; Letter.

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{Mentre leggete ascoltate Mr. Rain - Carillon. }

Amanda Allegri.

Ventiseiesimo giorno.

«Cara Amie.
Quando leggerai questa lettera io me ne sarò già andata. Avrei preferito dirtelo di persona, ma il tempo non ne ha dato l'oppurtunità. Da tempo ti chiedi per quale motivo il me ne sia andata lasciando te, e tuo padre da soli. Ed è giunto di porre una risposta a quella domanda.
Ricordo che il giorno in cui venni alla luce era un giovedì mattina di piena estate faceva un caldo pazzesco, e la voglia di conoscerti saliva sempre più. Nel momento in cui ti tenni in braccio per la prima volta mi sentì la donna e la mamma più felice del mondo! Tuo padre non se n'era mai andato. Era sempre rimasto al mio fianco anche nei giorni successivi il parto. I mesi passavano e tu crescevi sana e bellissima come i tuoi genitori. Due occhioni azzurri come il cielo, ma testarda come tuo padre. Sarei voluta rimanere, ma con il trascorrere del tempo capì che l'unico modo per rendervi veramente felici era quello di andarmene. Così feci le valigie, ti diedi un ultimo bacio in fronte e me ne andai nonostante i numerosi richiami da parte di papà. Mi chiedeva di restare, anzi mi supplicava di farlo, continuando a sostenere che le mie idee fossero alquanto stupide. Girai il mondo, città dopo città, senza però riuscire a trovare un posto da poter chiamare casa. Ad ogni tuo compleanno ti immaginavo nella mia mente pensando a quanto ti fossi fatta bella con quei tuoi capelli biondi e quel viso da angioletto. Poi una sera passeggiando per Mosca incontrai un uomo, colui che qualche anno dopo sarebbe diventato il mio nuovo marito dal quale amore sarebbe poi nato colui che adesso si trova vicino a te. Non ho mai dimenticato tuo padre, quant'è vero che il primo amore non si scorda mai. Quando conobbi Mauro mi resi conto di quanto fossi stata stupida nel lasciarti andare. Era un bambino così allegro e vivace, la tua fotocopia. Provai a contattare Massimiliano, ma tutti i miei tentativi risultarono invani. Vi eravate trasferiti senza lasciare tracce su cui potermi basare. Era evidente che non voleva essere trovato, come dargli torto. La mia vita era perfetta - o quasi - quando un pomeriggio di pieno dicembre ottenni delle notizie che mai mi sarei aspettata di ricevere. Ero al penultimo stadio di un cancro che ormai aveva poche speranze di essere curato. Nonostante le scarse probabilità di successo non mi diedi per vinta, anzi. Ero una donna forte e non avrei mai lasciato che una stupida malattia riuscisse a portarmi via la vita che avevo costruito con tanta fatica.
Feci chemioterapie su chemioterapie senza però ottenere buoni risultati, il male peggiorava e ormai le mie speranze di farcele se n'era andate. Quando mi ti ritrovai davanti qualche settimana fa, non potevo - o forse non volevo - crederci. Mi dispiace di averti trattato in quel modo, non volevo che mi vedessi in quelle condizioni così pietose. Non so come tu abbia fatto a trovarmi ma sono stata felice di vederti un'ultima volta prima di andarmene. Ti prego non piangere quando leggerai queste righe non riuscirei a sopportare di farti ulteriore male. E credimi quando ti dico che non sia passato giorno in cui non mi sia pentita della scelta presa. Se avessi l'opportunità di tornare indietro nel tempo sarei sicuramente rimasta al tuo fianco. Mi scuso per non essere stata una brava mamma anche se le scuse in questo caso servono a ben poco. Spero vivamente che ora potrai essere finalmente felice assieme a l'uomo giusto per te.
Sempre tua,
Mamma.

Ps. Ti lascio questa foto di quando avevi qualche mese, tienila sempre con te e fanne il tuo più grande tesoro!! »

 Ti lascio questa foto di quando avevi qualche mese, tienila sempre con te e fanne il tuo più grande tesoro!! »

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Arricciò il naso asciugandosi gli occhi ancora umidi per le lacrime versate. Era rimasta commossa da quelle parole e nonostante tutto voleva un gran bene a sua madre. Sorrise nel vedere la foto dove raffiguravano entrambe, insieme. Mauro non disse nulla continuando a stringerla tra le proprie braccia. Si strinse ulteriormente a lui sospirando. Come giocatore il numero 9 interista non le era mai stato particolarmente simpatico nonostante non seguisse quasi per niente le partite di calcio. Ma quando se l'era ritrovato come fratellastro l'antipatia nei suoi confronti si era trasformato in disprezzo. Non le andava giù l'idea che sua madre si fosse sposata con suo padre da quale amore era nato lui. Sempre se di amore si trattava.
Alzò per qualche secondo lo sguardo incrociando gli occhi freddi e glaciali del fratello. Non trasmettevano nulla, se non indifferenza.

; - Non hai da dire niente? -

; - No. - rispose.

; - È appena morta nostra madre, e l'unica cosa che riesci a mostrarmi è la tua indifferenza? -

; - A quanto pare. -

; - Non basta essere stronzo nel campo, devi esserlo anche fuori da esso? -

; - È il mio lavoro Amie. Sinceramente non mi interessa della tua opinione. - affermò ferendola emotivamente.

; - Come ti pare. - sospirò alzandosi dal divano, infilò la giacca pronta per uscire.

; - Dove stai andando? -

; - Non sono affari tuoi. - constatò facendogli l'occhiolino.

; - Ho il compito di proteggerti. -

; - So badare a me stessa, ho vissuto senza di te per ben diciannove anni. Posso viverne altrettanti. - mormorò richiudendo la porta alle spalle lasciando Mauro da solo.

Altre lacrime minacciavano di uscire ma le fermò giusto in tempo. Posizionò la borsa in spalla, sarebbe voluta andare da Álvaro per spiegargli la situazione ma poi si ricordò che lui in quel momento non si trovava più nemmeno a Torino.
Quella sera si sarebbe disputata la finale di coppa Milan - Juventus, la possibile undicesima coppa italia.
Sperava davvero in suo goal, doveva far vedere a tutti chi fosse il vero Álvaro Morata.

SpazioAutrice; Bananine del mio cuoree.
Visto che oggi c'è la finale e sarà anche l'ultima partita della Juventus *cerca di non piangere* ho deciso di aggiornare.
Volevo precisare che i giorni in cui posto sono;
- Martedì/Mercoledì.
- Sabato/Domenica.
Spero che continuerete a seguire numerosi la mia storia. E sta sera forza Juventus.
«Tifo la squadra migliore del mondo e non la cambio nemmeno per sogno.» #Bianconeri.
@Clara.

Days - Resta anche domani ; Álvaro Morata.Where stories live. Discover now