Il mio guaio preferito

8K 455 70
                                    

Era quasi arrivato il weekend e non avevano ancora trovato nulla riguardante la tanto agognata cura: Hermione era in preda al panico, costantemente con la schiena ricurva su un libro enorme e gli occhi attenti a leggere ogni singola parola, mentre Draco era stressato, annoiato e infuriato con quella Mezzosangue che non lo degnava di uno sguardo.
Da quando aveva ricevuto un messaggio da San Potter via gufo gli rispondeva solo a monosillabi e con cenni della testa, non superando il limite massimo di un minuto di conversazione.
Stava letteralmente ribollendo di rabbia e non voleva fare altro che prendere le sue cose e scomparire per sempre dalla vita di quella strega, ma i suoi occhi lo bloccavano ogni volta. Non appena lo guardava rimaneva a fissarli, imbambolato da quella luce emanata da un semplice paio di occhi scuri.
Sulle donne aveva sempre preferito gli occhi blu, al massimo quelli verdi o grigi, ma non si era mai soffermato troppo su quelli della Grifondoro che tanto aveva odiato negli anni passati: non erano semplicemente marroni, ma di un colore tendente al nocciola chiaro, con qualche spruzzo dorato qua e là nell'iride, che la rendeva estremamente affascinante.
Il tutto era coronato da delle lunghe ciglia nere e lucenti, che le addolcivano molto lo sguardo.
Insomma, Draco Malfoy, il Purosangue per eccellenza, si stava comportando da debole solo a causa di un paio di occhi.

"Per Salazar, Draco sembri un pappamolle! Ti manca la faccia da idiota e ti trasformerai in Lenticchia" continuava a rimproverarsi da solo, premendo le dita sulla poltrona della stanza.

Erano quasi le otto di sera e quella maledetta non aveva ancora alzato gli occhi da quel fottuto tomo verde.
"Granger, usciamo? Ho fame, andiamo a mangiare un boccone?" chiese lui, alzandosi e guardando fuori dalla finestra.
Il clima era fresco ma non glaciale, ottimo per una passeggiata dell'ultimo minuto.
"Finisco il libro e andiamo" aggiunse lei, sistemandosi una ciocca dietro all'orecchio e non schiodando gli occhi dalla pagina.
"A che pagina sei?"
"58"
"E quante pagine ha il libro?"
"270"
"Dimmi che stai scherzando! Finirai per le undici di sera se vogliamo essere ottimisti! Su Granger, non farmi incazzare e alzati da quella sedia"
"No. Finché non finisco il libro non mi muovo da questa stanza. Se hai fame sei libero di andare a mangiare da solo" disse lei, freddamente.
"Molto bene. Mi hai fatto incazzare, pessima scelta Granger" sentenziò Draco, avvicinandosi a lei e prendendola di peso sulle spalle.
"Ma che cazz... Malfoy mettimi subito giù, è un ordine!" esclamò la riccia, iniziando a battere dei pugni forti sulla schiena del Mangiamorte.
"Tu esci con me e io ti lascio immediatamente" continuò lui, iniziando a sorridere divertito.
"Non provarci, devo trovare quella stramaledetta cura"
"In un libro di... filastrocche francesi? Bizzarro come piano da parte tua Granger! Sicuramente un Mangiamorte convertito in preda ad un momento mistico avrà nascosto la cura per una maledizione terribile in un libro per bambini, giusto?"
"F-Filastrocche?"
"Sì, stai leggendo un libro di filastrocche Granger, e non te n'eri nemmeno accorta. Di bene in meglio"
"Uff, non so cosa mi stia succedendo"
"Sei stressata e non hai bisogno di altro che di una bella uscita e una cena prelibata con il mago più avvenente che tu conosca" disse lui, tutto impettito e alzando un sopracciglio.
"Hm, d'accordo, ci sto. Ma ora fammi scendere" disse la strega, prima di sentire di nuovo la terra sotto ai suoi piedi. "Ma con Annabelle come facciamo? Avrà iniziato a preparare la cena!"
"Annabelle se ne va a 'fanculo Granger. E pure in silenzio e con le mani conserte. E se la mangia lei quella merda di zuppa" disse lui, serio.
Hermione, divertita, gli diede un pugnetto sulla spalla e sorrise.

Draco, non guardare quel sorriso.

"Malfoy, a-andiamo?" chiese la giovane, con aria preoccupata.
"Sì, però vestiti decentemente, sembri una vecchia!" ammise il biondo, guardando i pantaloni beige e il cardigan rosso della ragazza accanto a lui. "Non dico un abito da sera ma almeno una cazzo di maglia decente l'avrai no?"
"Quanto sei noioso furetto. Vado a scegliere qualcosa da mettermi ma anche tu cambiati, che non sembri tu con quella t-shirt. Mi aspetto almeno una camicia o qualcosa di questo calibro" aggiunse lei, notando la sua maglia nera e larga, con lo scollo a V. Nonostante quel l'abbigliamento non troppo alla Malfoy, Hermione lo trovava ugualmente affascinante e attraente.
La strega decise di cambiarsi in bagno, per evitare spiacevoli inconvenienti, mentre Draco rimase in camera.
Non aveva voglia di essere troppo elegante per una fottuta passeggiata, perciò scelse una camicia bianca e un pantalone nero: semplice ed elegante.
La riccia invece non era convinta della sua scelta: un abito lungo era decisamente troppo, mentre jeans e maglietta erano troppo poco, perciò scelse l'unico abitino corto che aveva, regalo del suo diciassettesimo compleanno da parte di Ginny.
Era blu e lungo fino al ginocchio, con qualche ricamo dorato sulla vita e sul seno.
I capelli decise di lasciarli naturali: lisciarli sarebbe stata un'impresa colossale e l'uso della magia era severamente vietato, se non in caso di emergenza.
"Al diavolo, vanno bene anche così" aveva pensato, guardandosi allo specchio e cercando di sembrare il più rilassata possibile.
Decise di tornare in camera, per prendere le ultime cose e passarsi un velo di burrocacao, giusto per non far vedere le screpolature del labbro inferiore.
Giunse in camera e aprì la porta: ad aspettarla c'era Malfoy, in camicia, seduto sul letto e con la faccia appoggiata sulla mano.
Era bello, fin troppo bello: iniziò a sentire un brivido percorrerle interamente la schiena, mentre avanzava verso di lui.
Malfoy nel frattempo la stava guardando: il suo sguardo sembrava distaccato, ma la verità è che moriva dalla voglia di baciare quella Mezzosangue.
Era incantevole vestita di blu e i suoi occhi sembravano scrutarlo, desiderosi.
Avrebbe voluto tanto strapparglielo di dosso e scoprire la sua pelle candida e profumata al di sotto.
Non riuscì a trattenersi e si avvicinò a lei, tanto da sentire il suo respiro sul collo.
"Malfoy, c-cosa stai facendo?"
"Quello che anche tu vuoi da fin troppo tempo. Sei... non riesco più a trattenermi e nemmeno tu"
"E p-pensi che vada bene come cosa?"
"Granger, sei troppo intelligente per non capire che questa cosa non è affatto normale, ma, per Salazar, ti voglio così tanto..." disse Malfoy, in un soffio, iniziando a baciarle il collo.
"A-Anche io"
"Stiamo per combinare uno dei guai più grossi della nostra vita Granger, lo sai?" chiese lui, cercando di regolare il suo respiro.
"Lo sai Malfoy, ho sempre avuto un debole per i guai" disse Hermione, per poi lasciarsi andare ad un bacio che questa volta, lo sapeva, non sarebbe finito velocemente.
O, almeno, lo sperava.

Epidemic love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora