Capitolo 59

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Lilith pov's
Non ho voglia di andare a scuola.
Voglio solo dormire.
E invece no.
Devo prepararmi.
Mi vesto velocemente,con un jeans bordeaux e una camicia scozzese.
Metto le All Star e oggi decido di mettermi gli occhiali.
Sono leggermente miope,ma poco poco perciò non metto praticamente mai gli occhiali.

Sono leggermente miope,ma poco poco perciò non metto praticamente mai gli occhiali

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Pettino i capelli,metto un po' di mascara e rossetto bordeaux e sono pronta.
Raccolgo lo zaino da terra,ed esco scendendo al piano di sotto.
In salotto ci sono ancora Sandra e mia madre.
<mamma stai bene?>le chiedo,mentre guarda delle foto.
Mamma<si,si tranquilla. Stai andando a scuola?>chiede,e quando alza lo sguardo verso di me i suoi occhi sono rossissimi.
Quasi non si vede più il colore dei suoi occhi.
<si,ma sicura di stare bene?>domando avvicinandomi a lei.
Lei scuote la testa,chiudendo gli occhi.
Mamma<certo,ora vai a scuola. Ci vediamo a pranzo...andremo dai nonni>risponde dandomi un bacio in fronte.
<dai nonni? Ci sarà anche papà?>chiedo
Mamma<si,loro non sanno quello che sta succedendo e non dovranno saperlo. Quando sarà tutto sicuro e pronto lo sapranno. Perciò cerca di comportarti come se nulla fosse successo okay?>risponde domandandomi.
<non lo so...>dico,guardando il cellulare tra le mie mani.
Mamma<fallo per me tesoro>mi supplica,ed io annuisco.
Sorride.
Mamma<bene,ora vai a scuola. Quando uscite andate direttamente dai nonni okay? Noi vi aspetteremo lì>dice mentre mi alzo.
<andate? Vi? A chi ti riferisci?>chiedo aggrottando la fronte.
Mamma<a te e Lucio>risponde chiudendo l'album fotografico.
<ah okay...>rispondo.
Senza dire altro,vado verso la porta ed esco.
Perché deve sempre essere in mezzo anche lui?
Uff.
Indovinate cosa farò adesso....bravi,metto le cuffieee!!!
Sembra una serie TV la mia vita,in questo momento.
Una dopo l'altra.
Non ho una vita normale.
Lucio<ti accompagno a scuola>mi sento dire.
Giro lo sguardo verso la mia destra,e trovo Lucio sulla moto che mi porge un casco.
<no,grazie vado a piedi>rispondo,rimettendo l'auricolare ma senza musica.
Lui mi prende per un braccio,fermandomi.
Lucio<non era una proposta,era un'affermazione>dice dandomi il casco.
<e io non voglio>rispondo,iniziando ad avviarmi.
Lo sento mettere in moto,e seguirmi.
Lucio<dai,non fare la bambina>insiste.
Mi blocco,guardandolo male.
<ti prego,almeno nel giorno del mio compleanno: lasciami stare>dico alzando le braccia al cielo.
Lui assottiglia gli occhi,passando la lingua sulle labbra.
Lucio<te la sei presa per quello che ho detto prima in camera?>chiede spegnendo la moto,e togliendosi un casco.
Scuote la testa sistemandosi i capelli per poi fissarmi con i suoi occhi penetranti.
<devo andare,se no faccio tardi>dico sviando la domanda,tornando sui miei passi.
Lucio<perché se è per quello,sappi che io ho già preso la mia decisione>mi urla dietro,facendomi bloccare.
Lentamente ritorno da lui.
Lucio<ma te l'ho detto,dovrei aspettare stasera>continua,non appena lo raggiungo.
Abbasso lo sguardo.
Mi sento una cretina.
Lucio<ora sali?>chiede porgendomi il casco,ed io sorridendo di nascosto accetto.
Lo infilo,e salgo dietro di lui.
Avvolgo le braccia attorno ai suoi fianchi,schiacciandomi contro la sua schiena appoggiandoci una guancia.
Lo sento ridacchiare leggermente,per poi mettere in moto.
I suoi muscoli si contraggono ogni volta che lo stringo più forte.
Chiudo gli occhi e sospiro.
Vorrei tanto fosse tutto più facile.
Arriviamo in prossimità della scuola,ma non si ferma.
Anzi,prosegue.
<guarda che la scuola e da quella parte>dico girandomi dietro.
Lucio<lo so,tu non ti preoccupare>dice,tirandomi il braccio facendomi stringere di più a lui.
Che cosa ha in mente?
<dove stiamo andando?>domando,mentre sfreccia per la città.
Lucio<è una sorpresa>risponde,per poi girare verso la stradina che porta alla campagna/bosco.
<non mi vuoi uccidere per poi seppellire vero?>domando,iniziando a preoccuparmi.
Con lui non si sa mai.
Lucio<ma nooo....prima ti uccido,e poi ti butto nel lago>risponde ridendo.
Li tiro uno schiaffo sul petto,scuotendo la testa.
Lucio<fidati di me>dice,accelerando.
A causa della ghiaia,saltelliamo sul "sedile" della moto.
Ultimamente sto saltando molto la scuola,e dovrei anche iniziare a prepararmi per l'esame.
Dovrei affrontare interrogazioni.
Compiti in classe.
E invece mi ritrovo sempre con lui.
Mi ritrovo in mezzo ai casini.
In mezzo a litigi.
In mezzo a pianti.
In mezzo a urla.
In mezzo a mille problemi.
Ma in fondo,non mi dispiace poi così tanto.
Se è questo che mi aspetta ogni volta,ovvero trovarmi insieme a quella persona che odio così tanto ma che allo stesso tempo amo tanto,allora mi va bene.
***
Lucio<eccoci>dice fermandosi.
Alzo la testa dalla sua schiena,e strabuzzo gli occhi.
Mi stavo per addormentare.
Tolgo il casco e lui fa lo stesso.
Mi guardo intorno,e mi sembra molto familiare questo posto.
Lucio mi indica un punto dietro di me,e io curiosa mi giro.
Oddio...
È la nostra casetta sull'albero!!
<esiste ancora>sussurro,incredula.
Da bambini,guardando i cartoni vedevamo sempre queste casette sull'albero e ne desideravamo tantissimo una.
Un giorno mio padre e Michael decisero di costruircene una.
Per due estati di seguito si impegnarono a costruire questa casetta,nella proprietà di Michael.
Io e Lucio ci passavamo intere giornate,è molto spesso rimanevamo a dormire.
Purtroppo,una volta cresciuti abbiamo smesso di andarci e molte persone che passavano di lì,ci salivano e facevano ciò che pareva loro.
Lasciando molto spesso anche carte,contenitori vuoti e latine.
Così avevano pensato (i nostri genitori) di "abbatterla".
Io pensavo che l'avessero fatto,e invece no.
È ancora qui.

Tutto quello che ho in testa,porta il tuo nome. *IN SOSPESO*.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora