Guerriera- Parte 5

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Tutti continuano a ripetermi che sono una guerriera da anni, ma io non ho mai capito veramente cosa cercavano di dirmi. Tutti mi dicevano di combattere, e io capivo quello che volevo capire. Pensavo che tutti mi dicessero di combattere la mia parte vampiro, combatterla e reprimerla. Non volevano dire questo, volevano semplicemente dirmi di combattere contro il male sfruttando anche questa parte. La mia parte vampiro è la parte che mi rende unica e speciale, un essere sovrannaturale con le ali che ha una forza straordinaria. Sono l'essere perfetto, il giusto equilibrio fra il bene e il male. Sono una guerriera, una ragazza che è nata con il compito di combattere. Dovrò ucciderli comunque. Cosa cambia se li uccido con una pistola o con i miei denti? Devo solamente lasciarmi andare. Sentire quella fame che ho ogni giorno della mia vita e abbandonarmi ad essa. La mia parte vampiro mi rende la ragazza guerriera che sono, quindi devo solo lasciarmi andare. Sono cinque anni che ho il desiderio di affondare i denti su un collo e berne tutto il sangue, questo è il momento giusto per seguire il mio lato vampiro.

Le corde vanno in frantumi ed io mi alzo dalla sedia. Li guardo, sono stupiti e non capiscono cosa sta succedendo. Ezra cerca di lanciarmi un incantesimo, ma non ci riesce. Anche Finn ci prova, ma nemmeno lui ci riesce. Chiudo la porta e la sigillo con un incantesimo di protezione. Nessuno può entrare o uscire da questa stanza. Li ho messi in trappola.

Sento i miei canini fremere dalla fame violenta che tutta questa rabbia mi ha provocato.

Sorridendo dico: << Allora. Chi uccido per primo? La vecchietta, l'australiano o mio cognato? Guardate, fa anche rima. >>

<< Ma che sta succedendo? >> chiede Vivian ad un tratto impaurita.

Ezra dice: << Si è lasciata andare. Guarda il suo tatuaggio. >>

Abbasso lo sguardo e vedo che la piuma non è più nera, ma rossa.

<< Non vado a caccia da tanto tempo. >> dico sorridendo << Avevo dimenticato quanto fosse bella la sensazione della caccia. Certo, c'è qualche differenza, prima cacciavo coniglietti, ora caccio tre serpi velenose. >>

Ezra inizia a fare un incantesimo di teletrasporto ma io dico: << Non funzionerebbe. Non ho sigillato soltanto la porta, ma anche tutta questa stanza. Non potete uscire. Allora. Ripeto. Chi uccido per primo? >>

Finn, impaurito, corre verso la stanza segreta dietro il muro dell'ufficio, dove cinque anni fa John ha tenuto rinchiuso Ruben. Io corro verso di lui e lo fermo con entrambe le mani.

<< Bene. >> dico guardandolo dritto negli occhi << Ecco chi ucciderò per primo. Le tue ultime parole? >>

Sorridendo dice: << Sei solo una puttanella. >>

Sorrido anch'io e dico: << Perfetto. >>

Poi affondo i miei denti sul suo collo. Avevo dimenticato quanto fosse piacevole. Il sangue che ti scoppia in bocca, l'adrenalina che ti scorre nelle vene, quella sensazione che ti fa sentire viva. Ad un tratto non arriva più sangue alla mia bocca. Mi stacco da lui e lo vedo con gli occhi chiusi, freddo e senza più una goccia di sangue. Lo butto per terra senza nemmeno pensarci. Assieme al suo sangue ho aspirato anche i suoi poteri. Sento che è stato lui ha creare la sferetta che blocca i miei poteri. Con un gesto secco mi strappo via l'ammasso metallico dal collo e lo lancio per terra.

Mi giro verso i due rimasti e li guardo sorridendo.

