Scappare da tutto.

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-AO! ma che cazzo stai facendo?!- urló il moro mettendosi avanti a me mentre Vicky mi aiutó ad alzarmi.

-Uh non sapevo avessi  delle  guardie del corpo, ah dimenticavo,non puoi permetterti di mangiare figurati per pagare loro- Scoppió in una fragorosa risata seguita dalle due oche dietro di lei. Indossavano delle minigonne con delle calze trasparenti nonostante fosse inverno.

Federica, sorella gemella di Francesca,in quel momento assente, aveva una maglia rossa scollatissima e dei trampoli ai piedi.

Vicky mi guardó interrogativa alla sua affermazione.

-Ma cosa ne sapete di lei? Ma ve ne andate?- Urló Sofia.

-Uhm,non perdiamo tempo con gente che Frequentano sta cosa,bye.- disse andando via su quelle cose che lei chiama tacchi.

Si girarono tutti verso di me aspettando delle spiegazioni. Abbassai lo sguardo,non ero propenzia a parlare di me e soprattutto a fare pietà.

-Grazie..- sussurrai in modo quasi inudibile, per poi mettermi a correre verso casa.

Entrai sbattendo la porta violentemente buttandomi sul letto in lacrime. Non avrei più saputo guardarli in faccia,loro mi avevano aiutata ed io ero scappata con la coda tra le gambe.

Tra lacrime e singhiozzi ,mi alzai e aprii il cassetto prendendo un cofanetto di legno piccolino.

Tirai fuori dalla maglia la mia collana/ chiave e la inserii dentro la serratura. Appena alzato il coperchio partì il suono del carillon che si espanse in tutta la stanza. Presi la lama grigia poggiando il cofanetto sul comodino.

Alzai le maniche della felpa e ,
senza pensarci due volte,  fiondai la lama sul braccio facendo un taglio profondo. Il sangue sgocciolava sul pavimento, mentre altre lacrime si fecero spazio sul mio viso pallido.

Il mio corpo continuava a tremare ,mentre dei brividi mi percossero tutta.

Mi alzai definitivamente dal letto dirigendomi in bagno. Tirai fuori una fascia che,dopo aver bagnato la ferita con dell'acqua, avvolsi al braccio. Era evidente la macchia di sangue formatasi sullo strato bianco della fascia e cominciai a fare più giri.

Alzai lo sguardo verso lo specchio mostrando la mia figura. Quanto mi facevo schifo. Troppo grassa,troppo brutta, troppo odio, troppo sangue,troppe persone,troppe parole e nessun'azione.

Con la mano destra diedi un pugno allo specchio rompendolo in mille pezzi.

Il sangue sulle nocche scendeva fino alle dita lasciando che delle goccioline cadessero per terra.

Chiusi gli occhi mettendomi le mani in volto e ricominciado a piangere peggio di prima.

-Sono un errore. Faccio schifo. Cosa ho fatto di male?- sussurrai tra i miei singhiozzi.

Decisi di ripulire i pezzi di specchio per terra dopo essermi fasciata anche la mano.

Con una mano mi lavai il viso nero a causa del trucco sciolto e mi misi il pigiama.

Andai nella mia camera sedendomi sul letto e guardando fuori la finestra.

Vidi i quattro ragazzi avvicinarsi alla mia abitazione con passo deciso ed in silenzio. Dopo esattamente tre secondi bussarono al citofono non ricevendo nessuna risposta da parte mia.

Presi il telefono di schianto inserendo le cuffie in esso e nelle mie orecchie. Partì a tutto volume "Take It Out on Me- Thousand Foot Krutch."

Mi stesi sul materasso gelido e chiusi gli occhi ignorando ogni singolo rumore finché,nonostante il bruciore delle ferite, mi addormentai.

***

HELLOOOOO! Ecco il quinto capitolo della mia storia!.
Dato che è molto più corto di quanto mi aspettassi oggi pubblicheró anche il sesto capitolo! Non fateci l'abitudine ehe
Se vi è piaciuto lasciate una stellina ed un commentino!

CIAO!

~S*^^*

Save Me, Please.||Michele Bravi|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora