Capitolo 66

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Lucio<Silvia>sussurra,non riuscendo a spostarle gli occhi di dosso.
Indossa un pantalone della tuta largo a vita alta e un crop top aderente sul seno.
Ha i capelli e un trucco perfetto.
Sembra appena uscita a da uno shooting fotografico per l'adidas.
Tutti gli occhi sono adesso puntati su di me,che non riesco a proferire parola.
Silvia sale le scale avvicinandosi a lui.
Silvia<ti sono mancata?>chiede,guardandolo con un sorrisone.
Lucio assottiglia la sguardo.
Lucio<tu...>dice indicandola.
Silvia<temevo che non mi avresti riconosciuta. Sei davvero cresciuto bene>dice squadrandolo.
Stai calma Lilith.
Non essere gelosa.
Lei non è niente per Lucio,l'ha fatto soffrire e...oooh,ma andiamo.
Lucio<perché sei tornata?>chiede con voce piena di rancore.
Silvia<ho capito di aver fatto un grosso errore con te. Mi mancavi>risponde avvicinandosi un po' troppo.
Tutti si girano verso di me aspettando la mia reazione.
Mi allontano dal muro,andando verso i due.
Prendo le sue mani che si erano poggiate sul suo petto e le sposto,mettendomi tra lui e lei.
<ciao piacere,sono Lilith la sua ragazza>dico porgendole la mano,con un sorriso finto.
Lei mi guarda dalla testa ai piedi,con faccia schifata.
Silvia<si è accontentato eh?>chiede.
Spalanco gli occhi,e un "ooooh" generale si propaga per tutta l'area.
Lucio<come scusa?>chiede stringendomi i fianchi,e attirandomi ancora meglio a se.
Silvia<nulla,solo che sei sceso molto in basso...in tutti i sensi>risponde,con aria da superiore.
Lucio sta per replicare ma io lo blocco.
<senti io non so chi ti credi di essere.
Se pensi di poter tornare qui,dopo anni e riprenderti ciò che ora è mio ti sbagli di grosso.
L'hai ferito,e c'ha  messo un sacco di tempo prima di potermi aprire il suo cuore.
Perciò ora vedi di girarti e andare dritta dritta a fanculo,perché qui l'unica cosa che troverai sarà lui occupato e felice>dico tendendo un braccio verso il suo petto.
Lucio<non so cosa tu abbia pensato di fare tornando.
Ma di certo non ci sarà più niente tra me e te>continua,anche se un po' incerto,lasciandomi un bacio sulla fronte.
Ho impiegato un sacco di tempo,di lacrime e di urla per raggiungere quello che c'è adesso tra noi e non lascerò che una ragazza qualunque lo rovini.
Silvia<beh se ci ha messo tanto ad "aprirti il suo cuore" vuol dire che io non sono stata così frivola come relazione>dice con un sorriso beffardo,mentre mastica la gomma.
Silvia guarda i presenti.
Silvia<vi è piaciuto lo spettacolo? Che ne dite di andarvene?>chiede cacciandoli.
La massa di gente diminuisce sempre di più,finché non rimaniamo solo noi.
La campanella suona.
Silvia<beh ora dovrei tornare in classe,buona giornata piccioncini>dice salutandoci con la mano.
Mi passa accanto dandomi una spallata,e sussurrandomi:"comunque lo riavrò,costi quel che costi".
La guardo andare via,non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso.
La mia autostima diminuisce a ogni suo passo.
Penso che le ragazze diventerebbero lesbiche per lei.
E non scherzo.
Lucio<lasciala perdere,dai andiamo anche noi>mi sussurra,sospirando.
Lo guardo e noto che nonostante le sue parole,nel guardarla li si accende qualcosa negli occhi.
Perché non abbiamo un'attimo di pace?

***

Filomeno<ottimo! Bravissimi! Manca davvero poco e sono molto emozionata.
State facendo tutti un'attimo lavoro,superando tutte le mie aspettative che come ben sapete sono molto alte>dice rivolgendosi a tutti i presenti.
Applaudiamo,e lei ride.
Prendiamo la nostra roba,e usciamo da scuola.
Ci raggiungono anche Dave,Mauro e Michele.
Nicolò ultimamente preferisce non stare con noi,a causa di Mia.
Lei invece è sempre presente.
Se non lo aveste capito non stanno più insieme,e non vedo nemmeno la possibilità di un loro ritorno.
Mia dice che non le importa,che se avesse avuto la possibilità lo avrebbe fatto prima.
Ma io so che non è così.
Vedo il suo sguardo triste e distrutto quando vede Nicolò con un'altra.
Ma preferisco non farle pressione.
Al contrario mio,lei non ha bisogno di persone che le dicano che tutto si sistemerà,che è un coglione e non la merita,che è meglio così o che tornerà tutto come prima.
L'unica cosa di cui ha bisogno e stargli lontano e non pensarlo.
E a quanto pare la stessa cosa vale per Nicolò.
Non si siede nemmeno più vicino a Lucio,ma completamente dall'altra parte della classe.
Mi fa male vederli così.
Ci hanno aiutato tanto,ed è grazie a loro che dobbiamo anche il nostro stare insieme.
Vorrei tanto poter fare qualcosa,ma purtroppo so che non c'è più niente tra loro.
O almeno niente di così forte come all'inizio.
Dave<stasera vi va di andare in un locale?>chiede,tirando fuori una sigaretta.
Prima che possa accenderla gliela tiro via,buttandola a terra e schiacciandola con la scarpa.
<davanti a me non si fuma>dico e lui scuote la testa,sbuffando.
Dave<okay mamma>risponde mettendo via il pacchetto.
<bravo bimbo>dico accarezzandoli la testa,e lui sorride.
Mauro<comunque per me va bene>interviene,accettando la proposta di Dave.
Anche tutti gli altri accettano.
Lucio<tu che vuoi fare?>mi chiede.
<dovevamo fare la pizza oggi pomeriggio...ma per me va bene>rispondo.
Lucio<vero. Se preferisci rimaniamo a casa>dice e io scuoto la testa.
<no andiamo,la faremo un'altro giorno>dico e lui annuisce.
Dave<perfetto. Allora stasera,alle 21.45 al Déjà Vu>dice.
<scusa ma chi ti credi di essere? E se io voglio andare al Wonderland?>chiedo,finta arrabbiata.
Dave<ci vai da sola>risponde ridendo.
<scemo!>sussurro,incrociando le braccia.
Viene verso di me e mi abbraccia.
Dave<lo sai che ti voglio bene>dice ed io ricambio.
Silvia<ehi Mauro!>sentiamo chiamare il nostro amico.
Verso di noi sta arrivando lei.
Di nuovo.
Chiudo gli occhi,girandomi dall'altra parte.
Mauro<oh merda!>sbraita sotto voce il ragazzo,per poi salutarla calorosamente.
Con la coda dell'occhio guardo Lucio,che la guarda intensamente.
Chissà a cosa starà pensando.
Chissà se rivederla dopo tutto questo tempo ha fatto riscattare qualcosa in lui.
Chissà se prova ancora qualcosa per lei.
Chissà... .
Dave si avvicina a Lucio.
Dave<che ci fa lei qui?>chiede corrucciato.
Lucio<riprovarci>risponde,con le braccia incrociate.
Io indietreggio leggermente,sedendomi sul muretto.
Faccio finta di non fregarmene di ciò che succede,e prendo il cellulare.
Guardo la situazione in silenzio.
Mia mi raggiunge e si siede accanto a me.
Mia<devo dire che è cresciuta decisamente bene>sussurra guardandola.
Mi giro,mandandole uno sguardo fulminante.
Mia<che c'è? Ho solo detto che è bella,scusa>dice alzando le braccia al cielo.
<lo so che è bella,ma non c'è bisogno che lo ripeti>rispondo sbuffando.
Mia<dai tranquilla,Lucio neanche la guarda>tenta di aiutarmi,ma io la guardo con un sopracciglio inarcato facendo segno verso il ragazzo in questione.
Lei si gira e vede che è proprio il contrario.
Mia<vabbè...cioè...non le...ma...oooh,lasciamo perdere. Meglio che sto zitta>prova a controbattere,ma si arrende.
