Capitolo 55

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Lilith pov's
Mia<Lilith svegliati. Siamo arrivati>mi sento scuotere.
<mmmh,come?>chiedo strofinandosi gli occhi.
Mamma che mal di schiena.
Mi sollevo dalla sue gambe,e mi stiracchio.
Mia<siamo arrivati,dobbiamo scendere>ripete,porgendomi il lo zaino.
Annuisco,prendendolo.
Ho dormito per tutto il viaggio.
Mia "esce" dai sedili,e io sto per andare nel "corridoio" tra i sedili,quando mi cadono le cuffie.
Mi chino per prendere,ma contemporaneamente qualcun'altra fa lo stesso,e sbattiamo la testa.
<oii,che male.>mi lamento alzando la testa.
Lucio<oh,scusa>dice.
E chi poteva essere,se non lui?
Non dico nulla,e senza degnarlo di uno sguardo scendo dal pullman,affiancando Mia.
Mia<stai bene?>chiede.
<perché?>chiedo,prendendo il cellulare.
Mia<sei pallidissima>risponde accarezzandomi una guancia.
<sarà la stanchezza>risponde cercando il numero di mia madre.
Mia<non è la stanchezza. Senti,io non voglio più vederti così. Prendi una decisione: oh continui a rincorrerlo,aspettando che lui la smetta di scappare e continui a stare male...oppure nulla smetti,provi ad uscire con Theo,magari sarà la volta buona per essere felice!>dice prendendomi per le spalle,scuotendomi.
Sospiro abbassando la testa.
<fosse facile>sussurro,trovando finalmente il numero di mia madre.
Mia<lo so,ma..>inizia ma io la blocco.
<devo andare,ciao>la saluto correndo via.
Non ne voglio parlare.
Vorrei passare perlomeno un giorno,senza parlare di lui...uno!
Mi avvio a casa,quando sento un clacson.
Mi giro e trovo Theo.
Theo<ehy,vuoi un passaggio?>chiede abbassando il finestrino.
<si,grazie>rispondo chiamando mia madre.
Salgo nel posto del passeggero,allacciando la cintura.
Mamma<p-p-pr-ronto te-te-tes-s-so-oro?>risponde balbettando,con voce strozzata.
<mamma,che succede? Perché piangi?>chiedo preoccupata.
La sento ingoiare.
<ti d-d-dic-c-ci qu-qua-quando torni a c-casa>risponde.
<arrivo subito>dico per poi riattaccare.
Theo mi guarda preoccupato.
<ti prego,corri>lo supplico.
Lui annuisce,per poi premere sull'acceleratore.
Cosa può essere successo?
Mi sembrava distrutta.
Ho paura.
Theo<è successo qualcosa?>chiede mentre gira l'angolo pericolosamente,facendomi andare a sbatterete con la testa contro lo sportello.
Theo<oddio scusa>dice rallentando.
<non ti preoccupare,e non rallentare>dico incitandolo ad andare più veloce.
Le strade fortunatamente sono deserte,essendo ora di pranzo/riposo.
<non lo so,ma stava piangendo e quando mia madre piange non vuol dire nulla di buono>rispondo,e lui frena bruscamente,facendo sbattere il petto contro il cruscotto.
<merda!!>mi lamento,portando le mani sul seno.
Che male.
Theo<oh mamma,è la seconda volta. Scusa,è che stavo andando avanti e non mi ero accorto che eravamo già arrivati>si scusa,cercando di avvicinarsi ma si allontana quasi fossi un fuoco.
<fa niente. Grazie mille e scusa per il disturbo e per questa corsa alla fast and furious>dico dandoli un bacio sulla guancia,per poi scendere.
Theo<di nulla,è stato divertente. Ci sentiamo>
<certo>rispondo per poi correre verso l'ingresso.
Salendo gli scalini,davanti a me ritrovo la porta a terra.
Ma che cazz...?
Entro correndo in soggiorno ma non la trovo.
<mamma,dove sei?>urlo.
Ma dov'è?
Sento dei singhiozzi provenire dalla cucina.
Entro in cucina,e la trovo seduta a terra con la schiena poggiata al forno.
<oddio,mamma...>sussurro,correndo ad abbracciarla.
Lei mi stringe forte tra le sue labbra,scoppiando a piangere istericamente.
<cos'è successo? Sono entrati i ladri? Ti hanno fatto del male? Hanno preso qualcosa? Papà dov'è?>chiedo agitata.
