Serata tra.. Amici?

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I tre ragazzi tornarono alla loro casa portandosi via il cane.

Ancora una volta rimasi da sola.

Presi il cavalletto con una delle tele conservate nello sgabuzzino, tirai fuori pennelli,pittura,gessetti e chi più ne ha più ne metta.

Cominciai a dipingere seguendo il ritmo del mio cuore e le parole dei pensieri.

Finii dopo un'ora quella specie di quadro. Attorno feci delle spirali lasciando che il viso uscito fuori potesse spiccare molto di più.

Presi un chiodo e lo appesi al muro.

Appena mi girai verso il cavalletto vuoto notai il casino combinato con la pittura. Il rosso ed ed blu sul pavimento, le gocce di nero che scivolano contro il legno del cavalletto, il giallo sulla stoffa di una tovaglia ed il verde sulla sedia.

Cominciai a darmi da fare nel pulire tutto l'impiccio facendo partire una canzone. "Replay- Zendaya"

Mi armai di tutto l'occorrente necessario e cominciai a pulire cantando.

Mentre ero intenta a fare ciò qualcuno bussó alla mia porta e,senza pensarci troppo,l'aprii mostrando il casino di casa mia ed il mio intero corpo pitturato.

-Oh.. Hai avuto una bomba colorata qui dentro?- Annunciò la ragazza spostandosi leggermente la sua frangetta nera,forse troppo lunga,dagli occhi.

-Stavo pulendo proprio ora..- sussurrai imbarazzata. Dopo svariati secondi mi scostai dalla porta lasciandola passare.

-Sono venuta per invitarti a fare un giro con me e altri,ti va?  I tuoi te lo permettono?- Chiese facendomi un grande sorriso.

Sicuramente i miei non avrebbero avuto da obbiettare.
-Non lo so,devo pulire e..-

-perfetto passiamo a prenderti verso le sette e mezza ciao!- mi interruppe uscendo dalla porta senza farmi contrabbattere.

Sbuffai rumorosamente andando in camera mia.

Aprii l'armadio notando una quantità elevata di vestiti non molto femminili.-E adesso che cazzo metto?- passai una mano,oramai blu, tra i miei capelli.

Optai per dei Jeans attillati chiari ed una felpa nera,presi la mia biancheria ed andai in bagno a lavarmi.

Entrai nella cabina facendo uscire l'acqua. Mi piazzai sotto il getto caldo lasciando che mi bagnasse il corpo ricoperto di ferite.

Tante battaglie ho affrontato. Tante battaglie ho perso.

Uscii dalla doccia avvolgendo il mio corpo fragile  con l'accappatoio rosso.

Presi il pettine passandolo sui miei capelli, ancora bagnati, togliendo ogni singolo nodo.

Appena fui asciutta indossai i miei indumenti,asciugai i capelli e andai nel salotto dipinto.

Indossai le mie Adidas bianche, regalatemi da colui che non meritava di essere pronunciato o pensato, presi la mia borsa e misi dentro il telefono.

Non uscivo con.. persone.. da molti anni,ed avevo un'ansia che fremeva fin dentro le ossa.

Le mani tremavano e le gambe si muovevano involontariamente.

Alzai lo sguardo verso l'Orologio a forma di pizza attaccato al muro,segnava le 19;15, altri quindici minuti e sarebbero arrivati.

Mi chiedevo quante persone ci sarebbero state, avevo già pianificato che se fossero state troppe,senza farmi notare sarei sgattaiolata via.

Il suono del campanello mi fece tornare sulla terra,mi alzai di scatto avvicinandomi alla porta, e dopo aver preso un bel respiro, la aprii.

Mi trovai avanti il moro in tutta la sua... altezza. Aveva il solito ciuffo scompigliato, una maglia grigia e un giacchetto di pelle,dei Jeans scuri e delle converse nere.

-Pronta?- mi chiese sorridente.

-Sì prendo la borsa e arrivo- dissi prendendo l'oggetto in questione per poi uscire dalla porta chiudendola con tre girate di chiavi.

-I tuoi hanno un'altra chiave?- Mi bloccai a quella domanda, non risposi,mi limitai a fare 'mh' e scendere le scale.

Michele mi raggiunse subito e mi aprì gentilmente il portone. Fuori c'erano Vicky, una ragazza ricciolina ed un altro ragazzo con un cappellino.

Appena Vicky mi vide mi abbracció  Molto forte, rimasi perplessa, nessuno mi abbracciava. Dopo qualche attimo di esitazione, ricambiai.

-Chiara,loro sono Sofia e Alberico,ragazzi,lei è Chiara- sorrise.

-Piacere!!- dissero contemporaneamente i due per poi scoppiare in una risata.

-Tutto mio- risposi un po' titubante, notai l'assenza del ragazzo col berretto al contrario, ma evitai di fare domande per non essere invadente.

Cominciammo a fare una passeggiata per la città,i quattro parlarono per tutto il tempo,mentre il ero più in disparte. Sentivo gli occhi delle persone su di me, uno sguardo di disprezzo,odio. Forse non sarei dovuta uscire coinvolgendo anche gli altri in quella situazione che,a differenza mia,sembrava non importargli per niente.

Il mio sguardo cadde su Michele,stava sorridendo,e che sorriso, ad ogni risata i suoi occhi si facevano più piccini. La sua risata era dolce ma roca allo stesso tempo.

-Ma ciao puttana.- quella voce. Una tirata di capelli mi fece urlare attirando,così,l'attenzione di tutti. - Credevo non uscissi più di casa sai? Non pensavo avresti avuto il coraggio di spaventare i bambini con la tua faccia di merda. Con una spinta mi fece cadere per terra. Federica.

***

HELLOOOOOOO
Ecco il quarto capitolo della miiiia storia!
Se vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commentino!

CIAO!

~S≧﹏≦

Save Me, Please.||Michele Bravi|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora