Vendetta- Parte 2

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<< Sto bene. >> ripeto esasperata per l'ennesima volta.

Ho appena fatto una doccia veloce nel bagno dell'ospedale e adesso l'infermiera vuole convincermi a rimanere ancora un po' a letto, ed Ariel è d'accordo.

<< Non mangi da quattro giorni, non stai veramente bene. >> dice l'infermiera con un vassoio pieno di cibo.

Mi viene il voltastomaco solo a guardare il cibo in questi ultimi giorni. Ho la nausea e qualche minuto fa ho vomitato, credo sia dovuto allo stress.

<< Non ho fame. >> dico guardando disgustata il vassoio.

<< Ma devi mangiare! >> esclama Ariel vicino all'infermiera << Ci serve una guerriera forte, non una ragazzina debole che sviene ogni tre per due. >>

<< Aumenterò le sacche di sangue! >> dico arrabbiata << Adesso non ho fame, a pranzo o a cena mangerò qualcosa. >>

Ariel sbuffa e l'infermiera va via portandosi con se il vassoio. Come posso pensare a mangiare in questo momento? Devo fare un miliardo di cose e non so da dove iniziare. Devo iniziare l'allenamento con Ariel, devo iniziare a memorizzare gli incantesimi, devo portare in salvo tutti gli angeli tornati umani e non so come fare. Ah, e devo risolvere anche il rebus, forse la cosa più importante. Non mi sono mai piaciuti gli indovinelli, sono come la "x" in algebra. Invece di farti impazzire con le equazioni i matematici dicevano direttamente che numero è e basta, e magari alla fine l'equazione era impossibile. Se volevo passare delle ore a ragionare per indovinare qualcosa andavo in edicola e compravo il sudoku. Quanto sono felice di non essere più alle scuole superiori. Avrei voluto diplomarmi, ma sono comunque riuscita ad eccellere in un lavoro ben prestigioso. Certo, questo lavoro era il compito di eliminare tutti i vampiri e morire, però almeno ci sono riuscita.

<< Tu sai che fine ha fatto Luna? >> chiedo ad Ariel mentre abbottono i miei jeanz << Non l'ho più sentita da quando, prima del mio matrimonio, mi ha detto chiaramente che non voleva più saperne né di me né di tutti gli angeli. >>

<< Mentre eri sotto la doccia ho chiamato la mia amica ex angelo Simona e mi ha detto che è una sua collega. È diventata infermiera. >>

<< Vado io a parlare con lei. >> dico prendendo la mia borsa dal comodino.

<< Non vuole vedere nessun angelo, non vorrà vedere nemmeno te. >>

<< L'ho promesso a David, devo farlo di persona. >>

<< E cosa le dirai appena la vedrai? >> dice Ariel ironica << Sai, stanotte ho rivisto il tuo fidanzato morto e mi ha detto di proteggerti da un serial killer sovrannaturale? >>

<< Si. >> rispondo << Proprio così. Di per favore a Rachel di inviarmi un email con tutti i nominativi degli ex angeli da tenere al sicuro. >>

Esco dall'ospedale senza nemmeno ascoltare le sue proteste e mi incammino velocemente verso la stanza del portale. Ho bisogno di respirare un po' di aria fresca e di concentrarmi su altro, se rimango qui anche solo per un altro minuto credo che mi ricovereranno nell'ospedale psichiatrico dove lavora Luna.

Appena arrivo davanti alla stanza del portale le due guardie con un fucile tra le mani mi sorridono e mi salutano in modo cordiale. Sono i migliori protettori di tutti i tempi.

Mi fanno entrare nella stanza e subito entro nel portale già aperto. In questa stanza rimane sempre aperto perchè è stata programmata così e il portale si trova sul muro di fronte alla porta e non sul tetto come nella stanza d'atterraggio. Quando invece un angelo deve tornare si apre un secondo portale sul tetto.

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