; Welcome paris.

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Amanda Allegri.

Sessantaduesimo giorno, Croazia - Spagna.

L'aria gelida di Parigi si infilò sotto la giacca in pelle facendola rabbrividire, non si aspettava di trovare un tempo più accogliente. Ora capiva per quale motivo Álvaro ad ogni partita indossava la maglia a maniche lunghe. Si infilò tra gli spazi girevoli della porte e successivamente uscì dalla pista di atterraggio. Improvvisamente si sentì due braccia che da tempo non sentiva stringerle la vita. Un sorriso a trentadue denti piegò le sue labbra e un senso di calore le avvolse il cuore.

; - Sei venuta. - sussurrò con un velo di stupore nella voce.

; - Non potevo farmi sfuggire una tale occasione. - affermò per poi voltarsi verso lo spagnolo nettamente più alto di lui stampandogli un dolce e tenero bacio sulle labbra.

Rimasero in quella posizione per alcuni secondi sotto lo sguardo stupefatto e un po' imbarazzato dei passanti. Non le importava di ciò che stava succedendo intorno, ciò che contava era solo trovarsi tra le sue braccia.

Conta chi resta, il resto non conta.

Uscirono dall'aeroporto, mano nella mano come due perfetti fidanzatini, mentre le nuvoli sparse in cielo erano state sostituite da uno splendido sole che ora illuminava e riscaldava tutto lo spazio circostante loro.

[...]

Voleva impegnarsi e cercare di capire cosa ci trovasse Álvaro e tutti i calciatori in quello sport. Desiderava comprenderlo, diventare un tutt'uno con esso perciò aveva deciso di seguirlo a gli allenamenti mattutini previsti prima della partita che quella sera si sarebbe svolta contro i croati.
Durante il riscaldamento l'aveva visto nervoso, e di certo non poteva biasimarlo. Presto sarebbe dovuto tornare a Torino, fare valigie e tornarsene prima a Madrid e poi in chissà quale altra città. E lei non era del tutto convinta se seguirlo, o restare. Cosa avrebbe fatto Álvaro se si fosse trovato al suo posto? Aveva provato a chiedere a suo padre ma lui si era giustificato dicendo che lui non poteva fare niente e che la società aveva fatto tutto ciò in suo possesso. Le uniche decisioni ora restavo al Real, questa volta la neo campione del'Europa aveva il coltello dalla parte del manico e poteva rigirarlo nella piaga a suo piacimento fregandosene delle conseguenze.

Álvaro Morata.

Era rimasto sorpreso dal fatto di trovarsela davvero davanti a lei, in quel ristorante, l'uno davanti all'altro come fossero due perfetti fidanzati che di fatto non erano. Nessuno dei due osava dire niente, forse troppo imbarazzati dal quel momento forse troppo intimo.

; - Sei stato davvero carino a portarmi qui, ed offrirmi l'opportunità di visitare una delle mie città preferite. - dichiarò sorseggiando un goccio d'acqua per poi incrociare le mani ed rimanere a guardarlo.

; - Sono felice che tu alla fine abbia deciso di venire. - sussurrò afferrandogli la mano stringendola alla sua.

Non voleva farsela scappare, carpe diem.
Cogli l'attimo.

; - Sai come conquistarmi. - sorrise riportando lo sguardo sulle loro dita intrecciate per poi risollevarlo.

Sorrise istintivamente, per poi guardare l'orologio.
Dannazione si era fatto davvero tardi, sarebbe rimasto con piacere a parlare con lei ma purtroppo il lavoro chiamava.

Amanda Allegri.

Il ristorantino scelto da Álvaro per trascorrere il pranzo era stato davvero di suo piacimento. Con una vista mozzafiatante, la Torre Eiffel in tutto il suo splendore. Purtroppo lo spagnolo se n'era dovuto andare a causa di urgenti faccende calcistiche lasciandola da sola. Visto la sua posizione decise di svolgere un piccolo e veloce giro tutistico prima di tornare a Bordeaux e successivamente al Stade Matmut Atlantique.
L'aria iniziò a farsi improvvisamente più gelida quasi a divenir un avvertimento per qualcuno, chissà per chi.

[...]

I tifosi spagnoli si alzarono in un boato assurdo dopo la terza rete realizzata dal capocannoniere Álvaro Morata. Non ebbe nemmeno il temo di esultare che i compagni di squadra lo assalirono letteralmente stringendosi in un caloroso abbraccio.
Dopo la rete segnata dal numero 7 al minuto settimo, la partita proseguì riportando un pareggio realizzato da Kalinic, attaccante della Fiorentina anche lui numero 9. Per non essere una tifosa sfegatata con i nomi non se la cavava poi così male. Il cuore le batteva a mille, e non capiva se fosse per la partita o per colui che aveva portato la Spagna al momentaneo vantaggio. Eppure ammezzo a quelle urla si sentiva al suo ma agio, a casa nonostante lei e il calcio non fossero mai andati particolarmente d'accordo. La fine del primo tempo si era appena ufficializzata e con sua grande sorpresa si ritrovò la figura spagnola avanzare verso di lei. Sorridendo si avvicinò alle tribuna ospiti stampandole un dolce bacio a stampo come a voler dire 'quel gol era per te'. Quel piccolo ma grande gesto che per lei significava davvero tanto, Álvaro si era allontanato non dandole nemmeno il tempo di salutarlo. Solo in quel momento si era resa conto di quanto fosse sexy con indosso la maglietta completamente impregnata di sudore. Altro che eroina, quella era droga allo stato puro e lei ne era diventata dipendente.
La partita riprese e poco dopo la ripresa ci fu il secondo cambio - il primo avvenuto pochi minuti minuti prima - fuori Morata dentro Artiz Aduriz.
E dopo una manciata di minuti dopo quel cambio ecco la possibilità di tornare nuovamente in vantaggio, rigore concesso a favore della Spagna.
Portiere e difensore faccia a faccia, palla posizionata nell'area rigore del portiere croato e Ramos pronto per calciare. Ma aimè il vantaggio non arrivò, il rigore era stato parato e a parer suo Ramos aveva tirato troppo centrare, e il evidentemente il portiere l'aveva intuito.
Quella non era la stessa Roja che nelle precedenti partite aveva regnato, era una Spagna debole con molto possesso palla ma che creava poche occasioni di gol salvo due o tre. Sperava almeno in un pareggio ma non appena il pensiero si concluse ecco la rete di Ivan Perisic.
Ormai a pochi minuti dalla fine per la nazionale spagnola non c'era più nulla da fare.
Doveva accontentarsi di passare a gli ottavi come seconda e non più prima.
Ed ora testa all'Italia.

SpazioAutrice; Aggiornamento notturno.
Riguardante al fatto 'Morata' non mi esprimo, non mi sento ancora pronta per affrontare l'argomento.
Al prossimo aggiornamento bellezze.
P.S. Grazie ancora per i 9k e oltre!!
@Clara.

Days - Resta anche domani ; Álvaro Morata.Where stories live. Discover now