Rabbia e brioches alla crema

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"Okay, allora la Biblioteca Centrale dovrebbe essere qui vicino secondo il Gps..." pensò a voce alta Hermione, mentre camminava con la testa a due centimetri dal telefono.
"No, dobbiamo girare a destra e tornare indietro!" rispose Draco, sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Cosa?"
"È la terza volta che percorriamo questa strada a causa del tuo cazzo di navigatore, forse è meglio se alzi gli occhi da quel coso e inizi a guardare le indicazioni per strada Mezzosangue"
"Non provare a parlarmi un'altra volta in questo modo, è chiaro?! È già tanto che non ti abbia rinchiuso nella stanza dell'albergo..."
"Non lo avresti fatto ugualmente, perché senza di me non riesci nemmeno a trovare la strada giusta"
Hermione si bloccò in mezzo alla strada e si girò furiosamente verso il mago: i suoi occhi bruciavano per la rabbia e le nocche delle mani stavano diventando sempre più pallide.
Draco invece continuava a sogghignare, guardando la strega in preda all'ira.
"Mezzosangue sei proprio uno spasso, lo sai? Ora invece di provare a spaventarmi, dammi quel coso e andiamo a fare colazione che ho una fame assurd..."
"Malfoy ma posso sapere cosa cazzo vuoi dalla mia vita? Siamo insieme da un giorno o poco più e non hai smesso un attimo di prendermi di mira o di fare battute sul mio sangue sporco e sulla mia bassa estrazione sociale. Io sono qui perché la mia migliore amica sta morendo a causa di una maledizione che quelli della TUA SPECIE le hanno lanciato e per cercare di trovare una cura per salvare l'intero mondo magico. Io non so e non voglio sapere perché tu sia venuto con me ma ti voglio dire quest'ultima cosa, dopodiché tu per me non esisterai più: se l'unica tua funzione è quella di sputare sentenze contro di me, beh puoi anche andartene a fanculo, okay? Tra l'essere una persona subdola e senza cuore come te, preferisco mille volte essere una Sanguesporco!"
Dopo questa frase Hermione girò i tacchi e se ne andò, lasciando Draco in mezzo alle strade di Bristol solo e arrabbiato.
Quella stupida ragazzina gli aveva sbattuto in faccia la realtà: la sua vita era un susseguirsi di cattiverie e depravazioni e anche lui iniziava a pensare che al posto del suo cuore ci fosse un enorme buco nero, in grado di risucchiare tutte le sue emozioni, lasciando solo un corpo freddo e vuoto.

***

Hermione era seduta su una delle tante scrivanie della biblioteca: la schiena ricurva, le mani fra i capelli boccolosi e la faccia immersa in un libro di antichi riti di magia nera, la facevano sembrare una ragazza disperata la notte prima degli esami.
Aveva già consultato più di otto libri, ma in nessuno di questi aveva trovato qualcosa di utile.
La sua mente era concentrata su qualcos'altro: la sua litigata con Malfoy. Si era arrabbiata e aveva buttato fuori tutto ciò che sentiva e provava nei confronti di quello stupido Mangiamorte.
Ma in fondo un po' le dispiaceva: non era solita comportarsi in quel modo con nessuno, nemmeno con lui. Piuttosto lo lasciava parlare a vuoto o ribatteva velocemente, ma non aveva mai reagito in quel modo.
Ma era stanca, troppo stanca di quel suo comportamento irritante: dopo tanti anni di odio tra di loro, aveva sperato per un attimo che qualcosa in lui fosse cambiato, anche solo nel profondo. 
Ma nulla in realtà era diverso in lui: era rimasto lo stesso bambino irritante di molti anni prima.
Tra i mille pensieri, Hermione non si accorse della figura maschile che si trovava davanti a lei in piedi.
"Tu che ci fai qui?"
"Dovevo ridarti questo coso" disse Malfoy, porgendole il navigatore "Me lo hai lasciato prima di andartene"
"Oh, grazie. Ora puoi andare"
"Senti mezz...Granger, non possiamo continuare così per tre mesi. Quindi ho un'idea da proporti"
"Ovvero?"
"Una pausa. Solo per questi tre mesi"
"Stai dicendo sul serio? O è uno dei tuoi soliti giochetti?"
"No, dannazione Granger sei proprio una testa dura! Sono serio cazzo"
"SHHH!" urlò la bibliotecaria.
"Va bene, accetto. Ma ora siediti e aiutami con la ricerca"
"Ah, questo è per te" aggiunse Malfoy, porgendole una piccola  busta di cartone bianco.
"Cos'è?"
"Una brioche alla crema e un cappuccino. Erano gli ultimi rimasti, quindi o li mangi o li mangio io"
La strega, rimasta allibita a questa della strana gentilezza del mago, prese la brioche e la addentò con foga.
"Preferivo quella al cioccolato, ma va bene lo stesso. Grazie Malfoy"
"Hm."
"Ora aiutami, è un'ora che leggo ma non ho ancora trovato nulla"
"Stai sbagliando genere di libri: dobbiamo partire da quelli piccoli, con la copertina di pelle e riguardanti la...cucina"
"Giusto, sono partita a leggere senza pensare. Andiamo a cercarli allora"
"La biblioteca è enorme però, dobbiamo iniziare a fare una selezione di quelli da consultare altrimenti ci muoviamo in questo posto"
"Beh, possiamo sicuramente eliminare quelli usciti nell'ultimo periodo. Quindi bisogna cercare dei ricettari che abbiano già qualche anno o che almeno mostrino dei segni di utilizzo"
"Sono d'accordo. E deve presentare anche la copertina di pelle nera e un cuore umano inciso sopra. Dovrebbe essere facilmente riconoscibile attraverso queste caratteristiche"
"Non lo so...lo stesso Silente non l'ha travato e lui è il mago più potente e sapiente di tutti"
"Vorrà dire che saremo più saggi anche del nostro Preside. Ora andiamo a cercare questo dannatissimo libro"
"Dividiamoci: io vado nell'ala nord, tu in quella sud. Ci vediamo qui tra mezz'ora va bene?"
"Okay"
"A dopo allora"
"Sì, a dopo"

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