<< Forza. >> dico avvicinandomi lentamente a loro << Chi è il prossimo? Per me non fa alcuna differenza. So soltanto che vi ucciderò come ho fatto con il vostro amichetto. >>

Vivian si inginocchia e urla: << Ti prego, non uccidermi. >>

Con una mano le afferro i capelli e la sollevo, in modo da guardarla dritta negli occhi.

<< Proprio tu mi chiedi pietà? >> dico sorridendole << Tu che hai fatto passare le pene dell'inferno per secoli a mia madre? Proprio tu che vuoi torturare me e la mia bambina? Tu, che hai finto di amare Ruben e poi lo hai lasciato solo? No, piccola stronzetta, tu non meriti di vivere. Non voglio nemmeno avere una tua goccia di sangue nel mio corpo. >>

Non so nemmeno come, gli stacco il collo con le mie stesse mani. Mi ricorda quando, da piccola, Cat staccava la testa alla mie Barbie per farmi dispetto. Io ho fatto lo stesso. Il corpo adesso è afflosciato per terra e ho ancora la testa fra le mie mani. Schifiata la lascio cadere per terra.

Guardo Ezra e dico: << Rimani solo tu. >>

Impaurito mi dice: << Aria, tu non sei così. Tu sei buona, non faresti del male nemmeno ad una mosca. Io ti ho conosciuta e ho potuto vedere quanto sei pura. Non continuare a fare del male alle persone. >>

Con un impeto di rabbia lo spingo al muro, gli metto le mani al collo e lo sollevo in alto.

<< Tu sai quello che mi hanno fatto, vero? >> gli dico urlando << Stanno torturando la mia famiglia da un mese, hanno torturato mia madre per duemila anni solo perchè era una figlia illegittima! Tu hai permesso tutto questo! Sei tu che hai riportato in vita Vivian, sei tu che hai fatto in modo che cambiasse l'incantesimo della ragazza alata, è tutta colpa tua! >>

<< Non ridurti ai suoi stessi livelli. >> dice con fatica << Non immagini quante persone lei abbia ucciso come tu l'hai appena uccisa. Tu non sei come lei. Io ti sto implorando il perdono. >>

Lo guardo dritto negli occhi e dico: << Se tu vivi, potresti farli tornare in vita. Tu conosci l'incatesimo. Tu non puoi rimanere in vita. Io non posso e non voglio. >>

Faccio apparire una vaschetta piena d'acqua sulla scrivania, lo trascino fino a lì e immergo la sua testa dentro la vaschetta. È l'unico modo per uccidere un immortale, facendolo affogare. Appena sento il suo cuore smettere di battere lo lascio cadere per terra.

Mi guardo intorno. Sono stata veramente io a fare questo macello. Adesso i nostri nemici sono tutti morti. Rimangono solo quattro vampiri da uccidere e poi tutto questo sarà finito.

Apro la porta e mi ritrovo davanti la ragazza che mi ha accompagnato fino a qui.

<< Ciao, moscherino. >> dico sorridendo.

Mi sposto e lei vede cosa è appena successo lì dentro. Mentre è distratta, vado dietro di lei e affondo i miei denti nel suo collo. Avevo dimenticato quanto fosse schifoso il sangue vampirico, così le stacco la testa e sputo il sangue che mi è rimasto in bocca.

Mia madre, che ha la cella accanto all'ufficio, rimane stupita. Mi avvicino a lei e le dico: << Mi servirebbe una mano. Abbiamo altri tre vampiri da uccidere? >>

Guarda il mio tatuaggio e dice: << Ti sei lasciata andare? Non dovevi farlo! Non sei tu in questo momento, sei a caccia in questo momento. >>

Mi avvicino a lei e dico: << Ho capito. Ti vengo a prendere dopo. >>

Cammino per il corridoio ed urlo: << John! Dove sei? Non ti nascondere! È arrivato il momento di tornare all'inferno! >>



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