88- As long as you love me

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Tutta quella situazione mi stava facendo impazzire! Perché i miei genitori erano dovuti tornare nel momento più sbagliato in assoluto?!

Flashback

Alla fine non ero riuscita a passare le selezioni. Purtroppo non ero stata ammessa in squadra.

Perché?

Perché non ero stata ammessa? Cos'avevo io di sbagliato?

Hurley: ci dai un taglio, che dici?
Io: che cosa? -gli domandai, sorpresa.

Non avevo mai visto Hurley usare quel tono così fermo e deciso.

Hurley: stai ancora pensando al torneo?
Io: non posso farne a meno
Hurley: puoi invece. Sei stata tu a renderlo un pensiero fisso
Io: è facile per te dirmi di non pensarci, tu sei dentro e io no! È tutto più semplice dalla tua posizione
Hurley: non significa niente
Io: e fammi capire. A cos'altro dovrei pensare?
Hurley: a quanto sia bello vivere serenamente
Io: mi dispiace Hurley, ma in questo momento sono tutto fuorché serena
Hurley: infatti.. oggi non hai fatto altro che rimuginarci sopra. Sei andata talmente tanto in fissa con questa cosa che non ti sei nemmeno resa conto di quanto il tuo ragazzo stia soffrendo
Io: che.. che cosa? Cos'è successo ad Axel?!
Hurley: ma sei forse diventata più scema di me?
Io: io~
Hurley: innanzitutto è il tuo ragazzo, quindi mi sembra normale che se ti vede soffrire, inizia a soffrire anche lui. Poi cazzo, sta cercando di dirti qualcosa per risollervarti il morale da tutto il pomeriggio, ma tu non sembri prestargli attenzione
Io: i-io non voglio farlo stare male, apprezzo tantissimo quello che fa per me. È solo che.. non riesco ad accettare questo mio fallimento. Giocare a livelli così alti è sempre stato il mio sogno e l'idea di non riuscire a realizzarlo mi sta divorando viva -iniziai a singhiozzare, involontariamente, per mascherare le lacrime.
Hurley: cuginetta, ma credi davvero che per essere felici sia necessario riuscire a realizzare i propri sogni a tutti costi?
Io: certo!
Hurley: e allora mi dispiace dirtelo, ma sei in errore. Non c'è bisogno di realizzare i propri sogni, assolutamente. Certo aiutano, ma non ti renderanno felice per sempre perché le uniche cose di cui hai bisogno per esserlo sono persone di cui fidarti e che ti apprezzano per quella che sei. Pensa un po', tu non solo hai loro, hai anche Axel, un ragazzo che darebbe persino la vita pur di farti sorridere
Io: Hu-Hurley...
Hurley: so che fa male non realizzare i propri sogni, lo so, credimi, ma non permettere a questa cosa di condizionare la tua vita. Tu sei più forte di così e soprattutto sai di avere già tutto quello di cui hai bisogno. Non trascurarlo per questo.

Mi gettai fra le sue braccia, commossa dalle sue parole. Hurley ricambiò il mio abbraccio e mi strinse forte a sé prima di stamparmi un piccolo bacio sulla fronte.

Io: tu vedi sempre il bicchiere mezzo pieno in tutte le situazioni
Hurley: semplicemente perché la vita è troppo corta per stare a pensare al bicchiere mezzo vuoto.

Fine Flashback

"La vita è troppo corta per pensare al bicchiere mezzo vuoto".


Quelle sue parole rimbombavano continuamente nella mia testa, forse perché erano le uniche sensate che mi avesse mai detto, ma nonostante tutto erano vere, cavolo se lo erano!

Ero talmente tanto immersa nei miei pensieri che, ad un certo punto, un pancake stava scivolando via dalla paletta proprio mentre lo stavo servendo sul piatto, ma fortunamente Axel riuscì a riprenderlo in tempo.

Axel: -portò il piatto alla sua sorellina- prego principessa. Non faccia complimenti
Julia: grazie Axel! -iniziò a mangiare.

Subito dopo averle dedicato un dolce sorriso, si allontanò dal tavolo e si avvicinò ai fornelli, proprio dove ero io. Si fermò esattamente dietro di me, riuscivo a percepire il suo respiro alle mie spalle.

Axel: ehi.. -poggiò le mani sui miei fianchi- ..va tutto bene?
Io: certo. È tutto a posto
Axel: a cosa stavi pensando?
Io: che ho molta fame
Axel: e di cosa hai voglia? Posso~
Io: non lo so con certezza, ma un'idea ce l'avrei -gli feci un sorrisetto per provocarlo.
Axel: ohh.. -capì al volo.

In un nano secondo fece aderire il mio corpo al mobile della cucina e poi lo incastrò tra esso e il suo corpo. Ero bloccata lì e la cosa non mi dispiaceva per niente.

Le mie mani iniziarono ad esplorare il suo corpo e lo accarezzavano con delicatezza. Poco dopo le mie dita si insinuarono sotto la sua maglietta e cominciarono a scorrere lentamente su ogni singolo lembo di pelle. Nel frattempo sollevai leggermente il viso e lo avvicinai al suo collo, dove iniziai a stampare fugaci ma umidi baci. Poi lentamente mi spostai lungo le sue clavicole, le sue spalle e infine raggiunsi la sua gola. Tornai all'attaccatura tra la sua spalla e il collo solo alla fine per potermici concentrare meglio, dal momento che era il suo punto debole.

Axel: A-Axera.. -gli sfuggì un piccolo ansimo.
Io: sì, ho decisamente voglia di questo
Axel: non esagerare. Ricorda che c'è Julia a pochi metri di distanza
Io: da lì non può vederci
Axel: ma può sentirci
Io: sentirti semmai
Axel: che vorresti dire?
Io: che quello in difficoltà.. sei tu
Axel: e chi ti ha detto che sono in difficoltà?
Io: non serve che me lo dica qualcuno.. -risposi mentre una delle mie mani abbandonava il suo fianco per spostarsi sui suoi addominali e piano piano iniziare a scendere sempre più in basso- ..lo sento
Axel: -arrossì visibilmente- A-Axera.. c-che fai?
Io: ti faccio stare bene come hai fatto tu con me ieri
Axel: m-ma~

Julia: wow, erano davvero buoni Axera!! -sorrise.

Lasciai andare Axel e lo spinsi via prima di raggiungere Julia.

Io: davvero? Ti sono piaciuti?
Julia: tantissimo!! Adesso però devo andare, sta per passare lo scuolabus!
Axel: mi raccomando. Sta' attenta -le diede un piccolo bacio sulla testa.
Julia: va bene, fratellone
Axel: ci vediamo oggi pomeriggio -le disse prima di lasciarla andare.

Io: ..ora siamo soli..
Axel: sei una bastarda, lo sai? Poteva sentirci -scherzò.
Io: come ci si sente a stare dall'altra parte, mh?
Axel: oh bene, tanto. Però..
Io: però cosa?
Axel: so che lo stavi facendo per sdebitarti, ma voglio che tu sappia che non devi sentirti obbligata a fare nulla. Quello che io ti ho fatto ieri è stato fatto perché io volevo farlo~
Io: ma io voglio farlo
Axel: ne sei completamente sicura?
Io: sicurissima
Axel: volevo accertarmene
Io: riesci ad essere premuroso anche in occasioni del genere
Axel: perché ti amo
Io: ti amo anche io..

Si avvicinò a me e mi diede un bacio.

Io: e poi mi sembra giusto che facciamo conoscenza. In fin dei conti se ci siamo parlati è stato anche grazie al tuo amico -scherzai.
Axel: che stronza.. -sorrise.
Io: è la verità -ridacchiai.
Axel: comunque.. dove eravamo rimasti?
Io: a me che ti porto in camera
Axel: mh? Davvero?
Io: già.. perciò.. ti conviene seguirmi -gli risposi prima di allungare una mano verso di lui.
Axel: sai che ti seguirei ovunque -afferrò la mia mano e si lasciò trascinare nella nostra stanza.

{I miei tre righi}
Buonanottee♡

Axera

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now