Smaragdus Oculus

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Gola secca.
Mani sudate che lasciano cadere precipitosamente a terra la bacchetta e un sapore metallico di sangue in bocca.
Hermione Granger era bloccata in mezzo alla radura con gli occhi puntati sulla giovane donna dai capelli rossi stesa a terra poco lontana da lei.
Ginny Weasley era appena stata colpita da uno dei tanti mangiamorte che li avevano attaccati all'improvviso ed ora era immobile, a pochi passi da lei.
Era stato un attimo e nessuno era potuto intervenire: un lampo di luce verde l'aveva colpita direttamente negli occhi, facendole perdere i sensi.
Hermione trovò la forza di muoversi per raccogliere la bacchetta da terra e per avvicinarsi al corpo dell'amica. Con gli occhi che le pizzicavano, allungò una mano verso il braccio di Ginny e lo toccò: era gelida e stava diventando sempre più pallida.
"Hermione cosa è successo?!" chiese preoccupato il ragazzo sopravvissuto mentre accarezzava la fronte imperlata di sudore della ragazza.
"N-non lo so: un mangiamorte l'ha colpita qualche minuto fa negli occhi e da quel momento non si è più mossa" rispose Hermione ansimando e passandosi una mano sulla bocca.
"E non hai nulla che potrebbe svegliarla nella tua borsa?" chiese Ron, con i bei capelli incrostati di terra e sangue e gli occhi lucidi.
"No, non ho mai visto una cosa del genere! È un incantesimo particolare, che è al di fuori di qualsiasi mia conoscenza: non ho mai letto nulla di simile in nessun libro di magia che ho studiato"
"L-lei non respira cazzo, non respira! Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo salvarla!" esclamò Harry, esausto per la battaglia di poco prima.
"Noi non possiamo fare nulla Harry, lo capisci?!" rispose infine con coraggio Hermione.
"Hai ragione, perdonami. È che non posso vederla in questo stato..." ammise poi lui, spostando una ciocca di capelli dal volto di Ginny.
"Lo capisco, ma l'unica cosa che possiamo fare per ora è avvertire Silente di tutto quello che è successo. Lui sicuramente saprà cosa fare"
"Ha ragione lei" aggiunse poi Ronald Weasley, passandosi una mano sul mento "Silente saprà spiegarci cosa è successo a mia sorella. O almeno lo spero".
***
Harry, Ron e Hermione erano arrivati alle porte di Hogwarts con l'amica in braccio, cercando di raggiungere il più in fretta possibile l'infermeria.
Una volta lasciata Ginny con Madama Chips, i tre si erano rivolti direttamente a Silente per chiarire i loro dubbi.
"Allora ragazzi, come mai questa visita?" chiese l'uomo dalla lunga barba bianca, seduto dietro alla scrivania del suo studio, con il suo solito sorriso comprensivo sul volto.
"Professore, abbiamo un problema" iniziò Harry Potter, poggiando le mani sulla scrivania.
"E anche bello grande!" aggiunse poi Ron, gettandosi sulla prima sedia libera che aveva visto.
"Ovvero?"
"I mangiamorte ci hanno teso un'imboscata nella radura dove stavamo cercando gli horcrux e, mentre stavamo combattendo, Ginny è stata colpita da un lampo di un acceso color verde direttamente nelle iridi degli occhi." spiegò la giovane strega, con il respiro affannoso, " Da quel momento non si è più mossa e non ha dato segni di miglioramento. Non ho mai letto di incantesimi come questo e speravamo che lei sapesse qualcosa in più di noi"
Il professor Silente si alzò dalla sua sedia e si posizionò davanti ai tre ragazzi, con le mani dietro alla schiena.
"Purtroppo sì, cari ragazzi, so di cosa si tratta. Avete voglia di sentire una storia?" chiese.
I ragazzi annuirono insieme e subito l'uomo iniziò a raccontare.
"Molti anni fa, quando io ero ancora giovane e inesperto, uno strano incantesimo creato da alcuni Mangiamorte provocò la nascita di una grave malattia chiamata Smaragdus Oculus: quest'ultima comportava la pietrificazione parziale del corpo per qualche mese e il cambiamento del colore degli occhi in un acceso verde smeraldo. Questa paralisi rimane parziale per appunto circa tre mesi, dopodiché attacca anche il cuore e il cervello, causando la morte del soggetto in questione. Da qualche giorno a questa parte, io e la Professoressa McGranitt abbiamo osservato che i casi stanno di nuovo aumentando a dismisura, segno che la malattia è tornata in circolazione"
"Ma é terribile! E non esiste una cura?" chiese Hermione, graffiandosi una mano con le unghie.
"Sì, signorina Granger, esiste un antidoto, ma è andato perduto e non abbiamo idea di dove sia. Sappiamo solo che è nascosto in un libro di ricette molto vecchio, con una copertina in pelle nera e il simbolo di un cuore impresso sopra, in una tra queste tre grandi biblioteche nel mondo: la Biblioteca dell'Abbadia di Admont in Austria, la Biblioteca del Trinity College a Dublino o la Biblioteca centrale di Bristol in Inghilterra"
"Dobbiamo trovare quella cura, qualcuno deve andare a cercare questo dannato libro" esclamò Harry, alzando lo sguardo sul vecchio mago.
"Vado io!" disse Hermione, con il suo solito sguardo fiero.
"Assolutamente no! Se vai tu, veniamo anche io e Ron"
"No, voi dovete continuare a cercare gli horcrux. Io voglio trovare la cura entro i tre mesi per salvare Ginny e tutte le altre persone malate!"
"No Hermione, non andrai da sola"
"Non andrà da sola" esclamò all'improvviso una voce da dietro le loro spalle.
Piton fece la sua entrata e, andando vicino a Silente, aspettò la risposta dei ragazzi.
"E con chi allora?" chiese Ron, preoccupato per l'amica.
"Con Malfoy"
"COSA?!" quasi urlò Hermione, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ora ti spiegherò tutto con calma Signorina Granger, ma in privato sarebbe meglio. Ci potete lasciare da soli ragazzi?" chiese Silente a Harry e Ron.
"D'accordo" sibilò Harry.
"Non finisce qui comunque" concluse poi Ron, lanciando una frecciatina a Piton per poi chiudersi la porta alle spalle, lasciando Hermione nella paura più totale.

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