; False friends.

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Amanda Allegri.

Cinquantottesimo giorno.

Giocare con i sentimenti delle persone non è mai una bella cosa sopratutto se a farlo è quella che un tempo reputavi la tua migliore migliore amica. Ed essere la figlia di uno degli allenatori più rinomati d'Italia non sempre è una cosa positiva. La gente le stava accanto solo per i suoi, loro soldi. Ma lei di quella ricchezza se ne faceva ben poche, come si suol dire "Il denaro non fa la felicità." Anzi, senza tutti quei verdoni nelle tasche avrebbe vissuto una vita più serena.
Cheryl, quella che un tempo considerava una delle persone a cui teneva di più ora come ora si dimostrava solo una delle tante amiche false presenti intorno a lei.
A questo punto preferiva restare sola piuttosto che circondarsi di persone false e nettamente egoiste.
L'ultima volta che aveva sentito l'amica era stata qualche settimana, e come al solito la conversazione si era conclusa con una litigata; cosa che ultimamente succedeva spesso. Le aveva dato dell'ossessiva soltanto perché era gelosa. Eppure lei non riusciva a capire per quale motivo le avesse dato quell'appellativo. Non le era mai sembrato di compiere azioni che avrebbero potuto farla passare in tal modo. La sua gelosia non era mal voluta, anzi la considerava quasi una sorta di premiazione. Lo era solo con le persone a cui teneva veramente, ed una di quelle era proprio Cheryl.
Le era sempre stata accanto anche nei suoi momenti più terribile, dove nessun altro - salvo lei - si sarebbe sognato di starle vicino. Eppure lei era rimasta, nonostante tutto. E puntualmente veniva ripagata sempre con qualche dispetto. Infatti dopo alcuni giorni passati dalla furiosa litigata con l'amica si era ritrovata con il conto bancario completamente al verde. Di certo per lei quello non era un problema visto che quelli presenti in banca erano solo una piccolissima parte della grande somma che la famiglia Allegri possedeva . Eppure non si aspettava una cosa del genere da parte sua, erano praticamente cresciute insieme per lei era come una sorella. Si fidava talmente tanto di lei da aver deciso di condividere con Cheryl i suoi soldi. Grande, grandissimo errore.

Messaggio da Amanda Allegri.
Complimenti per il bel gesto.

Premette invio dopodiché lanciò il cellulare sopra il letto facendolo rimbalzare. Esasperata si distese su di esso lasciando che il suo sguardo si soffermasse sul bianco e freddo soffitto. Fortunatamente a migliorare il suo umore furono i due grandi risultati che le nazionali delle vari stati avevano ottenuto.
Il primo, la vittoria della Spagna contro la Repubblica Ceca. Non era riuscita a seguirla in diretta a causa dell'esame che quel pomeriggio aveva dovuto svolgere. Ma nonostante ciò, non aveva fatto altro che pensare a quella partita e a quanto Álvaro ci tenesse.
Il secondo, la meritata vittoria dell'Italia che malgrado la sua non perfetta partita era riuscita a portare i tre punti a casa. Il messaggio di risposta della sua - non più - amica non tardò ad arrivare e non appena lo lesse rimase ancora più delusa di quanto non lo fosse già.

Messaggio da Cheryl.
Credevo che si fosse capito, a me sono sempre interessati i tuoi soldi; non tu.

Chiuse velocemente il telefono mentre delle lacrime minacciavano di fuoriuscire, ma non pianse; darle questa soddisfazione era l'ultima delle sue intenzioni.

Sa quanto costano le lacrime, ha imparato da suo padre che le emozioni non si mostrano.

Álvaro Morata.

Poche ore dopo la partita.

Soñaremos por tí, lucharemos hasta el fin. Y te haremos sentir que la 'Roja' juega y canta.

L'inno cantato dallo stesso Sergio risuonava nella sua testa come fosse una ninna nanna, era così piacevole ascoltarla mentre le urla dei tifosi riecheggiavano nello stadio felici di aver vinto la prima partita di quel campionato tanto attesa. La strada per il traguardo finale era ancora lunga, e sia lui che i suoi compagni ce l'avrebbero messa tutta per portare a casa quella coppa. Ora testa alla Turchia.
Quella contro la Repubblica Ceca era stata una partita difficile, con poche azioni da goal e poco possesso palla da parte della stessa nazionale spagnola. Ma nonostante la durezza erano riusciti ad intascare uno dei pezzi per completare il puzzle finale.

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.

; - Hagamos fiesta ! - gridò Sergio il quale spruzzava felicità da tutti i pori.

; - Ci sto! - risposte a sua volta Gerard Piqué, colui che aveva portato la Spagna in vantaggio.

In quel momento sarebbe dovuto saltare dalla felicità, urlare dalla gioia. Eppure si sentiva incompleto, sentiva un vuoto al petto. Gli mancava qualcosa, e non erano i suoi capelli.
Sarebbe voluto tornare da lei per rivedere il suo splendido sorriso e stringerla nuovamente tra le sue braccia. Ma per quanto desiderasse rivederla non gli era consentito lasciare la squadra, in quel momento la Roja aveva bisogno di lui e non poteva di certo deluderla.
Amanda avrebbe potuto aspettare.

; - Vogliamo andare? - chiese Lucas.

; - Uhm, Sergio io vi raggiungo tra poco. Devo prima sistemare una faccenda. -

; - Vuoi che ti accompagna? - propose l'amico.

Annuì mettendo la borsa in spalla per poi salire nell'auto spaziosa del difensore.

; - Centra una ragazza non è così? - chiese Ramos dopo essere salito sulla vettura.

; - E come lo sai? - domandò incuriosito.

; - Hai il tipico sguardo da ragazzo innamorato. - rise infilando la chiave nell'apposita fessura per poi mettere in moto.

Alcune volte Sergio era davvero inquietante, riusciva a notare cose che nessun altro era capace di vedere. Nemmeno lui stesso. Ed era per questo che lo considerava come un fratello.

; - E che sguardo ho, sentiamo? - chiese mentre un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra.

; - Da bamboccio. - scoppiò a ridere colui che aveva fatto si che il Real potesse vincere la Champions poche settimane prima.

Incrociò le braccia al petto fingendosi offeso, per poi unirsi alla fragorosa risata di Sergio Ramos.

; - Parlami di lei. - suggerì.

; - Oh Sergio. Ci sarebbe così tanto da dire su di lei. - sospirò.

Nessuna parola sarebbe stata in grado di descriverla in pieno. Era qualcosa che nemmeno lui riusciva a spiegare. Gli dispiaceva averla lasciata da sola, ma voleva farsi perdonare dimostrandole quanto tenesse a lei.
E aveva già un piano, Sergio sarebbe stato suo complice.

Days - Resta anche domani ; Álvaro Morata.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt