Capitolo XIII

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Jade allontanò il ragazzo con gentilezza, guardando in basso.

"Beck ti prego, non rendere tutto ancora più difficile..." - sussurrò facendo un passo di lato.

Beck aprì la bocca per ribattere ma lei lo bloccò.

"Ne abbiamo già parlato-"

"No, tu hai parlato. Stai decidendo tutto tu Jade." - disse lui, portandosi due dita alla base del naso.

"Per favore non rovinare tutto. Stava andando così bene..."

- Niente va bene senza di te - pensò il ragazzo cercando lo sguardo della ragazza che invece rimaneva fisso sull'oceano. Odiava quando parlavano di una cosa seria e lei si ostinava a non guardarlo negli occhi.

"Portami a prendere la moto." - la voce di Jade si udì appena, coperta dal frastuono delle onde, ma il suo tono era inconfondibile.

Era tornata fredda e distaccata, era tornata ad indossare l'armatura che si permetteva di togliere solo con le persone che la conoscevano davvero. Aveva ricostruito il muro che lui era riuscito a sgretolare almeno un po', nascondendosi dietro alle sue pareti per evitare che il proprio cuore già danneggiato subisse altri attacchi. Adesso teneva puntate tutte le sue armi contro ogni probabile nemico capace di farle del male. S'incamminarono verso l'auto del ragazzo in silenzio riflettendo entrambi sulla discussione appena avvenuta.

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Cat udì l'inconfondibile rombo della moto di Sam, si avvicinò alla porta a vetri che dava sul cortiletto, mentre mescolava un'intruglio con un grande cucchiaio di legno dentro una ciotola viola. Vide Jade scendere dal motorino scura in volto e la osservò conservare il casco nel piccolo portabagagli del veicolo.

"Milly puoi aprire la porta e far entrare Jade che io sono occupata?" - chiese posando la ciotola ed alzandosi in punta di piedi per prendere una teglia nella credenza.

"Certo" - rispose la bambina posando i pastelli con cui stava colorando un gattino di rosa confetto.

Nel frattempo Liz, seduta sul divano, continua a muovere velocemente le dita sullo schermo del suo cellulare di ultima generazione, non prestando attenzione a quello che succedeva intorno a lei.

Jade entrò senza salutare, posando la giacca e la borsa sull'attaccapanni.

"Jade va tutto bene?" - domandò preoccupata la rossa, spuntando fuori da sotto il tavolo con un mestolo giallo in mano.

"Si."

Cat stava per chiederle se ne era sicura e se fosse successo qualcosa, quando sentì il suo cellulare squillare. Scattó in avanti afferrandolo per rispondere.

- Pronto? Oh, ciao Robbie! -

Jade alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi alla cucina per vedere cosa stava combinando la sua amica. Il tavolo era pieno di ingredienti e decorazioni per torte e da una piramide di ciotole sporche colava un po' di crema rosa. Un forte aroma di fragola le colpì il naso facendolo arricciare. Nel frattempo Cat continuava a chiacchierare amorevolmente con il suo ragazzo. In quell'istante cominciò a squillare anche il telefono di casa. La rossa abbassò il cellulare, coprendo il microfono con le mani.

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