Lei scuote la testa,continuando a piangere stringendo la mia maglietta nei suoi pugni.
<mamma,ti prego parla. Mi sto preoccupando. Ora chiamo papà>dico allontanandola leggermente,in modo da poter prendere il cellulare.
Ma la sua mano mi blocca.
Mamma<non sono stati i ladri. È stato tuo padre!>dice respirando a fatica.
Papà?
<papà? No è impossibile.
Perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere?>chiedo alzandomi,incredula.
Mi guardo intorno.
È tutto in ordine e pulito.
La guardo.
<ti ha fatto del male?>chiedo iniziando ad avere paura.
Lei scuote la testa.
Si alza,un po' barcollante smettendo di piangere ma singhiozzando.
Mamma<tesoro,non so come dirtelo...>inizia il discorso.
No.
Se è quello che penso,spero sia un orribile sogno.
<no,mamma. Non è quello che penso>dico appoggiandomi al tavolo.
Sto per svenire.
Ne sono certa.
Mamma<non voglio fare tanti giri di parole. Io e tuo padre divorziamo>dice,ed io crollo.
In tutti i sensi.
Sia emotivamente che fisicamente.
Cado a terra.
<perché? È per via di me e Lucio? No,perché ho smesso di vederlo e continuerò a farlo. Non ci parlerò più,ma vi prego no!!>dico scuotendo la testa.
No,no e po no.
Mamma<no-n è ssss-solo que-quello>balbetta.
<e allora cosa?>chiedo disperata.
Mamma<t-uo padre m-m-mi ha tr-tr-tradita>risponde.
COOOSAAAA?
Sta scherzando.
<come??>chiedo alzandomi di scatto.
Papà? È impossibile,non farebbe mai una cosa del genere.
Mamma<...hai sentito. Oltretutto le cose tra noi non andavano bene,litigavamo spesso e dopo oggi...beh...è finita>rispondo cercando di mostrarsi seria e dura.
Si sistema,trattenendo le lacrime e i singhiozzi
Silenzio.
Non ho la forza di dire nulla.
Come si fa a parlare in certe situazioni?
Mamma<Lilith,so che è difficile accett...>dice cercando di avvicinarsi,ma io la blocco indietreggiando.
<non voglio sentire nient'altro.>dico,guardandola triste,delusa,arrabbiata... .
Lei abbassa il volto.
<non capisco. Papà non farebbe mai una cosa del genere...>sussurro scuotendo la testa.
Mamma<amore>mi richiama,ma io non le do retta.
<io me ne voglio andare. Non c'è né una che vada bene. Sembra tutto un'incubo>urlo,correndo via.
Esco fuori,e trovo ancora Theo parcheggiato.
Corro verso il suo sportello,e aprendolo li salto addosso abbracciandolo e scoppiando a piangere.
Lui sorpreso rimane immobile,ma poi mi stringe forte.
Theo<cos'è successo?>chiede preoccupato.
<ti prego,portami via da qui>sussurro a fatica.
Lui annuisce.
Striscio sul sedile posteriore ,e lui mette in moto.
Io mi accuccio,e appoggio la testa al finestrino.
Piango e penso a tutto quello che ha detto mia madre.
È solo un orribile incubo.
Non possono divorziare.
È sicuramente uno scherzo.
Tutto questo è iniziato da quella maledetta gita mai compiuta.
Da quel naufragio.
Da me e Lucio.
La nostra vicinanza non fa altro che darci problemi.
È per quello che è successo tra di noi,che i miei hanno iniziato a litigare portando mio padre ad un ipotetico tradimento.
Solo e soltanto colpa nostra.
O meglio mia.
Mi avevano avvisato.
Me l'avevano detto che sarebbe finita male.
E io l'ho capito solo ora.
Basta.
Non voglio più vederlo.
E questa volta sono seria.
Anche a costo di trasferirmi da tutt'altra parte.
La macchina si ferma.
Sento una pressione sulla mia spalla.
Theo<vuoi parlarne?>chiede.
Mi giro,guardando i suoi occhi dolci e premurosi.
Sembra davvero preoccupato.
<i miei stanno divorziando,e la mia vita sta andando a rotoli. Un problema dopo l'altro,un'ansia dopo l'altra,un'angoscia dopo l'altra,un dolore dopo l'altro...>dico guardando il tettuccio dell'auto.
Theo<anche i miei genitori sono separati>dice,accarezzandomi una gamba.
Lo guardo,incitandolo a continuare.
Non lo so,ma sentirlo parlare mi rilassa.
Theo<non andavano mai d'accordo...nemmeno di notte. A volte mentre dormivo,sentivo loro litigare per le coperte,il posto,i cuscini per poi arrivare ad insultarsi. Finiva sempre con mio padre che andava sul divano,oppure che se ne andava proprio. Era terribile. Sembravano non amarsi...e questo in realtà da quando sono nato,e me ne sono accorto sono quando ho iniziato a capire. Ad un certo punto per casa giravano donne e uomini a caso,che io non conoscevo. Mio fratello poi era piccolo,e quindi non capiva.
Ma io si.
E vedere i proprio genitori,in casa mentre baciano,o sentire fare certe cose con altre persone che non sia tra di loro è brutto.
Poi improvvisamente è tornato tutto normale.
Andavano d'accordo.
Non c'era nessuno al di fuori di loro due>racconta stringendomi la mano.
<e poi?>chiedo,curiosa.
Theo<finalmente sembrava di essere in una famiglia normale.
Guardavo i film tutti insieme,facevamo passeggiate,organizzavamo Pic-nic,giocavamo tutto insieme...finché un giorno mia madre fatta,è tornata a casa e...e...e...>continua,per poi fermarsi.
Inizia a ripetere la "e",con voce strozzata cercando di non piangere.
<non me lo devi dire per forza>sussurro,abbracciandolo.
Theo<e aveva una pistola. Me l'ha puntata addosso,minacciando mio padre di spararmi se lui non avesse firmato le carte del divorzio e non le avesse dato la casa,soldi e non se ne fosse andato. Tutto questo era scritto sul contratto.
Mio padre l'ha fatto. Io sono corso da mio padre...solo che lei,non so perché,probabilmente è stato un effetto della droga,ha puntato la pistola contro di lui e li ha sparato>racconta,facendo scivolare sul suo volto delle lacrime.
Oddio,non ci posso credere.
<basta così....tranquillo>dico stringendolo forte tra le mie braccia.
Lui singhiozza.
Theo<...ora mia madre si trova in prigione,e non so per quanto ci rimarrà ancora. Mio padre ha perso un braccio,e io mi sono salvato per un pelo>finisce,ricambiando l'abbraccio.
....con quale coraggio.
<mi dispiace>sussurro,accarezzandoli la testa.
Lui si allontana leggermente,per poi guardarmi negli occhi.
Porto le mie mani sulle sue guance,asciugando le lacrime con i pollici.
Theo<vedrai che andrà tutto bene>dice,posando una sua mano sulla mia.
Io annuisco.
Theo<ho voglia di baciarti>sussurra,"disegnando" il contorno delle mie labbra,con il pollice.
Sorrido istintivamente.
<allora fallo,che aspetti?>chiedo.
Prende il mio viso,per poi portarlo verso il suo baciandomi.
Picchietta sul mio labbro inferiore,chiedendomi l'accesso .
In un primo momento esito.
Ma poi glielo consento.
Mi sento bene tra le sue braccia.
E mi rende felice.
Almeno lui... .
Salgo sulle sue gambe,mentre lui mi afferra per la vita.
Il bacio diventa talmente tanto passionale e "spinto" che non ci accorgiamo che qualcuno bussa al finestrino.
Ci stacchiamo,con le labbra gonfie girandoci verso il finestrino dove un uomo pelato ci guarda.
Theo abbassa il finestrino,e li sorride.
X<potreste fare le vostre cose un po' più a destra? No perché mi state bloccando la strada>dice l'uomo,indicando la sua auto.
Theo<oh certo,mi sposto subito>risponde il ragazzo.
L'uomo si allontana,e Theo mette in moto spostandosi permettendo così all'uomo di passare.
Guida fino a quando non si ferma(logicamente).
Ora di troviamo un posto completamente vuoto.
Parcheggia,per poi spegnere l'auto.
Rimaniamo in silenzio,per poi scoppiare a ridere.
<che figura!>dico scuotendo la testa tra le risate.
Theo<mamma mia,veramente>dice passandosi le mani sul viso.
Ci guardiamo.
Theo<dove eravamo rimasti?>chiede malizioso.
Sorrido,per poi rimettermi su di lui tornando a baciarci.
***
Theo<eccoci arrivati>dice,fermandosi.
Mi ha riportata a casa.
In realtà non ci volevo tornare,ma lui mi ha costretta.
<grazie mille,davvero.>dico prendendo il cellulare.
Sono le 21.45,e ho davvero paura ad entrare in casa.
Theo<ci vediamo domani?>chiede mentre mi avvicino per lasciarli un bacio sulla guancia.
<certo>rispondo.
Sto per darli il bacio sulla guancia,quando lui si gira di colpo facendo finire le mie labbra sulle sue.
Sorrido.
Theo<mi sono divertito oggi>sussurra sulle mie labbra,sorridendo malizioso.
<non sai io>dico,ricambiando il sorriso.
Scendo dall'auto,e sospiro.
Theo<a domani>saluta.
<a domani>rispondo.
Lui va via,ed io mi avvio verso la porta...o meglio,dove prima c'era una porta.
Oh no,c'è la porta.
Suono il campanello,e mi viene ad aprire mamma.
Mamma<ti ho preparato la valigia,andiamo da Sandra>dice,facendomi entrare.
Eh?
<da Sandra?>chiedo non capendo.
Entro lentamente,trovando mio padre appoggiato al divano con la testa bassa.
<mi spieghi cosa succede? Perché ce ne andiamo?>chiedo bloccandomi davanti la scala.
Mamma<io qui non ci sto. O vieni con me,oppure rimani qui con lui. Decidi>risponde mettendosi il giubbotto.
<non potete risolvere i vostri problemi come due adulti normali?>chiedo volendo sistemare le cose.
Papà<Lilith,vai con tua madre>dice non guardandomi.
<come scusa?>chiedo,incrociando le braccia.
Papà<ho detto che devi andare con tua madre>ripete continuando a guardare verso il basso.
Mi avvicino leggermente a lui.
<e se io voglio rimanere qua?>chiedo ingoiando a vuoto.
Lui scuote la testa.
Papà<non è come vuoi tu. Ti ho detto di andare con lei,e così sarà >risponde picchiettando il piede per terra.
<e invece si. Se io voglio rimanere qui,perché non voglio andare a casa di qualcuno perché voi due litigate per qualcosa che non è successo!!>urlo.
<E guardami in faccia per favore>aggiungo sbattendo il piede a terra.
Lui alza la testa lentamente.
È rosso in viso,come anche i suoi occhi.
È distrutto.
Lo si legge negli occhi e sul viso.
Ha delle occhiaie incredibili come anche le borse.
Ha le mani piene di ferite(nuove),e le labbra distrutte.
Papà<ti prego,vai con lei>sussurra con voce strozzata.
Lui che piange.
Giuro che in 18 anni di vita non l'ho mai e poi mai visto piangere.
Indietreggio,and so a sbattere contro mia madre.
Mi allontano anche da lei.
Guardo prima uno e poi l'altra.
Lei ha la valigia in mano,e non sembra qualcosa di momentaneo...e lui...lui...lui è lì,fermo che non fa nulla.
Niente per fermarla.
<voi non siete i miei genitori. Voi non siete Luca e Celeste,di cui mi hanno sempre raccontato.>dico scuotendo la testa.
Loro sospirano contemporaneamente.
<ora nessuno esce da qui,finché le cose non si sistemano. Voi vi amate ancora...allora perché divorziare?>chiedo.
Sto cercando di fare l'eroina....non la droga,come mi aveva detto una volta Lucio sull'isola.
Aaaah,ma ora cosa c'entra lui.
Voglio sistemare le cose.
...
<papà,tu l'hai veramente tradita?>chiedo speranzosa.
Lui scuote la testa,alzando il volto verso di me.
Papà<ormai è inutile Lilith.>risponde lui.
Mamma sorride come per dire "lo sapevo".
Mamma<ora possiamo andare?>chiede.
<no!! Ora tu mi rispondi>dico puntando un dito contro papà.
Papà<no,non rispondo>dice.
<perché?>chiedo preoccupata.
Papà<perché non posso credere,che dopo tutti questi anni lei non abbia fiducia in me. Non rispondo perché non c'è né bisogno...lei dovrebbe saperlo già da se,che io non lo farei mai>risponde gesticolando,ovvio.
Guardo mia madre con un sopracciglio alzato.
Mamma<si sono passati molti anni,ma sai non è una scusa>dice sistemandosi il borsone sulla spalla.
Papà<quella che non fa altro che sviare argomenti e inventare scuse sei tu. Non sei capace ad avere una discussione normale,senza urlare o fare la vittima>risponde.
Inizia a mettersi male.
Mamma<io? Parli tu. Se l'altra volta ti ho accennato semplicemente lo spettacolo di fine anno in cui Lilith farà la protagonista in cui oltretutto ci sarà Lucio,hai iniziato a divagare chiedendomi cosa avremmo fatto il Natale prossimo!!>dice buttando il borsone a terra.
Papà<tu non fai altro che parlare di quello. Non c'è un momento in cui non mi rinfacci ciò che ho fatto,che ho detto e ho pensato>
Mamma<e tu non fai altro che lamentarti.>
Papà<a giusto,ora non posso lamentarmi. Lavoro tutto il giorno,purtroppo non ho tempo per stare con la mia famiglia e quelle poche volte in cui non ce la faccio più in cui ho solo voglia di sfogarmi con mia moglie non posso?>chiede.
Mamma<ma chi te lo vieta. Solo che vorrei che la smettessi di incazzarti per tutto,prendendotela con me>
Papà<ma io non me la sono mai presa con te. Non è colpa mia se sei permalosa,e fai di tutta l'erba un fascio>
Mamma<ma se l'altra volta ti ho chiesto se andavamo a cena con Sandra e Michael,per cercare di tornare come prima ti sei messo a gridare dicendo :ah vedi,lo fai apposta. Allora te le cerchi e cosa di questo tipo>
Papà<era una brutta giornata. Avevo perso diversi clienti,i miei dipendenti avevano fatto un casino con le carte e volevo risposare. Io ti ho semplicemente detto che non mi andava e tu hai subito insinuato che era perché ero contro Lucio e cose di questo genere. Sei tu che esageri. >
Mamma<io che esagero?>
Papà<esatto. Non è che perché passo tutto il giorno lavorando accanto alla mia segretaria,vuol dire che me la porto a letto>
Mamma<lavorare? Andare a casa sua,stare senza maglia e passarci ore vuol dire lavorare?>
Papà<ma cosa vuol dire?>
Mamma<cosa vuol dire? Tu stai scherzando spero. Per te è una cosa normale? Ah giusto,per te è tutto normale a patto che lo faccia tu. Se poi io mi ritrovo a casa di qualche mio amico senza maglia,a passare i pomeriggi è ovvio che io ci sia andata a letto>
Papà<se non sai come stanno le cose,è meglio che stai zitta>
Mamma<no,io non sto zitta. E ovvio che non so come stanno le cose. Come posso pensare altro se non quello?>
Papà<tu arrivi sempre a conclusioni affrettate. Come quando ti ho fatto la proposta. Mi hai sentito dire due parole che potevano essere fraintese e senza sentire la spiegazione mi hai urlato contro,scappando via lanciandomi l'anello dicendomi di mettermelo nel sedere>grida,e io scoppio a ridere.
I due adulti mi guardano male,e io mi blocco subito.
Oops.
Mamma<ora non sono scappata. Ti ho chiesto spiegazioni ma sei tu che non me lo vuoi dire,e io come faccio a sapere che non è quello che penso. Perché me lo dici tu? Perché me lo dice quella segretaria? >
Papà<certo che perché te lo dico io. Non avrei motivo di tradirti porca puttana>grida tirando un calcio ad un mobiletto facendolo cadere e rompere il vaso di cristallo che si trovava sopra.
Si porta le mani tra i capelli,disperato scoppiando a piangere.
Mia madre lo era già da un bel po'.
Io non le forze per intervenire.
Mamma<a quanto pare si>risponde lei,a bassa voce.
Poi silenzio.
Papà<andatevene>sussurra.
Noi non ci muoviamo.
Papà<andatevene ho detto!!>grida facendomi sussultare.
Senza accennare parola,prendo la mia valigia preparata dalla mamma e mi avvicino alla porta con lei.
<spero che non siate seri>dico per poi uscire.
Mia madre mi segue,tentando di abbracciarmi ma io la respingo.
No.
Non voglio alcuni contatto,ne con una ne con l'altro.
Saliamo in macchina e ci avviamo a casa di Sandra.
...ora che ci penso: lì ci vive anche Lucio.
Oh merda!!

Fine capitolo
Ciao a tutti e a tutte.
Ben tornati in un nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto;
Mi scuso per gli errori presenti...e cercherò di correggergli il prima possibile.
Mi scuso per le varie ripetizioni di parole,frasi e concetti nel corso del capitolo.
Non mi uccidete vi prego!!!
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo.
Vi ringrazio per tutto,vi mando tanti baci,un'abbraccio e noi ci vediamo al prossimo capitolo.....



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Tutto quello che ho in testa,porta il tuo nome. *IN SOSPESO*.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora