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Paulo Dybala

Le coperte calde che attorcigliavano perfettamente il suo corpo, mentre le urla gioiose dei tifosi risuonavano nella sua testa. Quella appena passata era stata un giornata che di certo non avrebbe dimenticato facilmente, così come il campionato appena trascorso. Era felice di aver superato quel record che da ormai qualche mese ambiva ma allo stesso tempo ne era dispiaciuto. Non sapeva spiegare il perché, lo era e basta. O forse sapeva il motivo di quella tristezza così improvvisa, il possibile addio da parte del suo chico. Piuttosto che perderlo avrebbe preferito seguirlo. Troppi pensieri circolavano per la sua testa, incapaci di fermarsi. Tolse le coperte da dosso abbassando lo sguardo verso quella parte che ormai era vuota da fin troppo tempo. Accarezzò le fredde lenzuola ricordando i meravigliosi momenti passati sopra quel pezzo di stoffa. I loro baci, le loro carezze, la loro dichiarazione di amore. Una lacrima istintiva rigò il suo viso, gli mancava così tanto. Aveva così tanta voglia di chiamarlo ma non lo fece, temeva di disturbarlo. Si adagiò al bordo della finestra osservando timidamente la bellezza della notte e il luccichio va e viene delle piccole - già presenti - lucciole. La Luna che illuminava il cielo, le stelle che davano quel tocco in più a quel quadro così spettacolare. In quel momento si sentiva così solo e trascurato, e non era l'unico a sentirsi in quel modo.

Amanda Allegri

Il vento notturno spalancò le finestre invadendo così la sua stanza. Strinse il morbido piumone a se tentando di prendere nuovamente sonno. Ma per quanto ci provasse non c'era verso di riuscirci. Le parole di quella donna continuavano ad echeggiare nella sua testa senza mai fermarsi.

; - Io non l'ho mai amato. Io voglio solo i suoi soldi, del suo amore me ne faccio ben poco. -

Come aveva potuto dire una cosa del genere? Lei avrebbe dato qualsiasi cosa pur di avere una briciola del suo amore. E quel mostro aveva persino la faccia tosta di prendersi gioco di lui.
Álvaro aveva ragione, l'aveva avuta sim da subito. Non era colei che fingeva di essere. E quel video ne era la dimostrazione.

Il diavolo non viene dai con le corna e la pelle completamente rossa, lui si traveste da tutto ciò che si ha sempre desiderato.

Si sentiva una stupida ad aver sostenuto che le parole dette dallo spagnolo fossero false.
Ed ora in qualche modo desiderava fargliela pagare. Vediamo come ci si sente ad essere presi in giro.
Puntuale l'uccellino fuoriuscì dal cucù facendole capire che un'altra ora era già passata. In quel momento sarebbe dovuta essere già a dormire da un pezzo ma i troppi dubbi la stavano tenendo occupata. Per una notte Morfeo avrebbe potuto anche aspettare.
Un leggero ticchettio proveniente dalla porta la fece distrarre, scese dal letto facendo entrare i suoi piedi scalzi a contatto con il gelido pavimento piastrellato. Due occhi marroni la stavano guardando e un sorriso compiaciuto era appena apparso sulle sue labbra.

; - Che ci fai qua? - sussurrò appoggiandosi allo stipite della porta.

; - Non riuscivo a dormire.. - confessò.

; - Nemmeno io. - sorrise la ragazza invitandolo ed entrare.

[...]

Rimasero a parlare per delle ore intere fin quando - entrambi esausti - si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro. Infondo era quello la loro vera casa.

Sara Styles

Il colore di quelle iridi apparirono nuovamente nel suo sogno, rendendo il tutto più bello. Aveva sempre associato il verde a qualcosa di favoloso, a qualcosa come l'amore. Anche se a dirla tutta lei di quel sentimento non conosceva quasi niente. Le farfalle nello stomaco non le aveva mai sentite, il cuore che batte all'impazzata e che sembra voler uscire dal petto. Non era mai stata amata, o più semplicemente non aveva mai avuto l'opportunità di amare. Ma quando si trattava di quel numero 21 qualcosa in lei cambiava, si sentiva come se il modo per un attimo avesse deciso di smettere di girare. Come se per un momento esistessero solo loro due. Non era più la solita Sara solitaria, quella che allontana tutti per paura di far soffrire la gente che le sta attorno. La Sara che finge di star bene anche quando non è così. Quando si trattava di avere la Joya tra i piedi una nuova lei nasceva sostituendo almeno per poco la vecchia.
Si sentiva come rinata, e provare quella sensazione non le dispiaceva affatto. Anzi la faceva stare bene.

Messaggio da Paulo.
Ei.

Messaggio da Sara.
Ei.

Messaggio da Paulo.
Stai dormendo?

Messaggio da Sara.
Non ancora.
Non ho sonno.

Messaggio da Paulo.
Nemmeno io.
Che stai facendo?

Messaggio da Sara.
Penso.

Messaggio da Paulo.
E su cosa pensi?

Arricciò il naso, e istintivamente sorrise nel legge quel messaggio.

Messaggio da Sara.
A quanto faccia schifo essere soli.

Messaggio da Paulo.
Ma tu non sei sola.

Messaggio da Sara.
E qui può dirlo.

Messaggio da Paulo.
Lo dico io.

Messaggio da Sara.
E tu cosa ne sai del
significato della parola
'Solitudine'?

Messaggio da Paulo.
Ne so più di quanto tu creda.

Messaggio da Sara.
Ma tu non sei solo.
Hai la squadra.
Hai Álvaro.
Hai la tua famiglia .
Io invece non ho più
nemmeno quella.

Messaggio da Paulo.
Questo è vero, ma è come se lo fossi.
Sento un tremendo vuoto nel petto che nessuno fino ad ora è mai riuscito a colmarlo, nemmeno Álvaro.

Messaggio da Sara.
Ti capisco.

Messaggio da Paulo.
No, non puoi.
Nessuno ci riesce, nemmeno io.

Messaggio da Sara.
La solitudine alla fine non è poi così brutta. Dopo un po' ci si abbitua.

Messaggio da Paulo.
Allora ti va di essere soli insieme?

Messaggio da Sara.
D'accordo.

Trovare scritte quelle parole le avevano provocato qualcosa, che nemmeno lei riusciva a capire.

Le parole illudono, le persone deludono.

SpazioAutrice; Un immenso grazie per aver fatto si che questo traguardo venisse raggiunto. Sono davvero felice e onorata di aver finalmente scritto qualcosa che susciti nei lettori la voglia di leggere. Prossimo traguardo 7k. Spero che continuerete a seguirmi nonostante tutto. A presto, un bacione e ancora tante grazie per i 6k.
@Clara.

Days - Resta anche domani ; Álvaro Morata.Where stories live. Discover now