"Nono Dylan aspetta" cercai di dire.
Dylan fece un cenno a Roman che mi prese per le spalle.

"Andiamo bambolina" disse Roman trascinandomi via. Vidi Dylan girarsi e andare verso Morgan che pian piano si stava rialzando. Degli uomini in giacca e cravatta con occhiali da sole e auricolari stavano uscendo da ogni angolo.
Solo in quel momento mi ricordai che in casa c'erano ancora Cloe, Sophia e tutti gli altri.
Non potevo lasciarli lì e scappare.
Mi staccai con forza da Roman e corsi verso l'entrata della casa.

"Merda, Ariet!! Aspetta" urlò Roman prima che potessi mettere piede nella casa. Con la coda dell'occhio vidi che Dylan aveva afferrato Morgan per il colletto. E non sapevo per quale motivo l'espressione di occhi di ghiaccio mutò. Cercai di non dargli peso ed entrai di nuovo in casa. Mi feci largo tra la folla in cerca di qualche viso familiare. Dopo un po' vidi Will portare via Cloe e a quella scena tirai un grosso sospiro di sollievo.
Continuai a farmi strada tra l'ammasso di gente sudaticcia e ubriaca che ballava o limonava, fino a quando non riconobbi Sophia, allora mi precipitai subito da lei.

"Sophia! Dove sono gli altri?!" Chiesi appena la raggiunsi.

"Non lo so, sono scomparsi! Aspetta, perché hai la giacca di Dylan? Ariet dov'è lui?!" Chiese mentre il panico l'assaliva.
E non era l'unica...

"Ti spiegherò tutto dopo. Adesso dobbiamo andare" dissi mentre indossavo bene la giacca di Dylan. Altri uomini stavano entrando anche dentro la casa. Non c'era più tempo.
All'improvviso sentì qualcuno afferrarmi per il braccio. Sussultai per lo spavento.

"Andiamo andiamo, veloci" disse Roman trascinando sia me che Sophia fuori dalla casa. Mi tranquillizzai sapendo che era lui. Quella sera gli infarti non mancavano.
Salimmo in auto e Roman mise in moto.

"Parti! Muoviti!!" Urlò Sophia. Mi girai e vidi degli uomini armati salire in delle auto. A quanto pare se ne accorse anche Roman visto che sfrecciò via come un fulmine.

"E ora? Dylan?" Chiesi appena seminammo in qualche modo quei gorilla armati.

"Ora vi riporto a casa. Dylan non lo so, se la caverà" rispose con incertezza.
Dopo un po' arrivammo a pochissimi isolati da casa mia, ma ciò che ci trovammo davanti Non era di certo rassicurante.
Due uomini con tanto di fucili erano posizionati alla porta d'ingresso.
Come diamine facevano a sapere dove abitavano?!

"Merda!! E ora?!!" Imprecò Roman mentre svoltava l'isolato per non dover passare di fronte alla casa.

"Vai a casa mia!" Propose Sophia.
"Cosa? Non se ne parla! Se tuo padre mi vede mi fa il culo!" Ribadì Roman guardandola attraverso lo specchietto.

"Te lo rompo io il culo, se non ti muovi" disse Sophia più seria che mai.
Roman allora cambiò strada e ci portò in quella che dovrebbe essere la casa di Sophia e Dylan.

"Una serata tranquilla" borbottò Sophia scendendo dall'auto.

"Dico lo stessa cosa" dissi io seguendola dentro casa con un sospiro.
Era davvero immensa e indescrivibile.
Appena Entrammo nell'enorme Villa trovammo seduti sul divano Jacob e Austin.

"Dov'è Dylan?" Chiese Austin appena entrammo.

"Perché siete tutti qui?" Chiese a sua volta Sophia.

"Dylan mi ha mandato un messaggio, dicendomi di venire qui, tu e Roman ci avreste raggiunti dopo aver riaccompagnato Ariet a casa" rispose Austin.
Subito dopo posò lo sguardo su di me.

"Quindi... perché lei è qui?" Continuò Austin con sguardo confuso.

"C'erano degli uomini di Morgan di fronte casa sua. Non potevamo lasciarla lì" rispose Roman.

"Arriverà. È sempre riuscito a cavarsela" disse un uomo entrando nella stanza con in mano un paio di birre che distribuì a tutti. Io rifiutai. Mi si era creato un buco allo stomaco.
Appena lo squadrai meglio notai un ovvia somiglianza con Dylan e Sophia.
Era molto alto e impostato, con i soliti occhi di ghiaccio tipici della famiglia ma con i capelli sul castano scuro.

"Ah già. Lui è mio padre" disse Sophia.
Oh... dovevo immaginarlo.

"Salve Signor Black. I-io sono Ariet Johnson" mi presentai un po' impacciata.
In soggezione? Nah.

"Chiamami pure Carlail" disse lui porgendomi la mano con un sorriso smagliante.
Dire che la mia mano tremava era dire poco. E la mia faccia emanava fumo per quanto era rossa.
Hahahahaha......

"Per averti dato la sua amatissima giacca di pelle, Devi essere davvero importante per lui" Disse il signor Black facendomi l'occhiolino.
Ah... Ah... Ah... ah..
Ariet riprenditi...

"Ha perso del tutto la testa" disse Roman.

"N-no.. vi state sb-" iniziai a dire ma venni interrotta.

"Roman!! Ma che piacere!!" Disse il Signor Black dando una pacca sulla spalla a Roman.
Una pacca forte... troppo forte... tanto da fargli fare un verso soffocato.

"Ariet, cosa ti ha chiesto Morgan?" Chiese ad un tratto Jacob.

"Mi ha chiesto di entrare nel suo team" risposi girandomi verso di lui.

"Dovevo immaginarmelo... è ovvio che ti voglia" ragionò Jacob.

"Perché dovrebbe?" Chiesi confusa. Infatti ancora non avevo capito nulla.
Come al solito...

"Vuole distruggere Dylan. E non avendo le palle per affrontarlo direttamente cerca di ferirlo con le persone che ama. Ha già provato con noi, ma non ci è riuscito. Ora è ovvio che voglia provare con te" spiegò Jacob appoggiando i gomiti alle ginocchia e il mento sulle mani.
Cosa voleva dire 'distruggere'?
Perché vuole ferire Dylan?
Ha già provato con loro?
Vuole provare a distruggermi?
Tutte domande di cui mi spaventava la risposta...

Angolo Autrice:
Hello!
Alluora... ho finito gli esami... SONO LIBERA.
Quiiindi, prometto di impegnarmi.
Cercherò di pubblicare il più possibile.
Inoltre volevo ringraziarvi per tutte le stelline! Grazie grazie! ❤
Mi farebbe piacere leggere qualche vostro commento, anche piccolo 😂
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina! :)

Bye.
Phoenix ✞

!SOSPESA! Bad LoveWhere stories live. Discover now