Capitolo 7.

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"Gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto"

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"Cause if you like the way you look that much
Oh baby you should go and love yourself
And if you think that I'm still holdin' on to somethin'
You should go and love yourself"

La canzone d'improvviso si ferma facendomi aprire bruscamente gli occhi. Aprendoli mi ritrovo il viso di Cameron a pochi centimetri dal mio, ed è solo dopo alcuni minuti che realizzo che Cam mi ha tolto una cuffietta, cercando, con scarsi risultati, di svegliarmi. Lo allontano da me e lui accorgendosi del mio risveglio fa una smorfia per poi alzarsi.

"Ti muovi?"- mi guardo attorno e vedo tutti gli altri passeggeri alzati con in mano le proprie valigie, ma veramente ho dormito per tutto il tempo?! Riporto di nuovo lo sguardo su Cameron che notando la mia espressione sorride divertito- "Siamo appena arrivati, perciò muoviti che tra poco usciamo, e se te lo stai chiedendo, si ,hai dormito per tute e tre ore. Se vedevi quel che dicevi... Ah, è sicuramente un'esperienza da dimenticare"- dice ghignando.

So che lo fa apposta per farmi perdere la pazienza ma non ci riesce dato che non lo sto ascoltando, semplicemente perché invece di ascoltare le parole ascolto il suono della sua voce che non ascoltavo da tre anni. Dopo che Cam si è spostato mi alzo e prendendo il mio zaino mi dirigo fuori dall'aereo dove vedo Ariana che mi aspetta sorridendo, la raggiungo sorridendole di rimando e camminando insieme verso l'aereoporto parliamo di questa città e di come potrebbe essere la vacanza. Mentre camminiamo, dietro i nostri genitori, si affianca a noi Cameron che avendo la nostra attenzione ci avvisa che Nash, verrà da noi, per tutti e due mesi.

"Scherziamo?!"- inizio a sbraitare e questo i miei genitori sembrano accorgersene -"Perché lui"- dico raggiungendo i miei genitori-"Può invitare Nash qui e io e Ariana no?"

"Semplice, perché lui a differenza vostra non doveva far nessun viaggio e poi è l'unico ragazzo del "gruppetto". Tu hai Ariana, mentre lui non ha nessuno."- mi spiega gentilmente Cris e così annuendo mi riavvicino a Cam che sorride maleficamente mentre Ariana lo insulta ma lui sembra non accorgersene dato che la sua attenzione è interamente su di me. Bastardo. Non so cosa io gli abbia fatto di male per meritarmi il suo odio.

"Ah e sappiate che se vi avvicinate a me o a Nash, giuro che sarà l'ultima cosa che farete"

"Mi spiace per te Cameron caro, ma sai, Nash è anche mio amico, anzi, è il mio migliore amico, se vuoi, puoi chiedere conferma a lui, comunque.. ritornando al discorso "Nash viene qui", sarà sicuramente lui ad avvicinarsi a me e anche a tua sorella e sappi che se provi solo a toccare o me o tua sorella non finisce bene"- dico fulminandolo con lo sguardo, e lui fa lo stesso fin quando questa guerra di sguardi non viene interrotta da Ariana che ci avvisa che i nostri bagagli sono stati presi.

Solo ora mi rendo conto che i nostri bagagli sono stati presi e tutto mentre discutevo con Cam... Con i bagagli in mano tutti quanti ci dirigiamo fuori verso l'area taxi dove, dopo poco ne arrivano due. Mentre papà spiega al taxista la strada io Ari e Cam entriamo, mettendoci tutti e tre dietro. Io ovviamente sto in mezzo ma non voglio trascorrere altro tempo con lui così faccio spostare Ariana facendola mettere al centro. Il viaggio prosegue tranquillamente e dopo una ventina di minuti arriviamo finalmente. Una volta scesi facciamo un po di strada a piedi per poi arrivare difronte a un cancello davvero enorme.

Forse i miei dovranno salutare qualcuno che conoscono. Ma quando John, sorridendo, apre il cancello con la chiave mi ricredo subito. Alzo lo sguardo e difronte a me vedo una villa di due piani con un giardino davvero enorme e una piscina al lato, miei dei. Con la mia valigia in mano varco il cancello e sorridendo come un ebete mi guardo attorno, tutto è ben curato, il giardino è leggermente umido, lo si può notare dalle goccioline che alla luce del sole brillano; gli alberi che sono leggermente alti hanno dei frutti sui propri cespugli, albicocche, mele e infine limoni.

Mentre camminiamo ci avviciniamo all'entrata della nostra casa. Ariana, che cammina affianco a me, mi stringe la mano per poi sorridermi, lo ammetto, sono davvero contenta di passare l'estate con lei. Se fossimo andate a Los Angeles, è vero saremmo state insieme, ma non saremmo state da sole 24 ore su 24 dato che ci sarebbero stati poi gli altri. Quando entriamo in casa, un salotto da favola ci accoglie.

"Beh?"- ci giriamo tutti verso Cris che sorridendo continua il discorso-"Andate a vedere la casa! Noi l'abbiamo già vista!"

Tutti e tre annuendo continuiamo a camminare, seguiti dagli altri. La casa non è niente male, anzi che dico! è stra bella, è enorme ha anche una piscina! Le camere sono davvero grandi, infatti non so come farò a dormire da sola, non che abbia paura ma è così grande che all'interno di essa potrebbero benissimo entrarci 20 persone. Lo stesso è per Cam e per una stanza vuota che verrà data a Nash. Ora io e Cam stiamo litigando per la stanza affianco a quella di Ariana, che è davvero grande come ho detto, e lui la vuole e per questo ora stiamo discutendo.

"Senti cosa, sono più grande di te, quindi la stanza va a me chiaro?"

"Senti cafone, la stanza è mia, è affianco a quella di Ari e poi è arredata in modo femminile perciò se non vuoi essere scambiato per un gay ti consiglio di prendere la stanza che hai visto e che stavi per prendere"- dico beffardamente.

"Ma come ragioni?! Dio sembra che tu abbia 3 anni, e so com'eri a quell'età perciò posso parlare."- stronzo, lo fa apposta.-"E poi l'azzurro secondo te è un colore femminile?"- in realtà so che ha ragione lui ma io di certo non gli darò ragione. Viva l'orgoglio.

"Questa stanza è la mia"- scandisco per poi allontanarlo dalla mia camera ma lui non fa che innervosirsi e lo si può capire dalla sua mascella, ma io sinceramente me ne frego.

In un batter d'occhio mi ritrovo con le spalle al muro e con il suo corpo schiacciato letteralmente al mio e solo quando alzo lo sguardo incontro i suoi occhi.

"Hai vinto la battaglia, ma non la guerra, ricordatelo principessa."

dice per poi uscire dalla mia camera. Principessa? Ma scherziamo? Prima mi dice che sono un idiota e poi mi chiama principessa, ma è un controsenso! Dio mio, secondo me un cervello non ce l'ha quella testa di cazzo.

Let me love you.  || Cameron Dallas. ( #Wattys2016 )Where stories live. Discover now