twenty-five

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twenty-five

"Oh." Dissi mentre spalancavo gli occhi dopo la sua risposta.

"Se non hai una domanda possiamo saltare il tuo turno." Fece spallucce, con un ghignò diabolico sul viso.

"Fai pure." Deglutì.

"Sentiamo la tua storia sul sesso."

"Che cosa intendi?"

"Sai cosa intendo. Con chi hai scopato, com'è stato, etc."

"Non ho mai parlato a nessuno della mia vita sessuale." Risposi in modo nervoso. Stava iniziando a comportarsi di nuovo in modo dispotico e questo mi rendeva nervosa, in un modo positivo, ma comunque nervosa.

"Neanche Luke?"

"No." Scossi la testa.

"Allora vai avanti." Disse ed io pensai a come iniziare.

"La prima volta avevo sedici anni ed è stato con il mio ragazzo, Matt. E' stato imbarazzante e doloroso ed un disastro. La seconda volta con lui non è stata migliore, anzi è stato anche peggiore. La terza volta è stata con Michael ed erano passati due anni da quando avevo perso la mia verginità, lui era ubriaco ed io non ero proprio dell'umore, quindi è stato migliore per lui che per me. Gli avevo detto che non ero vergine quindi ha solo pensato che stessi bene, ma non penso di...aver finito." Spiegai imbarazzata.

"Vuoi dire che non sai se sei venuta?" Ghignò.

"Si. Voglio dire, è stato migliore delle prime due volte o almeno della prima. Ma non so se ho finito."

"Che significa che non lo sai?"

"Beh, non è mai successo prima, quindi come faccio a saperlo? Per quello che so potrei averlo fatto." Dissi.

"L'avresti saputo." Ridacchiò.

"Come faccio a saperlo?" Chiesi.

"Lo sai e basta. E' solo questa sensazione incredibile, è indescrivibile e lo sapresti di sicuro."

"Magari l'ho fatto." Scrollai le spalle.

"No, posso dirlo." Scosse la testa.

"Ma mi sono sentita bene verso la fine, cos'era quello?"

"Probabilmente sei una tosta, non c'è niente di male. Comunque, mi piacciono le sfide." Si leccò le labbra. Io aprì la bocca per dire qualcosa, ma non uscì una parola. Non capivo come eravamo finiti dal parlare del mio disordine alimentare e della sua infanzia a parlare di me che faccio sesso.

"Dolcezza, posso aiutarti, se vuoi." Posò una mano sulla mia coscia ed io spalancai gli occhi.

"Come?" Balbettai leggermente.

"Ho alcune idee."

"Tipo?" Chiesi.

"Non dobbiamo fare sesso, mi assicurerò solo che tu venga e poi mi dirai se ti sei mai sentita così prima." Disse a bassa voce mentre la sua mano si sollevava sulla mia coscia.

"I-io non lo so." Balbettai di nuovo. Non che non volessi Ashton, ero solo incredibilmente nervosa.

"Non ti costringerò. E' una tua scelta. Ma penso che tu sappia già quello che vuoi." Ridacchiò con una risata roca.

"Io, uhm" feci una pausa, la gola chiusa mentre lui mi rivolgeva uno sguardo che mi fece sciogliere e che mandava scariche elettriche nel mio corpo.

"Di solito gli amici non fanno queste cose." Dissi alla fine.

"Beh, siamo degli amici fuori dal comune." Rispose a bassa voce, il suo accento più forte del solito.

Ambivalence | a.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora