forty

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"Hey Hen-" Cercai di salutarlo quando aprimmo la porta della sua camera, ma lui sollevò un dito per segnalarci di stare zitti. Guardai verso Ashton e lui scosse la testa.

Il muro che dava sul corridoio dell'ospedale era di vetro, quindi si poteva vedere fuori. C'erano tende, ma Henry le aveva lasciate aperte e aveva il viso premuto contro il vetro, concentrato su qualcosa nel corridoio.

"Che stai facendo?" Chiese Ashton.

"Sto guardando un'infermiera sexy. E prima di chiamarmi pervertito ricorda che ho il cancro." Spiegò.

"Sfortunatamente hai il cancro e sei un pervertito." Borbottò Ashton mentre lo tirava per un braccio.

"Amico, non voglio dire niente di fronte ad una signorina." Disse Henry mentre mi indicava. "Ma quest'infermiera –maledizione." Disse, facendomi ridacchiare.

"Siediti." Rispose Ashton e Henry obbedì. Mi misi a sedere accanto a lui sul letto.

"Scarlett, come stai?" Mi chiese alla fine Henry, offrendomi un enorme sorriso.

"Sto bene, Henry, tu?"

"Mai stato meglio. Mi è stata assegnata un'infermiera sexy, quindi i miei giorni sono meravigliosi." Disse in modo fiero.

"Come si chiama?"

"Dottoressa Jessica Ramirez. E' l'amore della mia vita. Voglio farvela conoscere." Rispose.

"Sai che ha almeno dieci anni più di te?" Chiese Ashton mentre posava pigramente un braccio sulle mie spalle.

"Allora? Sembra un puma. Voglio dire, l'età non importa. Tu hai tipo 40 anni e Scarlett 18." Disse, facendomi ridere di nuovo. Mi meravigliava come un ragazzo nella sua posizione potesse avere un così buono spirito.

"Ho 21 anni, sono più grande solo di tre anni. L'infermiera deve averne almeno 25, ci sono dieci anni in mezzo."

"E' uguale, le piaccio." Fece spallucce. "Allora, come vanno le cose tra di voi? Siete seri? Siete ufficiali? Avete chiuso l'accordo-" si fermò quando Ashton gli diede un calcio.

"Sei uno stronzo, Ashton, per l'amor del cielo, ho il cancro e tu non puoi tirarmi calci." Si lamentò mentre si sfregava la pelle.

"E tu stai sei in un'altra remissione miracolosa, quindi smettila di giocare la carta del cancro." Ashton alzò gli occhi al cielo. Lo guardai con occhi spalancati e una faccia leggermente confusa, non mi aveva mai detto che le cose stavano andando bene.

"Mi farai tornare il cancro con questo comportamento, amico." Sbottò Henry. Ero felice che fossero capaci di scherzare così, era meglio che aver paura.

"Aspetta, sei in remissione?" Chiesi.

"Si, come ci si aspettava, essendo che sono un capo." Ghignò. Sembrava che Ashton volesse tirargli di nuovo un calcio, ma si controllò.

"Henry, è fantastico." Dissi.

"Si, so di esserlo." Rispose in modo sarcastico.

"Sei davvero irritante." Sbottò Ashton.

"Va bene, Ashley, se io sono irritante allora non puoi giocare a Mario Kart con me. Quindi, Scarlett, ti va un po' di Mario Kart?" Chiese mentre incrociava le braccia al petto e sbuffava drammaticamente, prima di avverare il joystick e passarmelo.

"Certo." Risi. Non volevo ammettere che amavo Mario Kart e che ero particolarmente brava.

"Scommetto dieci dollari che ti batto." Disse.

Ambivalence | a.i traduzione italianaWhere stories live. Discover now