Capitolo 6.

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"Non dimenticherò quella volta in cui ti ho guardato e ho deciso che potevi restare nei miei giorni, tra i miei casini e le mie speranze"

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"Che bello, credevo di non riuscire a venire o a vedere LA... Invece siamo qui"-dico girandomi verso Ariana che sta sorridendo da non so quanto tempo. Alla fine siamo salite sull'aereo per Los Angeles, e ora non ci credo, sto davvero ammirando la stanza che per ben 3 mesi apparterrà a me?! Mi giro verso Ariana e vedo che sta ferma in corridoio  insieme agli altri mentre io sto sul letto, mi avvicino a lei e toccandola vedo che è congelata(?) Provo a prendere il mio cellulare per chiamare l'ambulanza ma non so come, il cellulare al mio tocco si incendia, cadendo così a terra. Cosa diamine sta succedendo?! D'improvviso una ragazza, uguale a me compare nella mia stanza e guardandosi attorno cerca qualcosa, provo a parlarle ma le parole mi muoiono in bocca. La vedo cercare con lo sguardo qualcosa, anzi, qualcuno e quando incontra il mio sguardo sorride avvicinandosi. Solo ora noto che è identica a me, di diverso abbiamo soltanto i capelli, mentre i miei sono neri, i suoi sono castani.-"Chi sei?"- dico indietreggiando, lei si avvicina a me senza dire una parola e quando mi sta per sorridere scompare e insieme a lei scompaiono anche Hayes, Blake, Ariana. Hope e Alison.

D'improvviso apro gli occhi e mi rendo conto che era solo uno stupido sogno, anzi incubo. Mi alzo dal letto e vedo che sono le 7:58 A.M. e tra poco dovrebbe suonare la sveglia, precisamente tra due minuti, così per evitare tutto il fracasso della sveglia mi alzo e la spengo. Dopodiché apro le tende, e una forte luce entra nella mia stanza, chiudo gli occhi e subito dopo li riapro sbattendoli più volte in modo, da abituarmi alla luce del sole. Mi giro poi verso la porta e con molta calma esco dalla mia camera dirigendomi così in cucina, per fare colazione, ma quando scendo le scale sento delle voci familiari, sto sognando? Mi sporgo e dalla porta vedo tutti i miei compagni di viaggio, anzi, tutti i miei vecchi compagni di viaggio.

"Come mai qui?"-dico entrando in cucina e solo ora tutti si accorgono della mia presenza, sono tutti seduti a tavola a mangiare... Sembra una mensa casa mia.-"Comunque buongiorno a tutti"- saluto tutti i miei amici e sorridendo mi siedo a tavola vedendo dei buonissimi waffle fumanti con la nutella sopra. Adoro quando vengono dei miei compagni a casa, perché mamma solo in quel momento cucina decentemente poi gli altri giorni torna a cucinare una merda, tipico di mia madre.

"Ti volevamo salutare, cioè vi volevamo salutare"-dice Blake sorridendo ad Ariana che alzando lo sguardo verso Blake sorride con un pezzo di waffle in mano.

Stiamo tutti quanti a tavola per poco, dopodiché tutte le ragazze mi seguono in camera e mentre mi sdraio sul letto loro scelgono i vestiti da farmi indossare oggi, perché dico io, ho delle amiche così... Così, amanti della moda?! Fatto sta che le amo pur essendo delle psicopatiche stilose.

"Okay abbiamo fatto"-dice Alison sorridendo e tutte quante girandosi verso di me mi danno i vestiti in mano. Poso lo sguardo sugli abiti da loro scelti e vedo un semplicissimo pantaloncino azzurro a vita alta con una maglietta del medesimo colore corta, a mezze maniche, e sopra ci hanno messo una felpa della Hollister blu a tre quarti che non ho mai messo, e non ne capisco davvero il perché dato che è fantastica.-"Ti muovi?!"- mi urla Alison e spingendomi verso il bagno chiude la porta-"Tra 5 minuti veniamo da te e ti trucchiamo"- faccio una smorfia e velocemente mi tolgo i vestiti e mi faccio una doccia fredda senza shampoo, per svegliarmi completamente. Metto l'intimo con i vestiti e una volta finito esco sorridendo. Ma non faccio in tempo che Hope apre la porta prima che lo possa fare io e chiamando le altre mi fa sedere difronte allo specchio.

"Spostatevi la trucco io"-dice Ariana facendosi spazio tra la "folla" se così si può chiamare. Mentre Ariana mi trucca, Hope mi sta piastrando i capelli, manco dovessi sfilare!

[...]

Sono appena salita sull'aereo e mi aspetta un lungo viaggio, di ben 3 ore, affianco a non so chi... Durante il viaggio casa-aereoporto ci sono stati dei battibecchi da parte mia e di Cameron. Mio dio, è peggio di un bambino, preferivo il suo silenzio che la sua arroganza e sfacciataggine nei miei confronti. Sinceramente non ho capito perché fa cosi, ho provato a sforzarmi di ricordare ma io a lui non gli ho mai fatto nessun torto, né nient'altro. Di certo non glielo chiederò ora, se no potrebbe capire che mi interessa ancora essere sua amica quando in realtà non è vero, è semplicemente curiosità, credo. Leggo il mio biglietto e vedo che il mio posto è 18A, quindi stiamo al centro dell'aereo, bene... Insieme ad Ariana vado al mio posto e noto che si trova vicino al finestrino, meno male, io adoro ascoltare la musica guardando fuori dal finestrino, mi fa sentire libera. Mi siedo e aspetto che Ariana si sieda ma quando si siede un posto dopo di me la guardo interrogativa, ma quando sta per parlare arriva quel coglione di suo fratello che sorridendo in un modo stra falso, più falso dei Made In Italy che ci sono sugli oggetti cinesi, si siede tra me e sua sorella.

"Nononono. Già è tanto che io debba trascorrere con te 2 mesi, non voglio trascorrere anche 3 ore insieme a te, su questo aereo. Non dico di toglierti, ma almeno fai cambio posto con tua sorella dato che è tua sorella."

"Guarda qui"-dice passandomi il suo biglietto, lo prendo in mano e non capendo lo guardo alzando un sopracciglio, lui sbuffando mi indica con la mano il punto in cui dovrei leggere, riposo lo sguardo sul biglietto e leggo "18B". Alzo lo sguardo di nuovo e giuro che se mi sta prendendo per il culo lo uccido. è il momento giusto per farlo tanto i nostri genitori stanno indietro quindi non vedrebbero niente.-"Il biglietto dice che il mio posto è questo e io resterò qui. Mi spiace ma mi è stato assegnato"

Stronzo, stronzo, stronzo, già ho detto che è stronzo? Seriamente se crede di potermi rovinare le vacanze, si sbaglia di stra grosso, non ha capito contro chi si è messa. Mi giro dopodiché, verso il finestrino e poggiando il gomito sul bracciolo e la testa sulla mia mano chiudo gli occhi cullata dalle belle parole di Justin Bieber e di "Love Yourself".

Let me love you.  || Cameron Dallas. ( #Wattys2016 )Where stories live. Discover now