Capitolo 35.

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Sono le nove di sera e sto andando al ristorante, prenotato dai miei, con gli altri in macchina. Alla fine, ieri sera si è scoperto che il motivo del mio svenimento era la mancanza di cibo, ovviamente Nash ,Ari e Cam non hanno detto niente ai miei per non farli preoccupare, ma ho stretto una specie di patto con loro, e cioè che se non mangio porzioni più grandi di cibo, loro andranno a dire tutto ai miei, in realtà più che patto sembra un ricatto ma vabbè.

"Arrivati"-ci annuncia Cam, il quale scende dall'auto seguito poi da Nash, me e Ariana.-"I nostri genitori devono ancora arrivare, quindi ci conviene aspettarli qui"

Annuiamo tutti quanti in risposta. Mentre gli altri si allontanano io mi fermo davanti la porta dell'auto chiusa. Mi osservo e aprendo la mano, passo il palmo sul vestito leggermente sgualcito, dopodiché continuo ad osservare la mia figura nel riflesso del finestrino. Forse dovrei mangiare un po' di più, anche se mi vedo grassa, i giramenti di testa e gli svenimenti continui mi fanno capire che è meglio seguire il consiglio, anzi l'obbligo dei miei compagni. Quando sto per girarmi una voce familiare mi spaventa facendomi così sobbalzare.

"È inutile che fai così Mad, non sei grassa, sei perfetta e magra, non ricordare più le parole che ti disse quel coglione di mio fratello okay? Tu sei perfetta. Smettila di pensare il contrario, perché so che lo fai"-non ha tutti i torti in realtà, perché questi pensieri non mi sono passati per la mente, peggio, mi sono entrati dentro ed ora è come se non riuscissi più a farli uscire. Sospiro. In realtà nessuno sa che la notte a volte faccio gli incubi, ricordando gli insulti che Cam e Alexa mi lanciavano tempo fa, so che dovrei sfogarmi ma non so con chi possa farlo. Mi giro verso la mia piccola amica, anzi ex amica, ultimamente Ariana ha provato a chiedermi scusa ma ogni volta che lo faceva gli ripetevo sempre la stessa frase e cioè "Se non mi dici la verità sul quel <piano> io non ti perdono" e la nostra conversazione finiva sempre così, con lei che o se ne andava o non rispondeva limitandosi ad abbassare il capo.-"Madison mi manchi..."

"Anche tu mi manchi" vorrei risponderle, ma quello esce dalla mia bocca è tutto fuor che questa frase.-"Se ti mancassi riallacceresti i rapporti con me e per farlo sai cosa devi fare o dirmi" -odio quando la gente mi mente, d'altronde chi non mente? pure il mare ci mente! Noi lo vediamo  azzurro quando in realtà esso è trasparente.

E dicendo ciò raggiungo Nash e Cam che parlano tranquillamente sorridendo, anche a volte. Mi piace veder Cameron sorridere è come se la sua risata, il suo sorriso, fosse la mia felicità. Mentre penso a ciò lo sguardo di Cam si posa su di me, e notando il mio sguardo sul suo ghigna, così facendogli una smorfia giro il capo verso il parcheggio dove dopo neanche un secondo entra la macchina dei genitori di Cam guidata da mio padre che parla sorridendo con John.

"Ehi ragazzi"-vediamo Cris scendere affiancata da mia madre. Entrambe sono bellissime hanno dei vestiti lunghi e sembrano me e Ariana nel futuro, mi giro infatti verso di lei che ha lo sguardo verso le nostre madri e come se stesse pensando alla stessa cosa mia, mi guarda tristemente.-"Perché non siete iniziati ad entrare?"-intanto papà e John escono contemporaneamente dalla macchina e senza smettere di parlare camminano verso il ristorante.

Entriamo tutti quanti e notiamo che nel ristorante c'è davvero tanta gente, fortunatamente Cris e Margaret hanno prenotato un tavolo per 8, se no a quest'ora saremmo in macchina a cercare un ristorante decente dove mangiare. Ci accomodiamo al tavolo indicato gentilmente dal cameriere e prendiamo posto sedendoci noi 4 ragazzi a destra mentre gli adulti a sinistra, di fronte ho Nash mentre al mio fianco ho Cam e Cris. Iniziamo ad ordinare e mentre aspettiamo i nostri piatti, a base di pesce, i nostri genitori iniziano a parlare tra di loro mentre tra noi cala il silenzio più assoluto che viene però spezzato dai nostri genitori che provano a conversare con noi.

"Beh ragazzi, cosa pensate di questa vacanza?"- ci chiede John. Solo ora noto che i capelli gli si sono fatti più chiari, quasi come se si fosse fatto la tinta, forse sarà l'effetto dell'acqua del mare, unita ai raggi del sole. Mi giro verso Cameron che prende parola sorridendo fiero al padre.

"Che è bella, e che mi piace."-certo che sa fingere proprio bene e per farlo così bene significa proprio che mi odia, dato che se la vacanza va storta o non ci piace, l'ultimo mese che ci è stato concesso per andare dove vogliamo noi, lo continueremo a passare qui e nessuno di noi quattro vuole restare un altro minuto in compagnia della altro-"Non pensavo di divertirmi così tanto col mio amico e con mia sorella"-colpo basso Dallas, colpo basso.

Mia madre, come sempre, impicciona, nota che Cameron non mi ha nominata così cambio discorso facendo delle domande a Cameron.

"Vabbè, Cameron non ci vediamo da molto, dimmi hai una fidanzata?"

Oh cristo santo, ma non dovevamo trascorrere una serata tranquilla?! Bene perché questa secondo me non lo è, e in più sapevo che sarebbe andata a finire così, ecco cosa succede se si pranza, assieme ai propri compagni e ai proprio genitori, il caos più totale.

"Si"-in quel momento gli occhi di mia madre luccicano, mentre quelli della madre sono curiosi di sapere.-"Si chiama Alison"- ed è in quel momento che lo sguardo di Cris e di mia madre si posa sulla mia figura,tristemente.

Non so perché ma questa frase mi ha letteralmente uccisa eppure lo sapevo già, ma allora perché il mio cuore si è spezzato? Mi alzo da tavola e con la testa bassa non guardo nessuno, mi allontano lentamente dal tavolo per poi correre fuori da quel posto, fuori dalle mie angosce.

Sento il mio cuore battere forte mentre le calde lacrime salate mi ricoprono il viso facendomi colare tutto il trucco che ho dovuto mettere per coprire le occhiaie dovute alle mie notti in bianco a causa dei miei incubi. Prendo un fazzoletto dalla borse e inizio ad asciugare le lacrime ma niente, esse continuano a scendere, per non so quale ragione. Continuo a correre fin quando non arrivo fuori, affianco all'auto di papà, dove mi appoggio continuando a singhiozzare. In questo momento fa freschetto ma non mi interessa, il freddo che provo fisicamente non è niente in confronto al freddo del mio cuore che ora come ora si sta spezzando in mille pezze, proprio come il vetro quando cade. Basta una sola caduta, ed essa si rompe, provocando un rumore assordante accompagnato da mille pezzi che si spezzano, ed è così che mi sento. L'unica persona in grado di farmi star bene è l'unica persona che al momento è in grado di farmi piangere. Sapevo che era difficile , ma pensavo che io gli sarei bastata. Io che ci sarei sempre stata, io che non lo avrei mai lasciato, io che ho sempre mantenuto la promessa, perché alla fine è stato lui a lasciare me. Asciugo i miei occhi ormai offuscati e ricoperti dalle mie lacrime e prendendo in mano il ciondolo lo osservo sorridendo amaramente.

"Dimenticalo"

Mi suggerisce la mia vicina interiore.
Ma il problema è che non posso dimenticare il suo sorriso la prima volta che l'ho incontrato,non posso dimenticare i suoi occhi che brillavano,non posso dimenticare ciò che mi hai detto,non posso dimenticare quel primo, nostro, incontro,non posso dimenticarlo. Ho imparato che gli amori possono arrivare all'improvviso o finire in una notte;che i grandi amici possono diventare perfetti sconosciuti e che,al contrario,uno sconosciuto può diventare un amico inseparabile;che il "mai più" non si avvera mai e che il "per sempre" finisce sempre;che chi vuole una cosa può farla e chi è determinato la ottiene; che chi rischia non perde nulla e chi non rischia non vince;che se si vuole vedere una persona,bisogna cercarla subito,domani potrebbe essere troppo tardi;che sentire dolore è inevitabile,ma soffrire è facoltativo;e soprattutto ho imparato che non serve a niente negare l'evidenza.Mi tolgo la collana dal collo e guardandola un ultima volta l'accarezzo per poi buttarla violentemente a terra. Essa rimbalza fino ad arrivare ai piedi di qualcuno e quando alzo lo sguardo lo riabbasso subito intimidita, e facendo ciò il mio sguardo torna sul ciondolo che Cameron raccoglie. Dopodiché vedo i suoi piedi avvicinarsi a me ma subito indietreggio cercando di allontanarlo da me il più possibile.

*Gn*
amatemi, solo per questo aggiornamento.. no okay, scusate per il ritardo ma capitemi... ora vado, buon venerdi gnew❤️

Let me love you.  || Cameron Dallas. ( #Wattys2016 )Where stories live. Discover now