Cuore di bambino

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Hermione rimase con gli occhi fissi nel vuoto fino al mattino: era rimasta seduta vicino alla porta della stanza di Malfoy per tutta la notte, cercando di percepire se il suo respiro fosse regolare e che fosse riuscito a dormire, almeno lui. Non riusciva a capire il motivo di quella sua straziante preoccupazione per il Mangiamorte, ma ciò che era successo quella notte l'aveva scossa molto: per la prima volta aveva visto uno spiraglio dell'anima "buona" di Draco, una luce diversa nei suoi occhi grigi e vuoti. Gli occhi di un ragazzo che aveva perso tutto o, forse, che non aveva mai davvero avuto niente.
Per cercare di distrarsi un po' Hermione decise di sciacquarsi il viso con dell'acqua fresca: durante la notte la sua fronte si era più volte imperlata di sudore e questo non la aiutava.
Dopo qualche minuto la porta cigolò, scoprendo il volto di un Malfoy appena svegliato: i capelli spettinati e l'aria bambinesca gli donavano, rendendolo dolce e affascinante al tempo stesso, tanto che le guance della strega si colorarono di un debole rossore.
"Buongiorno Malfoy" mormorò, cercando di distogliere lo sguardo.
"Buongiorno Mezzosangue"
"Stai meglio?" chiede Hermione, sorvolando sul suo terribile nomignolo.
"Direi di si, per fortuna ieri sono riuscito ad addormentarmi grazie a quelle pastille babbane: avete uno strano modo di curarvi però" aggiunse il mago, accennando un debole sorriso.
"Pastiglie, non pastille. Almeno funziona, no?" rispose Hermione.
"Si, per questa volta è passabile, ma non capiterà di nuovo, sappilo. È stata una strana coincidenza di fattori favorevoli" aggiunse Draco, prima di mettersi a sorridere. Di nuovo.
"Siamo particolarmente di buon umore oggi Malfoy?"
"Eh?"
"Beh, non ti ho mai visto così gentile e simpatico. Sembri quasi...umano?"
"Molto simpatica Granger. Sappi che ci sono molti lati di me che tu non conosci, ma che ti farebbe forse molto piacere scoprire" aggiunse il ragazzo, guardando maliziosamente la strega.
"Oh, lo stesso vale per me. Ma, alla fine, che importa? tanto non toccherai mai il corpo di una Sanguesporco, o sbaglio?" disse Hermione, continuando a sorridere e sorpassandolo per cercare cosa indossare dall'armadio.
"Wow, da quando sei così maliziosa? Devo venire più spesso nella tua camera di notte, ti fa molto bene"
"Sognatelo Malfoy. Ora, se non ti dispiace, vorrei cambiarmi e dovresti farlo anche tu. Ci vediamo qua fuori appena finiamo?"
"Va bene"
°°°
"Eh meno male che sono le donne a metterci tanto a preparasi! Sono venti minuti che aspetto!" urlò esausta Hermione, vedendo Draco uscire dalla sua stanza.
Indossava un maglione color panna e dei pantaloni neri, che gli davano un'aria molto elegante.
Lei, al contrario, indossava una semplice T-shirt e dei jeans vecchissimi: in quel momento si sarebbe sotterrata per l'imbarazzo dell'evidente differenza nello stile, se solo non avesse guardato l'orologio del corridoio.
"Oh Merlino, sono quasi le nove! Dobbiamo andare in biblioteca subito e iniziare a cercare altri indizi: abbiamo molte cose da fare e non..."
"Ehi Granger, rilassati" disse Draco, rivolgendo il capo a lei. "Prima andiamo a fare colazione se no non ci capiamo un cazzo di tutti quei noiosissimi libri, poi allora andremo in Biblioteca"
"V-va bene. Allora scendiamo, tanto ci sarà ancora tantissima roba nella sala da pranzo"
"Oh no, non andiamo di nuovo qua sotto: le brioches fanno schifo e il caffè è troppo annacquato!"
"E dove andiamo allora?"
"Per strada troveremo qualcosa, ne sono certo"
Dopo qualche minuto di camminata, i due ragazzi si fermarono in un chiosco a prendere qualcosa da mangiare: Hermione optò per un croissant e un caffè, Draco per dei Waffles e del latte macchiato.
"Come fai a mangiare tutta questa roba dolce? Non ti viene la nausea?"
"Assolutamente no, anzi. Adoro il cibo dolce e in particolare questi cosi con il cioccolato"
Hermione sorrise: Malfoy quella mattina sembrava un bambino cresciuto invece che il solito stronzo senza scrupoli.
"Che c'è?" chiese il mago insospettito.
"Cosa?"
"Mi guardavi Granger: è da stamattina che sei parecchio strana, va tutto bene?"
"Ma certo che va tutto bene ma, soprattuto, sei tu quello molto strano oggi! Di solito almeno fino alle 13 non mi rivolgi la parola..."
"Evidentemente perché rompi il cazzo Granger: oggi non me ne hai ancora dato motivo, quindi per ora va a gonfie vele!"
"Alla fine sei sempre lo stesso Malfoy purtroppo..." disse Hermione sarcastica, sorseggiando il suo caffè nero.
"HERMIONE! CHE CI FAI QUI?!" chiese una voce dietro a Malfoy.
"Charles, che bello rivederti. Niente di che, stiamo mangiando un boccone e poi andiamo in biblioteca. Tu invece?"
"Sto andando a lavoro e oggi ho deciso di cambiare la solita strada"
"Ma pensa un po' che culo!" disse sarcasticamente Draco, inglottando un pezzo gigante di dolce.
"Scusalo Charles, è solo un po' nervoso stamattina, tutto qui"
"Non ti preoccupare. Senti, dovrei chiederti una cosa..."
"Dimmi tutto"
"Stasera ci sarà una festa in un locale per il compleanno del mio capo, ma ho bisogno di un'accompagnatrice. TI andrebbe di venire con me?"
Draco rimase immobile, con lo sguardo fisso sul suo latte macchiato, aspettando la risposta della Granger.
"Non so, dovrei pensarci un po'. Ti posso dare una risposta questo pomeriggio?"
"Certo, fai con calma. Ci sentiamo oggi allora, che devo scappare"
"Ma certo, a dopo"
I due si salutarono ed Hermione tornò con lo sguardo sul mago vicino a lei.
"Draco pensavo che magari potrei..."
"Mezzosangue, non me ne frega un cazzo di questa dannata festa okay? Perciò non iniziare a farmi la ramanzina: se vuoi andare, vai, per me non ci sono problemi"
"Ma in realtà io volevo chiederti di..."
"Non mi rompere i coglioni, okay? Sei solo una sporca puttana e tutto ciò che fai nella tua vita privata a me non interessa, è chiaro?"
"Volevo chiederti di venire con me e Charles a questa dannata festa, per non lasciarti solo, ma come sempre non hai capito nulla! Perché devi fare così Malfoy? Dei sempre trattare di merda gli altri e pensare solo a te stesso! Mi sono stufata di questo comportamento, quindi sai che ti dico? Non seguirmi più, da ora condividiamo solo la stanza di albergo e basta, perché cercheremo indizi in fasce orarie differenti. Non voglio avere più nulla a che vedere con te e il tuo carattere di merda. Hai rovinato tutto Malfoy!" urlò esasperata Hermione, prima di alzarsi dal tavolo e scomparire tra la folla di persone vicina a loro.
Dopo pochi passi, estrasse il telefono dalla borsa e digitò un numero telefonico, con le lacrime agli occhi per il dolore.
"Ehi, sono io. Il tuo invito per stasera è ancora valido?"

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