three

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"Continui ancora a vedere quella ragazza? Come si chiamava?" Chiesi, mentre giravo un cucchiaino nella mia tazza.

"Oh, Zoe? No." Rispose Luke con tono disinteressato.

"Perché no? Mi piaceva." Mi accigliai. Luke era famoso per essere molto schizzinoso quando si trattava di ragazze. Usciva con una diversa ogni settimana e poi trovava una scusa stupida per smettere.

Non era che giocava con i sentimenti e andava a dormire con un sacco di ragazze. Era un gentiluomo, le portava fuori per cena, al cinema etc. Poi succedeva sempre qualcosa e chiudeva tutto prima ancora che la storia potesse iniziare.

Diceva continuamente che stava cercando la ragazza giusta e che avrebbe capito subito se lo era. Ovviamente questo non era ancora successo.

"Era vegetariana." Fece spallucce, sorseggiando il suo tè.

Io scossi la testa e gli diedi un colpetto sulla mano. "Luke, era gentile e carina. E adesso non la vedi più perché non mangia carne? Questo è un po' ridicolo." Lo rimproverai.

"Ma, Scarlett." Si lamentò. "Come posso uscire con una ragazza che non mangia carne. La carne è vita." Esclamò, afferrandomi la mano.

Quasi alzai gli occhi al cielo mentre parlava.

"Luke come pensi di avere una vita, tipo, con un'altra persona se sei così schizzinoso in fatto di ragazze?"

"Alla fine troverò la ragazza perfetta, Scar. Parlando di amore, ho invitato Michael ad unirsi a noi." Ghignò.

"Luke! Perché non me l'hai detto prima, maledizione!" Dissi a voce un po' troppo alta. Presi il cellulare e usai il riflesso dello schermo per controllare il trucco e i capelli, borbottando per la frustrazione.

"Stai bene, Scar." Disse Luke, ma sembrava poco convinto.

"Avresti potuto dirmelo prima."

"Si, scusa, avrei dovuto. Allora avresti avuto tempo per riempire il tuo reggiseno." Luke ridacchiò ed io gli colpì il petto.

"Forse Ashton aveva ragione a dire che sei un coglione." Sbottai, sapendo che questo l'avrebbe infastidito.

"A proposito, dov'è? Non è questa la sua solita ora?"

"Non è ancora venuto, ma sono sicura che verrà." Risposi.

Mi toccai i capelli in modo nervoso, mordendomi l'interno della guancia.

"Scarlett." Disse Luke a bassa voce.

"Cosa?"

"Non hai toccato il tuo pranzo." Commentò. Luke mi portava sempre il pranzo quando veniva a trovarmi durante la mia pausa.

Sapeva che se non l'avesse portato lui, io non avrei mangiato. Era per questo che raramente non veniva a farmi visita.

Non sapevo come rispondergli. Quindi, invece, sollevai il panino e gli diedi un grande morso, vedendo un piccolo sorriso formarsi sul suo viso.

"Michael!" Disse Luke, muovendo la mano nella sua direzione. Io masticai velocemente e mi asciugai la bocca mentre lui si avvicinava.

"Hey Scarlett." Michael sorrise, arruffandosi i capelli blu. Io mi congelai per un secondo.

"Michael, ciao." Lo salutai in modo stupido, facendo ridacchiare Luke come una ragazza. Gli tirai un calcio sotto il tavolo.

Michael si mise a sedere accanto a me ed io trattenni il fiato.

"Quanto è lunga la tua pausa?" Chiese Michael.

"Uh, tipo, cinque minuti." Risposi, fiera del fatto che stessi parlando in modo giusto.

Poi la campanella sulla porta suonò ed entrò l'ultima persona che stavo sperando di vedere. Indossava una bandana rossa che gli allontanava i ricci dalla fronte.

Affondai nel mio posto e lasciai che i capelli mi ricadessero sul viso, per nascondermi, sperando che lui non mi vedesse.

Potevo vedere Luke che si irrigidiva e Michael ci guardò confuso.

"Comunque, Scarlett, mi stavo chiedendo-" smise di parlare quando Ashton prese posto di fronte a lui, accanto a Luke.

"Hemmings, Clifford." Ashton si schiarì la gola. "Ciao, Scarlett."

"Ciao." Dissi e in testa mi stavo immaginando di prenderlo a pugni per aver interrotto qualsiasi cosa Michael stava per dirmi.

"Che stai facendo?" Chiese Luke.

"Mi sono solo fermato a prendere un tè. Sai, Scarlett è la migliore nel farlo." Rispose Ashton, rivolgendosi a Michael.

E con questo si allungò furtivo sotto il tavolo, posando una grande mano sul mio ginocchio, stringendolo e facendomi sussultare.

"Stai bene?" Chiese Michael, dandomi un colpetto sulla spalla.

"Si, bene. Devo tornare a lavoro adesso." Tossì e Michael si alzò per far alzare anche me.

"Io e Luke rimarremo qui fino alla fine del tuo turno." Michael mi sorrise.

"Figo." Risposi, avrei voluto essere più brava nel fare conversazione con lui.

Anche Ashton si alzò e vidi Luke sospirare e si mise a sedere di nuovo comodo. Ashton mi seguì verso il bancone e ci si poggiò contro, prendendo uno stuzzicadenti dalla scatola e infilandoselo al lato della bocca.

Questa volta quando mi rimisi il grembiule non lo legai.

"Limone?" Chiesi, ricordandomi le sue parole di ieri mentre mi mettevo di fronte a lui.

"Ci sei." Rispose, facendo lo stesso rumore con la bocca, lo stuzzicadenti si mosse leggermente.

Decisi che mi piacevano le sue piccole abitudini come questa.

Ambivalence | a.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora