Vendetta- Parte 14

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Il freddo pungente della notte ci costringe ad entrare di fretta nella capanna. Kiran aveva ragione, appena entriamo veniamo accolte da un'aria calda molto piacevole. Oltre all'aria calda, capisco perchè è una capanna magica. Da fuori sembra una capanna molto rustica e precaria, ma dall'interno sembra molto ben fatta. Le pareti sono fatte interamente da lastre di legno solido e il tetto è a punta. C'è un letto matrimoniale appoggiato ad un lato della capanna e una porticina vicino che molto probabilmente collega la camera al bagno. C'è un armadio, due comodini e un baule fatti di legno grezzo. Il lampadario è molto semplice e richiama un po' la natura. Ci sono delle prese elettrice su ogni lato della stanza e sinceramente non so da dove prendato l'energia elettrica. Sembra una camera d'albergo. Chi lo avrebbe mai detto?

Appoggiamo i nostri borsoni sul baule ed Ariel si butta sul letto. Ha nel volto un'espressione preoccupata da quando Kiran ci ha comunicato che Lilia riceveva delle visite dal nostro caro amico Alec. Da quanto ha detto Kiran, Alec la voleva dalla sua parte e lei ha rifiutato.

<< Ti giuro che mi sta venendo il mal di testa. >> dice Ariel guardando il tetto a punta della capanna << Alec è rimasto sempre in contatto con Lilia e lei non ci ha detto niente. Ma perchè mettersi in contatto con lei e non con Marcus o con Cat o con qualcun'altro. >>

Mi stendo sul letto insieme a lei ed Eliah si mette tra noi due. Mi vengono in mente delle cose a cui non avevo mai pensato.

<< Si è messo in contatto con tutti tranne con noi due. >> dico sconsolata << Ha parlato con Marcus e con Cat mentre erano in viaggio. A me un anno fa mi è parso di vederlo in una mostra dei quadri di Ruben e un compratore anonimo ha comprato il quadro che rappresenta la guerra finale. Jago mi ha raccontato che una volta un compratore anonimo ha comprato un flauto nel suo negozio di strumenti musicali e poi lo ha ritrovato tutto rotto il giorno dopo in un pacco senza mittente. >>

<< Non ne sapevo niente. >> dice Ariel guardandomi << Perchè nessuno mi ha detto niente? >>

Non rispondo. Da quando è nato Eliah lei è stata la donna più felice di tutto questo mondo. Aveva tutto quello che desiderava e sorrideva in ogni minuto della giornata. Nessuno voleva rovinare il suo umore.

<< Odio i segreti. >> dice mettendosi seduta << Non li tollero. >>

<< Questo non è niente. >> dico sorridendo << Se pensi a tutte le cose che hanno nascosto a me! Ti ricordo che un mese fa ero convita che mia madre era solamente una donna misteriosa e senza una famiglia. Adesso siamo in Australia per cercare mio zio stregone per salvare i nostri familiari da uno stregone cattivo. Sembra quasi una favola. >>

Mi metto seduta ed Ariel mi chiede: << Quando eri piccola come immaginavi la tua vita? >>

Accennando un sorriso dico: << Diplomata e poi laureata. Scrittrice professionista, moglie e madre. Una vita normale. Tu invece? >>

<< Una fattoria mia, un marito, tanti figli e tante mucche. >> dice ridendo << Però la mia vita reale mi piace di più di quella che immaginavo da bambina. Può sembrarti strano, so che fra pochi giorni potrei perdere tutto quello che ho, ma io sono felice. Ho due figli, una strega stilista bravissima e un bambino stupendo, un marito che tutti sognano, un fratello fin troppo sdolcinato e protettivo e delle amiche stupende. Sono felice nonostante tutto. E tu invece? Sei felice? >>

Mi ha fatto una domanda semplice. Io sono felice? Adesso, in questo preciso momento, sono felice? Non so cosa rispondere. Non so se sono felice o no. Lo sono stata per molti anni dopo la mia trasformazione in ragazza alata, ma adesso sono felice?

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