<so che sono decisamente patetica. Mi ha difeso davanti mezza scuola,non mi sta lontano neanche un secondo e mi dimostra sempre quanto sono importante per lui,ma ho paura>dico guardando in basso e lei si avvicina un po' di più.
Mia<di cosa?>chiede.
<da come la sta guardando ora,da come l'ha guardata questa mattina e da come si comporta ho paura che non si sia completante liberato da lei. Che in realtà c'è ancora una parte di lui che la desidera>rispondo,poggiando la guancia sul palmo della mano.
Lei non dice nulla,si limita ad accarezzarmi la schiena.
Passano qualche minuto,e in tutto ciò Silvia ha parlato con Mauro,Michele e ha cercato di parlare con Dave,il quale non l'ha cagata di striscio.
Lucio?
Eh.
Sguardi.
Ha provato ha toccarli il braccio,ma lui l'ha spostata.
Questo mi rassicura un po'.
Mia<non penso che provi ancora un sentimento forte verso di lei,perché non avrebbe fatto tutto ciò che ha fatto per te. Ma sicuramente c'è ancora qualcosa in lui. Andiamo quella l'ha tradito davanti ai suoi occhi,si è fatta tutta la scuola,e poi se ne è andata lasciandolo senza dire una parola. Poi all'improvviso se la ritrova davanti gli occhi,volendolo di nuovo nella sua vita come credi che si senta?>chiede mentre entrambe,non distogliamo lo sguardo dal nostro gruppo.
<lo so,è solo che...>sussurro,non trovando le parole giuste.
Mia<non è così stupido da cadere di nuovo ai suoi piedi. È scemo,ma ho visto cosa è stato capace di fare per te e non manderà sicuramente tutto a quel paese per una reginetta andata a male>continua,e lui mi giro nella sua direzione.
<e se così non fosse?>chiedo.
Mia<senti,io non ho la sfera magica per predire il vostro futuro. Non sono un'indovina o qualche specie di strega. Non so cosa,come,quando e perché sarà.
Non posso aiutarti in questo momento,ma ciò che ti posso dire è goditelo cavolo.
Non farti mille paranoie.
Bacialo,abbraccialo,guardalo,parlagli,stai con lui invece di stare sempre in allerta e la testa sempre piena di "se".
Non ci sono "se".
Ci hai messo una vita per farlo arrivare a questo punto,lamentandoti di tutte le sue di paranoie e ora guardati.
È arrivata lei,e sei andata nel pallone.
Se adesso da te arrivasse Samuel,per cui  nonostante tutto hai continuato a provare qualcosa finché non sei finita nel vortice di Lucio,cosa faresti?
Dai andiamo,Lilith smettila di essere così paurosa.
Hai Lucio che ti ama...ripeto,Lucio!.
Non so se mi sono spiegata>risponde dapprima stanca e nervosa,ma cambiando piano piano in dolce e premurosa.
Annuisco,anche se per niente convinta.
Lucio<andiamo a casa?>urla Lucio,verso di me mentre Silvia li si appende al braccio.
Lucio si gira verso la ragazza,scuotendo il braccio finché Silvia non si stacca.
Sembra la scena di un cartone.
Sorrido.
Mia<beh andiamo? Mi sta iniziando a fare male il sedere a causa di questi mattoni>dice scendendo con  lo zaino in spalla.
Io seguo il suo esempio.
Torniamo al nostro gruppo.
<certo,andiamo. Ciao,a stasera>saluto prendendolo per un braccio,e trascinandolo via.
Prima si allontana da lei,meglio è.
Lucio<vai piano,tra poco rotolo>mi riprende,ed io mi blocco.
<scusa>dico,e lui scuote la testa.
Torniamo a casa,e durante il tragitto non ci siamo rivolti neanche una parola e quando ho provato a prenderlo per mano l'ha spostata.
Però non c'ho fatto molto caso.
Apriamo la porta,e al nostro "siamo a casa" non riceviamo risposta.
Dove saranno andati? Boh.
Butto lo zaino a terra,e mi tolgo le scarpe.
Lui invece va dritto al piano di sopra.
<preparo la pasta va bene?>chiedo legandomi i capelli.
Lucio<okay>risponde semplicemente,senza dire nient'altro.
Mi sarei aspettata qualche battuta del tipo: si,ma non incendiare la cucina o roba del genere.
Vabbè.
Prendo la pasta e la pentola,e inizio a cucinare.
In venti minuti e tutto pronto.
Lui intanto ha apparecchiato.
Porto i piatti a tavola,e accendo la TV.
Iniziamo a mangiare.
C'è molta tensione nell'aria e tra di noi non c'è nessun tipo di dialogo.
Tiene la testa bassa,mangiando.
<grazie per oggi>dico,cercando diminuire quest'area di imbarazzo e tensione.
Lui alza per qualche secondo la testa e annuisce.
Giro la forchetta nel piatto,picchiettando il piede a terra.
Lo fisso cercando di capire il perché del suo comportamento.
Neanche un'ora fa era dolce,rideva e non faceva altro che abbracciarmi.
Ora non mi guarda neanche per sbaglio.
<che c'è?>chiedo buttando la forchetta nel piatto.
Lui alza di scatto la testa facendo balzare il ciuffo.
Lo guardo con le sopracciglia inarcate aspettando una risposta.
Si limita solo a sospirare,e guardare ovunque tranne che me.
<mi puoi rispondere per favore?>domando,ancora piuttosto calma.
Lucio<non ho niente,sono solo stanco. Si può mangiare in santa pace?>risponde agitandosi,e nel muovere le mani rovescia il bicchiere facendo finire tutta l'acqua sul tavolo,e su di me.
<stai calmo,era così difficile rispondermi prima? Non vedi cosa combini?>urlo scattando in piedi mentre delle gocce cadono a terra dalla tovaglia.
Lucio<si prende un tovagliolo e si asciuga,non è un tragedia>dice tornando a mangiare,come se nulla fosse.
Lo guardo intensamente,per poi buttare sul tavolo il tovagliolo che avevo in mano.
<sai che ti dico? Vaffanculo,okay? Pulisci tu>dico per poi correre al piano di sopra e chiudermi in camera.
Porto le mani alle tempie,e inizio a fare dei respiri profondi.
<ufff>sbuffo,mentre gli occhi iniziano a bruciare.
Ottimo.
Perché le altre persone riescono a gestire la rabbia o il nervoso,mentre io devo sempre scoppiare a piangere?
Mi siedo sul letto,chinando la testa e poggiando la fronte sui palmi delle mani.
Lucio<Lilith...>mi chiama,bussando leggermente la porta.
<vai via,lasciami sola>rispondo,asciugandomi una lacrima.
Lucio<dai ti prego>insiste.
<no,vattene>dico cercando di essere il più convincente possibile.
In realtà vorrei tanto aprire quella porta e saltargli addosso.
Si lo so,sono strana.
Lucio<non fare la bambina,aprirmi>continua,cercando di aprire.
<cosa non capisci della parola "no"? La N o la O? NOO>ribadisco il "no".
Non insiste più.
Non lo sento più.
Mi sdraio,portando il cuscino in faccia.
E così si ricominciano i litigi.
Era tutto troppo bello per essere vero.

Fine capitolo
Ciao a tutti e a tutte.
Ben tornati in un nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto;
Mi scuso per gli errori presenti...e cercherò di correggergli il prima possibile.
Prometto di impegnarmi per portarvi capitoli il più spesso possibile e il più bello possibile.
Perdonatemi se non ci riuscirò sempre,ma purtroppo non dipende da me.
Questa è stata una di quelle volte,ma questo mese è durissimo.
Sono stata ancora una volta male,e tutti i giorni ho un'interrogazione o un compito.
Sarà così per tutto questo mese perciò perdonatemi se purtroppo passeranno settimane prima di aggiornare.
Ma manca un mese alla fine della scuola,e quest'estate sicuramente vi riempirò di capitoli(o almeno spero). Cercherò di rimediare.
Vi ringrazio per tutto,vi mando tanti baci,un'abbraccio e noi ci vediamo al prossimo capitolo.....



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Tutto quello che ho in testa,porta il tuo nome. *IN SOSPESO*.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora