Ali bianche- Parte 5

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La prima cosa che vedo appena apro gli occhi è Ruben che tiene tra le braccia Luce. Guardo l'orologio, sono le sette e mezza. Finalmente stamattina tornerò a casa e rivedrò mia madre. Lei non poteva venirmi a trovare perchè lavorava qui e tutti la conoscevano, quindi ci sarebbe stato il caos e tutti avrebbero creduto di vedere un fantasma. Non vedo l'ora di vedere anche Lilia. Ha aiutato mia madre per l'incantesimo e adesso sta cercando un modo per riavere i suoi poteri, anche se mia madre vuole darle un po' dei suoi.

Mi metto seduta e Ruben si siede vicino a me.

<< Stamattina non ti sembra più bella? >> chiede continuando a guardare Luce.

<< Si. >> dico sorridendo.

Ruben le ha messo una tutina verde e la sua catenella brilla nel suo piccolo collo. È davvero una bambina stupenda, la più bella che si sia mai vista. Sarà anche l'essere sovrannaturale più potente che esista a questo mondo, ma questo non è importante.

<< Mi dispiace. >> dico guardando Ruben << So quanto tu desiderassi tornare ad essere angelo. >>

Posa la bambina nella culla, torna a sedersi vicino a me, mi prende il viso tra le mani e mi dice sorridendo: << Guardami. Io sono felice. La nostra bambina è al sicuro e a me questo basta per essere felice. Preferisco essere un ibrido che dover dire addio a mia figlia. >>

Mi bacia. Mi stringe con forza fra le sue braccia. Le sue mani accarezzano la mia schiena e io accarezzo la sua. Non mi baciava in questo modo da tantissimo tempo.

Mi stacco un attimo dalle sue labbra e sussurro: << Adesso non sono più tanto fragile ai tuoi occhi, vero? >>

<< Decisamente no. >> dice sorridendo.

Quasi senza pensarci con la magia chiudo la porta e giro la chiave. Non so nemmeno come l'ho fatto. Continua a stringermi fra le mie braccia. Accarezzo i suoi capelli e continuo a baciarlo, come se non potessi farne a meno.

Ruben sta per togliersi la magliettina quando qualcuno bussa alla porta. Ruben, sbuffando, va ad aprire.

<< Torna più tardi. >> dice ad Ariel arrabbiato.

Ridendo Ariel risponde: << So che siete in astinenza da tanto tempo, ma non potete farlo davanti ad una neonata, quindi io e Luce andiamo nel bar dell'ospedale a vedere un po' di gente e quando avete finito scendete e torniamo a casa. >>

Ariel entra, prende la bambina ed esce subito dalla stanza. Ruben chiude la porta a chiave, si volta verso di me e dice: << Dove eravamo rimasti? >>

Alle nove in punto io e Ruben stiamo entrando in ascensore. Non vedo l'ora di tornare a casa e di andare sulla nuvola a vedere un po' di persone. Ruben mi ha promesso che, dopo che Cat sarà ritornata in vita, andremo tutti a cenare fuori come una grande famiglia, anche se sembreremo tutti diciotenni amici.

Il cellulare di Ruben squilla mentre stiamo uscendo dall'ascensore. Risponde e sento con chi sta parlando. Riconosco la voce, è Rachel. A quanto pare questo pomeriggio dovrò tornare per forza sulla nuvola e far conoscere a tutti la mia bambina. Si è già sparsa la voce che è nata con le ali e adesso tutti vogliono vederla. Stanno già scomettendo su chi sarà la madrina del battesimo. Tutti scommettono su Ariel ma molti non sanno che Caterina Hale sta per tornare in vita. È meglio così, sennò molti sarebbero venuti a bussare alla nostra porta a chiederci di riportare in vita qualche persona a loro cara. Marcus mi ha raccontato quando ha detto a Luna che mia madre avrebbe riportato in vita David, l'amore della sua vita. È scoppiata in lacrime e non ha smesso per due giorni. Camminiamo verso il bar e all'improvviso una mandria di ragazzine corre verso di noi.

<< Tu sei Ruben, vero? >> chiede una ragazzina di quattordici anni con i capelli corti << Puoi farmi un autografo? >>

Io guardo senza capire prima Ruben e poi tutte queste ragazzine. Come mai conoscono Ruben?

<< Siete del liceo d'arte, vero? >> chiede Ruben sorridendo.

<< Si. >> risponde un'altra ragazzina << Possiamo farci una foto assieme a te? >>

Io mi sposto e guardo ancora senza capire. Come mai adesso Ruben è diventato famoso? Che diamine è successo?

Quando finalmente le ragazzine vanno via, fulmino Ruben con lo sguardo e dico: << Come mai ti hanno chiesto una foto? Come mai hanno voluto farsi una foto con te? >>

Ruben sorridendo dice: << Avrei voluto dirtelo appena tornati a casa. Qualche mese fa ho letto un annuncio sul giornale in cui dicevano che cercavano un disegnatore per un lavoro. Sono andato a chiedere informazioni e stavano cercando un fumettista molto bravo per una storia che uno scrittore aveva già scritto. Mi hanno dato tutta la storia e mi hanno dato due settimane per finire il primo volume. È piaciuto e lo hanno messo in commercio. Quelle ragazzine si sono fatte autografare la copertina del primo volume. >>

Piena di gioia lo stringo con forza fra le mie braccia e dico: << E' fantastico! >>

Mi stacco da lui e gli chiedo: << Di che cosa parla la storia? >>

<< E' una principessa in un mondo immaginario che combatte per difendere il suo popolo. È davvero una bella storia. Mi hanno fatto un contratto per disegnare altri trentacinque volumi. >>

<< Sono orgogliosa di te. >> dico sorridendogli << Davvero orgogliosa. >>

Ariel si avvicina a noi con Luce fra le braccia. Appena la piccolina mi vede inizia a piangere perchè vuole venire in braccio da me. La prendo fra le mie braccia e le dico: << Tu lo sapevi che tuo padre è diventato famoso? >>

<< Ho visto quelle ragazzine. >> dice Ariel sorridendo << Fra qualche tempo non potrai più fare un passo senza che ti vengano a chiedere di farsi una foto con te o un autografo. >>

<< Io ho salvato il mondo e nessuno mi ha mai chiesto un autografo. >> dico scherzando.

<< Appena pubblicherai il tuo primo libro vedrai che chiederanno l'autografo anche a te. >>

In questi tre giorni che ho avuto liberi ho letto il libro che Marcus ha inviato all'accademia di scrittura senza nemmeno chiedermi il permesso. Devo ammettere che Marcus ha fatto un buon lavoro. Ha tolto tutte le parti che erano molto personali e poi lui ha raccontato la guerra finale nei minimi dettagli. Ho notato che io e Marcus abbiamo stili di scrittura molto simili, molto discorsivi e molto fluenti. Marcus mi ha detto che se io gli do il via libera lui fa pubblicare il libro. Ci sto ancora pensando, è comunque la mia autobiografia, anche se nessuno lo saprà mai.

Mentre camminiamo verso la macchina il mio telefono squilla. È Marcus.

<< Ehi. >> dico rispondendo << Noi stiamo tornando a casa, tu dove sei? >>

<< Aria, dovete tornare subito. >> dice con voce felice << E' stanotte la luna piena! Stanotte riabbraccieremo Cat! >>

Sorridendo dico: << Stiamo arrivando. >>

Chiudo la chiamata, guardo Ariel e dico: << Stasera riabbraccieremo la nostra migliore amica. >>

Anche Ariel sorride. 


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