Capitolo 56

963 67 37
                                    

Mia madre parcheggia.
Siamo arrivati.
Non abbiamo parlato per tutto il tempo.
Lei ha tentato di fare conversazione ma io l'ho ignorata completamente.
<siamo arrivate>dice parcheggiando davanti alla casa che conosco come se fosse mia.
Scendo senza degnarla di uno sguardo,prendendo la mia valigia.
Mamma<tesoro ti prego non f...>cerca di parlarmi.
<no,nessun ti prego>la interrompo,avviandomi verso la porta di casa.
Chissà per quanto resteremo qui.
Mia madre dopo qualche secondo arriva,suonando alla porta.
Sandra<oh siete qui finalmente. Entrare pure>dice,facendoci spazio.
Io le sorrido,per poi correre in camera "mia",che ormai conosco mentre mia madre scoppia a piangere tra le braccia della sua migliore amica.
Mi chiudo a chiave,per poi andare sul balconcino e scoppiare a piangere.
È tutto silenzioso fuori.
Hanno una casa in mezzo al verde,perciò la sera emi molto tranquillo...e luogo perfetto per deprimersi e piangere.
Mi siedo a terra,poggiando la schiena al muretto e portando le ginocchia al petto.
Appoggio la testa sulle gambe,posando gli occhi al cielo.
Sembra tutto così surreale.
Sembra davvero un brutto sogno.
È cambiato tutto così in fretta.
Mi sembra ieri che avevo due anni ed era tutto così bello,semplice e felice.
E ora sono quasi diciannove e tutto sta andando a rotoli.
L'unica gioia che mi rimane è Nathan.
Mi parte un singhiozzo,che echeggia nel silenzio del giardino.
Mi lego velocemente i capelli in uno chignon disordinato,per poi sospirare.
Sento il rumore di una porta che si apre,e non faccio in tempo ad alzarmi che esce Lucio sul balconcino.
I balconi delle due camera sono uniti,e io me ne ero totalmente dimenticata.
Mi alzo goffamente,pulendomi la gonna con l'intenzione di entrare in camera.
Lucio<puoi rimanere,sono uscito solo a fumare. Fai come non ci fossi>dice tirando fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette.
<avrei preferito che non ci fossi proprio,invece di far finta>dico strizzando gli occhi.
Lucio<beh sai com'è,questa è casa mia>risponde accendendone una.
Lo guardo aspettando che mi dica qualcosa.
Lucio<perché mi fissi?>chiede aspirando la sigaretta.
<nulla...>rispondo indifferente.
Nemmeno un mi dispiace.
Io sono con te.
Ti sono accanto.
Nulla,di nulla.
Lucio<se ti aspetti qualche frase del tipo: oh mi dispiace,vedrai che si sistemerà tutto,abbi pazienza...beh,puoi stare tranquilla che non te le dirò>continua,girandosi nella mia direzione.
<grazie mille>lo ringrazio sarcasticamente.
Lucio<non te lo dico perché non posso sapere che si sistemerà. Non sono un indovino. Io non so cosa è successo tra i tuoi genitori,o quello che provano e non vedo il senso della frase. E poi non mi dispiace più di tanto...>dice incrociando le braccia,sorridendo beffardo.
<ma come sei carino,vuoi organizzare una festa per la loro separazione già che ci sei?>chiedo sarcastica.
Lucio<non ne ho bisogno>risponde picchiettando lo stremo della sigaretta,facendo cadere giù dal balconcino la cenere.
<sei un bastardo!>affermo,girandomi verso la porta-finestra,per tornare in camera.
Lucio<non mi dispiace perché ora ti avrò in giro per casa>dice dolcemente,prendendomi per un braccio.
Il suo tocco fa scaturire in me una fusione nucleare.
Mille brividi percorrono il mio corpo.
L'effetto che fa di di me è impressionante.
Ma...no.
<beh,penso che mi vedrai più spesso da tutt'altra parte>dico scrollandomi dalla sua presa.
Non dice nulla,e io ne approfitto per entrare in camera chiudere la porta-finestra a chiave,ed abbassare la tapparella.
Lucio<Lilith...>sento dire,e poi un rumore alla tapparella.
Rimango in silenzio.
Lucio<scusa>continua dispiaciuto.
Per cosa?
Lucio<scusa per tutto.  Non ho fatto altro fino ad adesso che distruggerti>si spiega sospirando.
Cosa vuole fare? Cosa intende?
Lucio<io davvero non so cosa mi prende. Odio vederti anche semplicemente parlare con lui.
Vorrei tanto riuscire a dirti che voglio stare con te,come una vera e propria coppia. Vorrei tanto poterti dire ti amo,senza avere paura delle conseguenze.
Vorrei tanto poterti stare accanto,come se fossimo una coppia senza avere il costante pensiero di farti soffrire. >dice,e sento qualche singhiozzo.
Mi tappo la bocca con una mano,per trattenere i singhiozzi.
Lucio<vorrei tanto poterti fare felice>continua.
Sorrido,ingoiando a vuoto.
Lucio<è solo che non ci riesco...solo al pensiero di noi due insieme,come fidanzati mi fa venire l'ansia>dice.
Non voglio sentire più nulla.
Questa è la prova definitiva.
Tra me e lui non ci potrà mai essere nulla.
Senza aspettare nemmeno un secondo vado verso il letto e mi ci sdraio.
Mi squilla il telefono.
Lo prendo e rispondo senza controllare chi sia.
•pronto?•
Theo•Lilith,dato che non abbiamo avuto ancora un'appuntamento,volevo chiederti se domani sera ti andava di vederci...così magari ti distrai. E chi lo sa,magari mi darai una possibilità •risponde,un po' timido anche se con una risata sicura.
Ci penso un po'.
•certo...•rispondo sorridendomi.
Ci dovrà pur essere un motivo per cui Dio me l'ha fatto incontrare.

Tutto quello che ho in testa,porta il tuo nome. *IN SOSPESO*.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora