico e lui mi sorride.
Pranziamo scambiando qualche chicchera.
Sandra<tesoro domenica c'è il matrimonio di Gaia>avvisa il figlio.
Lucio<si sposa? Ma non si era lasciata?>chiede corrucciato .
Sandra<si ma era solo una lite. A quanto pare hanno sistemato tutto>risponde la donna bevendo un sorso di vino.
Lucio<ma ci devi venire per forza?>chiede sbuffando.
Sandra<sai quanti ci tiene a te Gaia>risponde annuendo.
Io lo so eccome.
È ossessionata da Lucio.
Lei è sua cugina più grande,hanno 12 anni di differenza ma sembra quasi sia sua madre.
Da piccoli,quando giocavamo insieme lei era sempre vicino a Lucio per controllare che non si facesse male.
Era sempre lì,accanto a lui.
Lo coccolava,aveva sempre un regalo per lui,si prendeva cura di lui meglio di Sandra.
Lucio odiava questo suo atteggiamento e infatti se sapeva che sarebbe venuta a trovarlo,lui correva a nascondersi da sua nonna.
Effettivamente era molto appiccicosa ma una persona dolcissima.
Sandra<si è raccomandata che tu ci fossi>continua e il figlio sospira.
Lucio<può venire anche Lilith?>chiede e io mi giro di scatto verso di lui.
<oh no,no. Non c'entro niente col matrimonio>rifiuti scuotendo la testa.
Sandra<perché no? Conosci tutti,e non penso che a Gaia dispiacerà vederti>dice.
Lucio si sporge verso di me,e si avvicina al mio orecchio.
Lucio<piccola ti conviene venire se non desideri vedermi con qualche ragazza rifilatami proprio da Gaia,e chissà potrei anche cedere alla tentazione>sussurra sensualmente al mio orecchio.
Mille brividi mi percorrono la spina dorsale.
Chiudo gli occhi sospirando.
<sei un bastardo>sussurro schiacciandoli un piede sotto al tavolo.
Ovviamente non li ho fatto nulla.
Lucio<ti amo anche io>dice sorridendo soddisfatto.
<se proprio insistete>rispondo a Sandra e Lucio,guardando male il ragazzo al mio fianco.
Sandra<vieni anche tu Celeste,sarà un modo per distrarsi un po'>si rivolge a mia madre.
Mamma<no non posso,ho da fare delle commissioni importanti>risponde con un sorriso falsissimo.
La guardo,notando solo adesso i suoi occhi stanchi e scuri. Non sono più luminosi con poco tempo fa.
Occhiaie scure,viso pallido e senza vita.
Non sembra più lei.
Come ho potuto non accorgermene?
Come ho potuto pensare solo a me stessa?
Si accorge di essere osservata e così alza lo sguardo verso di me.
Mi fa un sorriso forzato per poi tornare con lo sguardo alla pasta.
Non riesco a capacitarmi di come tutto questo la sta distruggendo.
Mi hanno raccontato di tutto quello che papà le ha fatto prima del matrimonio e non è mai stata così.
È sempre riuscita ad affrontare a testa alta tutto mentre ora sembra voglia abbandonarsi al dolore.
Forse perché prima era sempre in allerta e sapeva che sarebbe potuto succedere di tutto.
Ora invece,dopo anni,non aveva più nulla di cui dubitare ed ha abbassato la guardia.
Cosa completamente normale.
Ma lui ne ha approfittato riducendole il cuore in mille pezzi.
Ovviamente non voglio dire che lui non sta male,perché era nelle stesse condizioni della mamma,solo che lui se lo merita questo dolore mentre lei no.
Non voglio sembrare esagerata ma avrebbe dovuto pensarci e questa è la sua punizione.
Sospiro tornando alla mia adorata pasta.
Finiamo di pranzare,aiuto a sparecchiare e poi torno al piano di sopra seguita da Lucio.
Entro nella mia stanza,quando vengo avvolta dalle forti braccia di Lucio.
Chiude la porta della mia camera e mi ci fa appoggiare con la schiena.
Fa aderire il suo corpo al mio e sembra quasi si completino.
Non dice una parola ma mi bacia.
Un bacio dolce e delicato.
Niente a che vedere con i soliti.
Con un braccio avvolge la mia via avvicinandomi a lui e con l'altra mi accarezza la guancia.
Io invece porto le mie di mani sul suo viso,ricambiando il bacio.
Inutile descrivervi cosa provo.
Dovrebbe ormai essere implicito.
Mi sento come se niente e nulla possa rovinare ciò che c'è tra di noi.
Lucio<non immagini neanche ciò che mi fai>sussurra appoggiando la sua fronte sulla mia.
<penso sia molto vicino a ciò che tu fai a me>rispondo sorridendo come un'ebete.
Lucio<ah si? E cosa ti faccio?>chiede malizioso,e lui alzo gli occhi al soffitto ridendo.
<mmmmh,non ho ben chiare le idee>rispondo mordendomi il labbro,legando le braccia attorno al suo collo.
Lui si avvicina al mio viso.
Lucio<beh allora tenterò di schiarirtele io>dice,baciandomi il collo.
Mi solleva da terra facendo legare le gambe attorno alla sua vita e facendomi ridere.
***
<ma c'è un posto libero?>chiedo a Dave intento che ci aggiriamo attorno agli spalti.
Siamo qui alla partita e manca qualche minuto prima dell'inizio.
Noi non siamo ancora riusciti a trovare un posto libero.
Avrei chiesto a Mia se solo fosse stata raggiungibile.
Nicolò ha rifiutato dato che era impegnato e dato che non mi andava di venirci da sola ho chiamato Dave.
Dave<ehi,lì avanti>indica due posti liberi proprio sul primo spalto.
Corriamo cercando di non farcela rubare,schiacciando piedi e tirando qualche gomitata.
Abbiamo ricevuto diversi insulti ma siamo riuscita a sederci.
È un campetto piuttosto piccolo ma ben curato.
Vabbè non sto a descrivervelo dato che è un campo classicissimo da calcio.
Forse l'unica particolarità è che intorno ci sono diversi alberi che rendono il luogo più bello.
L'ultima volta in cui ho visto giocare Lucio è stata all'età di 11 anni e la sua squadra aveva vinto.
Mi aveva dedicato la vittoria solo per far allontanare da uno dei suoi compagni di squadra.
È sempre stato protettivi nei miei confronti ora che ci penso.
In realtà sono tanti i gesti belli che mi rivolgeva ma a cui non ho fatto particolarmente caso fino ad adesso che stiamo insieme.
Ho sempre ignorato le sue belle azioni nei miei confronti,e sempre esaltato quelle brutte(che sono molte di più).
Dave<quindi vedremo Michael contro Lucio?>chiede mentre apre un pacco di taralli.
<dove li hai presi?>chiedo guardandolo stranita.
Dave<non ho pranzato oggi perciò prima di passarti a prendere li ho comprati>risponde e io scuoto la testa.
Me ne porge uno ma rifiuto.
Dave<meglio,ne ho più per me>dice facendomi ridacchiare.
Sono presenti diverse famiglie a sostenere i giocatori,sopratutto le mogli.
Sentiamo un fischio,e vediamo entrare le due squadre in campo.
Da una parte gli adulti con la divisa bianca e dall'altra i giovani con la divisa nera.
Cerco Lucio tra i vari ragazzi e voi non potete capire la mia reazione nel vederlo con una bandana in testa.
<da quando indossa la bandana?>chiedo.
Dave<la indossa spesso,perché?>risponde mordendo un pezzo di tarallo.
<mai visto>dico fissandolo.
Si mettono in posizione e aspettano il fischio di inizio.
Si gira verso gli spalti alla ricerca di qualcuno,probabilmente di me.
Non appena mi vede sorride e mi fa l'occhiolino.
Devo dire che sta proprio bene in divisa.
Lo saluto e poi mi giro verso Dave.
<tu giochi a calcio?>chiedo curiosa.
Dave<c'ho provato>risponde.
<e?>.
Dave<mi hanno buttato fuori dopo neanche un minuto di gioco>continua ridendo.
<perché?>
Dave<ero troppo bravo per loro e si sentivano minacciati>risponde ridendo come un cretino.
<certo sarà sicuramente così>dico anche io ridendo.
***
<ma è fallo!! Per il volo che ha appena fatto Moira Orfei lo avrebbe accolto nel suo circo a braccia aperte>urlo contro l'arbitro,che ha appena lasciato passare un fallo senza fare nulla.
Dave<Lilith stai calma>mi ammonisce Dave facendomi sedere.
Okay si,forse la sto prendendo troppo seriamente .
<uffa>sbuffo.
È il quarto fallo che lascia passare,ormai nella squadra di Lucio ci sono ragazzi che tra poco dovranno correre con le orecchio per tutti i calci e le gomitate ricevute.
Mentre se per sbaglio uno dei ragazzi sfiora con l'unghia uno degli adulti e fallo e per poco anche espulsione.
<questa è corruzione>grido scattando in piedi.
Dave ride e mi tira giù.
Anche molti spettatori concordano con me e mi applaudono.
Dave<stanno ridendo per te e non per i giocatori,renditi conto>mi prende in giro Dave.
<simpatico>rispondo guardandolo male.
Torno a guardare la partita.
Sono a 2 per gli adulti e 3 per i giovani.
Lucio si impossessa della palla.
Corre verso la porta,schivando tutti i "nemici".
<vai amoreeee>urlo rimettendomi di nuovo in piedi.
Questa volta Dave non mi tira giù ma si alza anche lui.
Dave<vai amicoo>grida anche lui.
Sta per tirare quando uno degli avversari per portarli via la palla,lo spinge facendolo inciampare sulla palla e fare un volo della madonna.
Lo vedo cadere a terra in una posizione indescrivibile e sento fino a qui il rumore delle ossa.
<Lucioooo>urlo preoccupata.
Dave tenta di bloccarmi ma non ci riesce.
Dave<Lilith non puoiii>mi guarda dietro.
Tutti si accerchiano attorno a lui.
Spingo tutti per riuscire a passare.
Mi inchino accanto al mio ragazzo.
<oddio>sussurro.
Lui strizza gli occhi e serra i denti per il dolore.
Si stringe il braccio al petto e non riesce a muovere una gamba.
<chiamate un'ambulanza>grido.
Michael<Lucio che è successo?>chiede cercando di toccargli il braccio,ma lui glielo ritirare subito.
Lucio<penso si sia rotto>sussurra mentre delle lacrime scivolano sul suo volto.
Lo guardo impotente e mi giro subito verso chi è la causa.
Un uomo sulla quarantina,bassino e pelato.
<ma le sembra una cosa normale ciò che ha fatto?>chiedo alzandomi e avvicinandomi a lui.
Mi guarda altezzoso.
<cosa voleva fare? Ucciderlo? Sembrava un bisonte. Essere più delicato no eh. Uccidiamo un ragazzo per una stupida palla>continuo spingendolo leggermente.
Okay si,sono uscita a fuori di testa.
X<ragazzi stai calma>dice spingendomi a sua volta.
Mi viene incontro minaccioso mentre io indietreggio.
Gli altri lo fermano e lo ammoniscono.
Lucio<vedi di stare fermo se non vuoi diventare tu la ragazzina>dice rivolgendosi all'uomo.
Questo si allontana alzando le braccia al cielo.
<sei solo un vecchio rimbambito,mi raccomando non chiedere neanche scusa>li grido dietro e sento la risata di Dave che si sempre più vivida.
Torno da Lucio.
<adesso arriva l'ambulanza abbia pazienza>sussurro accarezzandoli la testa.
Lui mi sorride mentre del sudore li cola sulla fronte.
Lucio<la mia piccola bodyguard>dice dandomi un bacio a stampo.

Fine capitolo
Ciao a tutti e a tutte.
Ben tornati in un nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto;
Mi scuso per gli errori presenti...e cercherò di correggergli il prima possibile.
È passato un sacco di tempo da quando ho aggiornato l'ultima volta. Me ne rendo conto. E mi dispiace tantissimo. Come ho scritto a molto nei commenti,purtroppo è stato un periodo orribile. Non ho avuto un'attimo libero. Non ho fatto altro che studiare per recuperare le materie e non avere debiti. Ho avuto interrogazioni su interrogazione,compiti in classe su compiti in classe(anche il penultimo giorno di scuola). Ho avuto dei problemi personali e il tempo che mi rimaneva libero lo usavo per dormire e mangiare. Mi scuso a chi ho risposto in ritardo e a chi non ho risposto proprio. Non so se non avrò debiti e potrò avere un'estate completamente libera e da dedicare a voi e alla storia,ma voglio mettercela tutta per portarvi i capitoli più volte a settimana. Non vi nascondo che anche la voglia era poca come anche le idee. Ma penso di essere tornata carica è piena di inventiva. Probabilmente alcune di voi avranno gli esami da sostenere,perciò vi auguro buona fortuna,mettetecela tutta e non abbiate paura. Sono sicura che andrete alla grande.🌹
Vi ringrazio per tutto,vi mando tanti baci,un'abbraccio e noi ci vediamo al prossimo capitolo.....





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Tutto quello che ho in testa,porta il tuo nome. *IN SOSPESO*.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora