~21~ Parole come aghi.

Zacznij od początku
                                    

"Ok. Sono un Coglione. Ma ti prego apri" disse Dylan bussando con insistenza.
Non volevo vederlo. Con quelle parole era riuscito a ferirmi.
"Cocca di papà"... io non ho mai avuto un padre.. nessuno mi ha mai viziata, sono dovuta crescere da sola.
Lui non sapeva... e non avrebbe dovuto parlare. Ma infondo cosa gli importa dei miei sentimenti? Lo sapevo... eppure continuavo ad illudermi... non è diverso dagli altri.
Ormai i singhiozzi erano sempre più forti e le guance completamente rigate di lacrime.
Le sue parole erano così sincere...
Continuò a bussare insistentemente, ma non avrei aperto per niente al mondo.

"Maledizione!!" Imprecò dando un forte calcio alla porta che mi fece sobbalzare.
Presi le coperte ai piedi del letto e mi sdraiai stringendo la coperta a me.
Sentì qualcosa scivolare sulla superficie della porta mentre i miei occhi fissavano spenti il cielo fuori dalla finestra.
Piano piano divennero sempre più pesanti fino a quando non mi lasciai cullare dalla flebile luce della luna e delle stelle.

¬Г¬Г¬Г¬
Sentì all'improvviso un suono... e riecco la mia tanto amata sve... sveglia? Non era la mia sveglia.
Era un suono molto più forte e stridulo. A questo suono si unirono delle grida...
Mh... era un suono familiare... ed era sempre più vicino... sempre più forte.
Oh no...

"SVEGLIAAAA" urlò Sophia facendomi cadere dal letto.
Finì con il sedere a terra e faceva dannatamente male.

"Si può sapere che ti salta in mente??!!" Urlai a mia volta indicando le due padelle che teneva in mano.

"È tardi!! C'è scuola!!" Disse lei con un tono severo che non le addiceva.

"Oggi non vado a scuola! Ho l'esame di scuola guida!" Dissi alzandomi dolorante.
In quel momento preferì di gran lunga la mia sveglia ai metodi di Sophia.

"Che poi... tu non vai a scuola?" Chiesi mentre mi massaggiavo il mio povero sedere.

"No... ho finito scuola l'anno scorso... dai susu ti presto dei vestiti, vieni" disse Sophia buttando le padelle sul letto. Si avvicinò, mi prese per il polso e uscimmo correndo dalla stanza.
Mentre attraversavamo il lungo corridoio una delle porte si aprì.
Adesso... c'erano un infinità di stanze... dovevamo incrociare per forza la sua?!
Infatti, come se la sfortuna non mi perseguitasse già abbastanza, vidi uscire un Dylan vestito con una maglia nera scollata che lasciava vedere le spalle e le braccia possenti con qualche tatuaggio sparso qua e là, un paio di pantaloni della tuta, i capelli completamente in disordine e due occhiaie enormi. Era davvero messo male.
Che si sentisse... in colpa...?
No Ariet! NO.

"Giorno fratellone!!!" Urlò Sophia saltandogli al collo.

"Giorno..." disse Dylan con voce roca senza staccare gli occhi da me.
Io feci un impercettibile cenno con la testa e abbassai lo sguardo. Sapevo che ero un gesto di insicurezza e debolezza ma non riuscivo proprio a reggere il suo sguardo.
Dopo che Sophia finì, finalmente, andammo nella sua stanza.
Aprì l'armadio e ne uscì un paio di jeans neri un po' strappati sulle ginocchia, una maglia a mezze maniche bianca dell'Adidas e dell'intimo nero.

"Lì c'è la doccia! Dai dai vestiti!! Io ti esco le scarpe nel frattempo" Disse Sophia buttandomi addosso i vestiti mentre mi spingeva verso il bagno.
In un'attimo mi ritrovai chiusa dentro al bagno.
Quella ragazza era incredibile, Non ero riuscita neanche a ringraziarla.
Sospirai e misi da parte i vestiti.
Mi spogliai ed entrai in doccia, lavandomi anche i capelli sotto il getto di acqua fredda.
Una doccia rinfrescante mi avrebbe aiutata a rinfrescare la mente.
Uscì e mi avvolsi in un'asciugamano, tamponando bene i capelli.
Presi il phon e li asciugai un po' alla cavolo, infatti alcune ciocche rimasero bagnate. Ma non importava.
Mi vestì e misi solo un filo di correttore. Non mi andava di truccarmi ne tanto meno di consumare i trucchi a Sophia.
Gettai un un'occhiata allo specchio per vedere come ero conciata.
Uno schifo...
I capelli erano leggermente bagnati e lisci anche se qualche ciocca andava per i fatti propri. Portai, come abitudine, qualche ciocca nel lato opposto ma la situazioni non cambiò più di tanto.
La mia faccia era oscena. Avevo ancora gli occhi gonfi e il correttore nemmeno si vedeva. Ero più pallida del solito, per non parlare delle mie labbra, completamente secche e screpolate.
Lasciai stare il mio aspetto orribile e tornai in camera dove non trovai Sophia.
Mi avvicinai e vidi ai piedi del letto delle Adidas Stan Smith nere. Mentre sul letto c'era un telefono che non era né mio né di Sophia.
Non ci diedi troppo peso e Indossai le scarpe, nel mentre il telefono squillò: una notifica.
Presa dalla curiosità mi avvicinai.

"Ehi tesoro... ci vediamo oggi a scuola? Ti aspetto alle nove nello sgabuzzino... o preferisci in piscina? Ricordarti i preservativi amore!!

-Cris"

Come finì di leggere mi salì un conato di vomito.
Cris doveva essere la biondina ossigenata.
All'improvviso sentì la maniglia abbassarsi e gettai di scatto il telefono sul letto, voltandomi verso la porta.
Alzai lo sguardo e incrociai un paio di occhi di ghiaccio... spenti?
Nah... avrò visto male.

"Stavo uscendo..." dissi con un filo di voce uscendo con lo sguardo rivolto verso il basso per non dover incontrare i suoi occhi.
Ok... per un'attimo mi era anche passato per la mente di poterlo perdonare... infondo lui non sapeva la mia storia e forse ho avuto una reazione un po' troppo esagerata.
Ok, si... avevo esagerato.
Ma dopo questa... ho paura che lui mi voglia solo portare a letto... sono già stata ingannata e so che fa male...
Scesi velocemente le scale, feci per uscire ma la voce del signor Black mi bloccò.

"Buongiorno Ariet. Non fai colazione?" Disse mettendo sul tavolo un padella con del bacon.
Sophia era seduta che divorava un piatto colmo di uova strapazzate, pane tostato e Bacon.

"Ehm... no la ringrazio, vado di fretta. Grazie di tutto, davvero. È stato un piacere" dissi un po' impacciata.
Senza aspettare una risposta mi incamminai velocemente verso l'uscita. Uscì e iniziai a scendere le scale del portico.

"Ariet! Aspetta!" Urlò Dylan correndo fuori.
Mi bloccai. Ero combattuta. Non sapevo cosa fare...
Correre o restare?

Angolo Autrice:
Saaalve!
Ok... questo capitolo potrebbe non piacere a parecchie persone.
Ma capitemi... dovevo farlo 😅
In ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate.

Bye.
Phoenix ✞

!SOSPESA! Bad LoveOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz