Lupo.

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Avevo le mani sparate sul viso, non avevo il coraggio di guardare Chiara in quello stato.

-A...- la sua voce si fece spazio nel silenzio della stanza, alzai lo sguardo velocemente, saltando dalla sedia. -A..cqu..- Acqua,voleva dell'acqua.

Presi una bottiglia e versai il liquido in un bicchiere di vetro.

Mi affrettai a portarglielo mentre Vicky le faceva alzare il viso per bere. Avvicinai il bicchiere alle sue labbra screpolate,bevve meno di un sorso e poi si ristese.

Chiuse gli occhi lanciando un forte sospiro. -Grazie..- sussurró in modo quasi inudibile.

Aprì i suoi occhi mostrando un cerchio completamente nero, la pupilla era invisibile praticamente. C'era un piccolo riflesso di luce in quei dolci occhietti stanchi.

Ad un certo punto li spalancó mettendosi a sedere di schianto.

-M-ma io dovrei esse..- si piegò dolorante premendo sulla pancia. Le uscirono dei gemiti di dolore dalla bocca che mi spezzarono.-re a scuola..- disse più piano.

-Non credo sia il caso,hai la febbre a trentanove.- dissi facendola stendere piano.

Rimase in silenzio,probabilmente la voce era andata via,per colpa mia.

Andai in bagno lasciando Chiara con Vicky e Sofia.

Mi piazzai avanti allo specchio guardandomi dritto in faccia. Ero pallido anche io,sembravo un morto. Decisi di sciacquarmi il viso, feci questo e tornai in soggiorno.

Trovai Chiara in piedi mentre Sofia e Vicky provavano a farla stendere. Quella ragazza mi avrebbe dato filo da trocere.
Sembrava una lupa, nonostante tutto pensava a pulire casa,ad andare a scuola o lavare i piatti.

Chiara pov's

Michele mi si piazzió avanti guardandomi in modo severo. Come potevo a fargli capire che avevo da fare? Che non avevo il tempo di riposare,la febbre sarebbe passata da se anche non stando a letto.

Sbuffai rumorosamente sedendomi sul divano. Con quel gesto una fitta alla pancia mi fece piegare ancora una volta, faceva male,molto male. Avevo un livido che si espandeva dal fianco a pochi centimetri dell'ombelico,lo sentivo.

Probabilmente mi avevano preso a calci una volta svenuta. Normalmente una persona non si sarebbe ricordata nulla, Invece io ricordavo, ricordavo di aver visto il pugno di quella tarzanella arrivarmi contro,ricordavo il grande dolore al naso e i giramenti di testa sempre più forti, ricordavo il tonfo fatto per terra e ricordavo il nero impossessarsi dei miei occhi senza che io potessi evitarlo.

Mi posizionai sotto le coperte calde guardando il soffitto. C'era così tanta tensione in quella stanza ,e la causa ero io. Volevo tutti fuori,volevo rimanere sola, non potevo fermarmi per qualche linea di febbre.

Il mio respiro si fece più pesante, le guance mi andavano a fuoco, eppure il mio corpo tremava.

Lo sguardo dei tre mi metteva ansia. Mi guardavano con preoccupazione,ma si dava il caso che non stavo morendo,era una semplice febbre.

-Alberico.. dove sta?- Chiesi ad un tratto. Sentivo la sua mancanza, lui aveva sbagliato a dire quella cosa,ed io ero troppo permalosa, ma non volevo perderlo.

-Beh.. non lo sappiamo..- Mi rispose la riccia.

-Mh..- Non si interessava minimamente a me,era qualcosa di bruttissimo.

Sentii qualcuno prendermi la mano, erano così calde,mentre le mie erano come pezzi di ghiaccio.

Girai il viso verso lui, lui che provava a proteggermi da pericoli inesistenti.

Il mio sguardo si incupì, tirai la mano indietro e mi girai dal lato opposto. Il motivo era totalmente sconosciuto,non nego di aver avuto i sensi di colpa,ma una rabbia improvvisa mi invase il cervello, non facendomi capire i miei gesti.

***

HEELLOO! Ecco qui il diciottesimo capitolo della mia storia!
Ops Ops. Cosa vorreste che succeda nel prossimo capitolo?
In quante volete il ritorno di Albe?
Perché Chiara,secondo voi,è arrabbiata?Ops Ops.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina☆ ed un commentino

CIAO!

~S (~O~)zZ

Save Me, Please.||Michele Bravi|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora