Capitolo XXVII

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Non aveva riconosciuto la macchina, ma la voce era inconfondibile. Si avvicinò all'auto, abbassandosi per guardare attraverso il finestrino.

"Che ci fai qui?" - chiese a bruciapelo, guardando la persona al volante.

"Ciao Jade, quanto tempo! Anche io sono felicissimo di vederti, come va?" - la voce sarcastica del ragazzo che la osservava attento seduto sul sedile fece increspare le sue labbra in un piccolo sorriso stanco.

"Sono felice di vederti André, ma sul serio... che ci fai in giro per le strade di Hollywood a capodanno, in piena notte e con una macchina che non ricordavo tu possedessi?"

" E che ci fai tu in piena notte, completamente fracida e con una felpa palesemente maschile addosso, in giro per le strade di Hollywood a capodanno?" - domandò di rimando il musicista, spegnendo la macchina.

"Sai, io ci abito a Hollywood." - rispose Jade, giocherellando con la manica della felpa troppo grande per il suo fisico minuto.

"Mancano due fattori a cui non hai ancora dato una spiegazione."

"Ti ho posto io la domanda per prima, esigo una risposta."

"La risposta arriverà, ma prima devi darmi delle spiegazioni tu."

"Questo è scorretto, io ho la precedenza."

André alzò le spalle.

"André, mi rispondi o no?"

"Sei a piedi?"

Lei annuì.

"Sali dai."

Jade non se lo fece ripetere due volte. Aveva urgente bisogno di sedersi, non riusciva a reggersi bene in piedi. Chiuse la portiera con forza, accoccolandosi contro il sedile.

"La macchina è nuova, per inciso. Non voglio che tu me la distrugga."

L'attrice gli mostrò il dito medio, togliendosi il cappuccio.

André scosse la testa, accendendo l'auto. Alzò il finestrino che aveva aperto per chiamare Jade, accendendo la stufa. La ragazza aveva gli occhi chiusi, la testa poggiata al sedile e le mani chiuse a pugno posate sulle ginocchia. Dopo averle lanciato qualche occhiata parlò.

"Risponderò prima io perché non ci tengo a venire castrato. Sono tornato poco fa in città e visto che non avevo nulla da fare sono andato a vedere i fuochi dalla piazza."

"Mh..." - Jade continuava a rimanere ferma nella stessa posizione.

"Jade... ti senti bene?" - domandò il ragazzo con una sfumatura di preoccupazione nella voce.

Lei annuì senza aprire gli occhi.

"Sicura? Perché non sembra proprio e-"

"Cazzo, ti ho detto che sto bene Be- André."

" Ma è evidente che non stai bene!"'- insistette il musicista.

"André!" - lo richiamò l'attrice aprendo gli occhi.

" Aspetta... stavi per chiamarmi Beck?"

"No." - Jade distolse lo sguardo, portando indietro i capelli umidi con la mano.

"Sì, invece stavi per farlo eccome! Oh no... che cosa avete combinato stavolta? Perché hai addosso una sua felpa? Non- oh Dio, siete andati a letto insieme!"

"Cosa?! No, no! André che cazzo stai dicendo?!"

"Allora cosa è successo?"

"Niente." - mormorò la ragazza a denti stretti.

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