Il Duello

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Rimase ad ascoltarlo con la massima attenzione per tutto il racconto, cercando di non perdersi nessun passaggio e leggendo ogni singolo movimento dei suoi occhi.
Nonostante questo, Hermione non riusciva proprio a togliersi dalla testa quelle parole che il biondo aveva pronunciato quasi venti minuti prima, lasciandola totalmente di stucco.

"Credo di essermi innamorato di te"

Lo aveva detto con così tanta naturalezza e fiducia che Hermione quasi si vergognò di se stessa per aver dubitato anche solo qualche secondo del fatto che lui potesse non ricambiare i suoi sentimenti.
Non era però riuscita a rispondere, a dichiarare quanto anche lei iniziasse ad amarlo o quanto volesse abbracciarlo in quel momento per sentire le braccia forti di lui stringersi intorno al suo corpo minuto.
Con un riflesso veloce, tornò a concentrarsi su Draco, poggiando una guancia sul palmo aperto della mano destra e soffiando su un ricciolo che le ricadeva lungo il viso.
"Questo è tutto" concluse lui qualche minuto dopo, sospirando.
"N-non mi aspettavo una storia così avvincente in realtà" ammise, sorridendo, la riccia, mostrando leggermente i denti bianchi e perfettamente dritti.
"Come sempre sono riuscito a sorprenderti, Granger. Dovresti conoscermi ormai..."
"E ora? Cosa facciamo?"
"Aspettiamo che torni Bellatrix a Hogwarts, perché so che lo farà e anche in tempi relativamente brevi, dopodiché cercheremo di catturarla evitando ulteriori problemi" aggiunse Draco, roteando gli occhi al cielo.
"Tu pensi davvero che tornerà qui?"
"Certamente. Lei crede che ormai mia madre sia ad Azkaban e che io non abbia neanche le palle per dire la verità e scagionarla. Tornerà sicuramente per terminare quello che ha iniziato"
"Okay. Allora stai fermo e aspetta due secondi" disse la strega, tirando fuori da una tasca un pesante mazzo di chiavi ed estraendone fuori in particolare una di un rosso acceso, più grande rispetto alle altre.
Sussurrò un incantesimo e subito dopo aprì la porta della cella, invitando, con una mano, Draco a uscire da quel buco nascosto e maleodorante.
Il biondo però non perse tempo a sorprendere Hermione di nuovo, avvolgendo le sue braccia intorno al suo bacino e iniziando a baciarla con foga, in ricordo dei bei momenti passati.
La riccia, anche se leggermente scossa, non si tirò indietro e lasciò anzi che Malfoy quasi si sfogasse e riprendesse il controllo della propria mente, attraverso di lei.
O, almeno, questo era quello che lei si ripeteva per convincersi che quel bacio non le stesse piacendo davvero.
In realtà aveva anche lei un bisogno estremo di quelle mani delicate sul suo corpo, di quelle labbra che, come fossero il più potente degli allucinogeni, la stordivano e la mandavano in estasi, anche solo sfiorandola.
Dopo qualche minuto, Draco le morse il labbro inferiore e tirò leggermente verso di lui, staccandosi poi da lei e iniziando a guardarla da capo a piedi: persino con quei pantaloni orribili e la maglia sgualcita, lui la trovava estremamente sensuale e bellissima.
"Granger, conviene che iniziamo ad andarcene perché altrimenti questo posto e la sua bassa luminosità mi faranno venire in mente cose da fare in tua compagnia di cui è meglio che tu non venga mai a conoscenza"
Hermione, imbarazzata e rossa in viso come i capelli di Ron, acconsentì e iniziò a salire le scale, seguita dal biondo subito dietro di lei.

***

Erano ormai quasi le dieci di sera e i ragazzi stavano mangiando composti e in silenzio in un tavolo della Sala Grande, lanciandosi di tanto in tanto uno sguardo furtivo l'uno con l'altro.
Hermione era seduta tra Draco e Luna, mentre Harry e Neville erano davanti a lei, intenti a mandare giù dei bocconcini di pollo al forno.
"Hermione, non hai toccato cibo. Stai bene?"
"Oh, sì, tranquilla Luna, sto bene. Ho solo un po' di mal di testa, non ti preoccupare" disse lei, cercando di calmare l'amica.
"Però prova almeno ad assaggiarne un pezzetto. Non mi piace che non mangi nulla"
"D'accordo Harry, come vuoi" rispose lei, addentando un pezzettino di pollo e roteando gli occhi al cielo, dopo aver fatto un sorrisetto al ragazzo.
"RAGAZZI! PRESTO, PRENDETE LE BACCHETTE E PREPARATEVI" urlò, entrando correndo nella stanza, Minerva McGranitt, con la faccia sconvolta.
Il mantello viola che portava sulle spalle si muoveva come impazzito, seguendo il movimento delle spalle sottili e spigolose della donna.
"Cosa succede Professoressa?" chiese Harry, notando lo sguardo spaventato dell'insegnante.
"Loro...loro sono qui" disse, cercando di regolare il respiro.
"...loro chi?"
"I Mangiamorte. Sono qui e sono più infuriati che mai: Bellatrix è a capo del loro gruppo. Credo sappia del fatto che né Narcissa Malfoy né suo figlio sono davvero stati mandati ad Azkaban"
"Siamo fottuti" esclamò Malfoy, alzandosi in piedi e brandendo la bacchetta, riavuta indietro dalla McGranitt stessa, con la mano destra.
"Eccome se lo siete" urlò una voce stridula e femminile, proveniente dall'entrata della Sala Grande.
Bellatrix Lestrange fece il suo ingresso, seguita da una decina di Mangiamorte assetati di sangue e vendetta.
Il suo sguardo vagò veloce fra tutti gli studenti, fermandosi poi su quello terrorizzato di Draco.
"Tu, nipote, mi hai sorpreso più di chiunque altro. Allora non sei un codardo come tuo padre" mormorò lei, iniziando poi a ridere e a direzionare la bacchetta contro di lui.
In un attimo un lampo verde acceso fuoriuscì dalla bacchetta nera della donna e il biondo riuscì a evitarlo, abbassandosi appena in tempo.
Subito dopo di lei, anche gli altri Mangiamorte iniziarono ad attaccare i ragazzi ancora spaventati, dando iniziò ad una battaglia che si prolungò per tutta la notte.
I lampi e i rumori dei vetri che si rompevano, riempivano la grande aula, gettandola in un buio inquietante e tetro.
Draco era ormai faccia a faccia con Bellatrix, che gli lanciò addosso una sfilza di incantesimi terrificanti.
"Protego" urlò poi velocemente Hermione, proteggendo così sia lei che il Serpeverde vicino a lei.
"No Granger, vattene"
"Non ci penso neanche" urlò lei, incontrando lo sguardo crudele della donna davanti a lei.
"Hermione Jean Granger...la Mezzosangue, giusto? Ho sentito molto parlare di te! Ora si che il gioco si fa divertente" disse la strega, portandosi davanti a lei e allungando qualche passo nella sua direzione.
Si prospettava uno scontro epico che, Draco lo sapeva, sarebbe terminato solo con la morte di una delle due sfidanti.

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