"Cosa Siamo?"

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Avevo un'ansia che partiva dal pollice dei miei piedi, e finiva all'ultimo dei miei capelli.

Michele mi strinse ancora di più a se, non riuscivo a guardarlo, il mio sguardo era fisso sulla parete.

-Quindi.. Mi hai sentito parlare..- disse sussurrando. Ero incapace di pensare.

-Sì.- E se avessi frainteso tutto? E se mi amava di bene e non come lo amavo io?

Con la coda dell'occhio vidi le sue mani posare la tazza sul comodino.

Presi coraggio e lo guardai dritto negli occhi, sembravano così felici..

Con la mano libera mi accarezzò la guancia, si avvicinò piano al mio viso, ma mi guardò come a dire, " se vuoi, mi fermo." No. Non fermarti, non farlo mai.

Annullò la distanza tra noi con un bacio, le sue labbra sapevano di cioccolato.. Probabilmente anche le mie. Partì tutto con un bacio normale,  a stampo, come i bambini.. Poi si fece più intenso.

Avevo voglia di piangere, ma non di tristezza, di felicità. Perché, sì. Il suo bacio sapeva di felicità.

Si trasformò tutto in un'armonia di suoni, spesso dicono che il bacio è una danza che fanno le labbra e le lingue, secondo me, invece, il bacio è un'armonia di suoni tutti insieme. Il respiro di entrambi, il suono delle labbra che si accarezzano l'un l'altra. Era una melodia che avrei ascoltato anche per sempre.

Ci staccammo e ci guardammo negli occhi.

-Non sai quanto ho desiderato questo momento, e non sai quanta felicità provo ora.- mi confessò e mi diede un altro bacio a stampo.

-Invece lo so.. Tutte le volte che mi sono morsa il labbro, lottavo contro la voglia di baciarti.- sussurrai.

Riprese la cioccolata e bevve un sorso, bevvi anche io. Quando la bevanda Finì, ci stendemmo accoccolati sotto le coperte.

-Buonanotte..- disse stringendomi a se.

-Notte.-

-Ti amo.-disse

-Ti amo.- dissi.

E così, ci addormentammo. Credo di non aver mai provato tante emozioni tutte insieme, di non aver mai provato tanta felicità prima d'ora. Forse, era finalmente arrivato il momento di una felicità eterna , anche per me.

Il giorno dopo era il ventitré dicembre, tra un po' sarebbe arrivato Natale, e io non avevo ancora nessun regalo per nessuno..

Mi svegliai ch'erano le nove e mezza. Lui era già sveglio, avevo la testa poggiata sul suo braccio , e le mani sul suo petto.

Mossi la mano per fargli notare che ero sveglia. Girò lo sguardo verso di me e sorrise.

-Buongiorno.- disse. Alzai la testa per ridargli il braccio, anche se era molto comodo.. Mi chiedevo cosa sarebbe cambiato ora.

-A te..- sussurrai con la voce impastata dal sonno. -cosa vuoi per colazione?- chiesi stropicciando gli occhi.

-Mi basta guardarti, sei la cosa più dolce e bella della mia vita.- sussurrò stendendosi di lato e guardandomi negli occhi.

Arrossii e sorrisi.-ma ora parlando seriamente, cosa vorresti mangiare?-

-sorprendimi.- disse solamente e rise. Sbuffai scherzosamente e mi alzai dal letto dirigendomi verso la cucina.

Gli preparai una tazza di latte e cereali, gliela misi sul tavolo e lo andai a chiamare.

-Non ti aspettare niente, non mi hai detto cosa volevi, e ho fatto la prima cosa che mi sono ritrovata avanti.- dissi guardandolo. Lui fece spallucce e andò in cucina a mangiare.

Io non feci colazione, non avevo fame, lo stomaco si era chiuso totalmente. Andai a farmi una doccia calda e mi vestii.

Quando Michele finì di mangiare, si preparò lui, mentre io lavavo la tazza dove aveva mangiato.

Provavo tante sensazioni tutte insieme. Non era cambiato nulla, eppure sembrava fosse cambiato qualcosa..

Andai nel soggiorno, dove Michele si stava sedendo sul divano proprio in quell'istante.

Mi sedei accanto a lui e gli sorrisi, venendo ricambiata.

-Michele?.. Noi cosa siamo?- chiesi abbassando lo sguardo.

-Esseri umani.- disse e rise. Che idiota.

-Non intendevo in quel senso, cretino.- dissi dandogli una leggera pacca sulla spalla.

-Beh, noi eravamo sconosciuti, siamo diventati conoscenti, ci siamo affezionati e siamo diventati amici, più passava il tempo, più il mio affetto per te cresceva, siamo diventati buoni amici, poi ho capito di amarti e ho cominciato a trattarti come l'unica donna della mia vita. Ora potrei dire che siamo fidanzati, ma è una cosa così banale che eviterei totalmente di dire. Quindi, secondo me, siamo due anime che, dopo tanto dolore, si sono trovate, si sono amate, e ora vivranno per sempre insieme. E se le anime ti spaventano possiamo essere due stelle poco luminose,che  appena si sono trovate hanno cominciato a brillare insieme, creando la stella più bella di tutto l'universo. E se le stelle ti sembrano scontate,posso dire che siamo Chiara e Michele, un'amore fatto di semplicità, una famiglia di felicità. Ma se anche questo non ti andasse bene, noi potremmo essere il tutto l'un dell'altra, quel tutto che ti fa sentire pieno con una carezza, un abbraccio, un bacio. Però sai.. Non importa quello che siamo, a me importa che stiamo insieme, la tua presenza unita alla mia mi fanno sentire libero.-

Rimasi affascinata dalle sue parole, dalla dolcezza della sua voce mentre le pronunciava, dallo sguardo d'amore che mi rivolgeva. Lui mi amava davvero come io amavo lui.

Non c'erano parole che potevano essere giuste in quel momento, l'unica cosa giusta eravamo noi due mano nella mano, e basta.

Lo baciai, lo baciai con tutte le emozioni che avevo in corpo, lo baciai con tutto l'amore che provavo per lui. La mia vita aveva un senso, solo perché ora era con me.

***

HEEELLOOO!! Ecco il quarantesimo capitolo della mia storia!

Ops Ops. Festeggiate! Il tanto atteso bacio è arrivato!
Cosa pensate del capitolo?
Cosa vorreste nei futuri capitoli?
La scena che vi è piaciuta di più? Ops Ops

Se vi è piaciuto lasciate una stellina  ed un commentino!

CIAO!

~S👫

Save Me, Please.||Michele Bravi|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora