Vendetta- Parte 13

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Manca un'ora all'atterraggio. Atterreremo a Sidney alle nove di sera circa e non so quando arriveremo da mio zio. Ho fatto delle ricerche su internet dopo che mi sono svegliata e ho scoperto che vive in una tribù in mezzo alla foresta e che è la stessa tribù dove Lilia ha passato sei mesi circa qualche tempo fa. Non vedo l'ora di atterrare in aereoporto e finalmente camminare un po'. Dodici ore in aereo sono tante, soprattutto con tutta questa ansia che abbiamo.

Mi chiedo che aspetto abbia Ezra. Come farò a riconoscerlo? Forse assomiglia a mia madre visto che sono fratellastri, ma non lo so. Speriamo che mio zio sia disponibile ad aiutarci.

La hostess si avvicina a noi per chiederci cosa vogliamo mangiare per cena. Ariel ordina un sacco di cose, mentre io non ordino niente.

<< Come mai hai tutta questa fame? >> chiedo ad Ariel << Non mi stai nascondendo qualcosa vero? Tipo un bambino? >>

<< Ma che vai a pensare! >> dice ridendo << A fare altri figli ci penserò fra venti o trent'anni. Ho tutta l'eternità davanti, perchè tutta questa fretta. Tu invece, non hai pensato che tutte queste nausee potrebbero essere legate ad una gravidanza inaspettata? >>

Un po' scoraggiata dico: << Sai bene cosa ha detto Marcus, io non posso avere figli. È solo lo stress per tutta questa situazione, starò meglio fra dieci giorni, quando finalmente tutta questa guerra sarà finita. >>

<< Ma non ti piacerebbe avere un figlio? >> dice sorridendomi.

<< Certo che mi piacerebbe. >> dico con tono triste << Ma non è possibile, quindi me ne sono fatta una ragione. >>

Appena l'aereo si ferma sulla pista dell'atterraggio ci togliamo le cinture di sicurezza e scendiamo subito dall'aereo. Dobbiamo risparmiare più tempo possibile, ci vorrà un po' per trovarlo e non possiamo perdere tempo. Per fortuna sull'aereo ho cercato un incantesimo di localizzazione che Lilia usava quando doveva andare a raccogliere delle erbe per alcuni incantesimi. Si collega una bussola alla persona che si cerca ed è fatta. Adesso dobbiamo seguire la freccia nel quadrante e lo troveremo facilmente.

Ci nascondiamo dietro ad un furgone parcheggiato vicino all'aereoporto e facciamo riapparire le nostre ali. Appena Eliah ha visto che Ariel prendeva la sua collana dalla borsa ha esclamato: "Finalmente! È stancante camminare!".

Ci mettiamo in volo e seguiamo dove ci indica la freccia. La stringo in mano con forza e non smetto di guardarla.

<< Sei sicura che funziona quella bussola? >> chiede Ariel dopo un po' << E' quasi un quarto d'ora che siamo in volo e io fatico per volare veloce quanto te. Vorrei avere anche io le tue ali super veloci. È come se io avessi una vecchia Panda e tu una Ferrari. >>

<< Non esagerare. >> dico sorridendole << Sto volando piano. >>

<< Ah, se questo per te è volare piano... >>

Dopo qualche minuto la freccia nella bussola inizia a fare dei giri completi molto velocemente. Ci fermiamo e abbasso lo sguardo. Non vedo niente, ma riesco a percepire un incantesimo molto potente. Scommetto un incantesimo di occultamento di magia bianca. La bussola è impregnata di un incantesimo di magia rossa, la mia magia, ed è più forte. Atterriamo in una zona dove non c'è l'incantesimo.

<< Io non vedo niente. >> dice Ariel preoccupata.

<< Nemmeno io. >> rispondo << Ma qui c'è puzza di incantesimo. Credo che la tribù sia occultata, come tutti gli stregoni all'interno. >>

<< Fantastico. >> risponde.

Loro ci vedono, siamo noi che non li vediamo. Sento che sono molto vicini. Mi avvicino e dico ad alta voce: << Solo Aria Fell, la ragazza alata. Lei è mia cognata, Ariel Peterson, con suo figlio, Eliah Fell. Stiamo cercando Ezra Adams. >>

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