Vendetta- Parte 13

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All'improvviso una donna appare a pochi passi da me. Trasalgo dalla paura.

<< Come fate a conoscere Ezra Adams? >> chiede con sguardo duro.

Non può avere più di vent'anni, ma sembra molto saggia. Mi viene in mente una foto che Lilia mi aveva inviato per email quando stava qui, è una sua amica.

Prendo dal mio borsone il documento scritto di greco antico e dico: << So che Ezra è il creatore degli angeli. Ho bisogno di parlare con lui perchè gli angeli stanno affrontando un brutto momento e io ho bisogno che lui mi insegni. >>

La ragazza scoppia a ridere e dice: << Tu non possiedi la magia, non può insegnarti. Torna da dove sei venuta. >>

<< Ti sbagli. >> dico guardandola dritta negli occhi << Sono una strega di magia rossa e molto potente. >>

<< Bugiarda. Al mondo sono rimasti solo due stregoni che possiedono la magia rossa: Ezra Adams e Virginia Adams. >>

<< Sbagli di nuovo. >> dico sorridendo << Virginia ha avuto due figli e guarda caso io sono la sua seconda figlia. Ho assorbito i suoi poteri quando è morta e adesso ho più potere di quanto io stessa immagini. >>

Rimane per un attimo scioccata.

<< Come faccio a sapere che non menti? >> dice guardandomi dritta negli occhi.

Avevo pensato anche a questo. Prendo dal mio borsone il ritratto che Marcus custodiva tra le pagine del suo diario. Mia madre nel milleduecentodue. Siamo quasi identiche.

Mi avvicino a lei, le faccio vedere il ritratto e dico: << Lei è Virginia Adams. Guarda me adesso. Non sono lei, ma la somiglianza è visibile a tutti. Stessi occhi, stesso colore di capelli, stessa forma del viso, stesso sorriso. >>

Ancora è dubbiosa. Sospirando dico: << Ezra è mio zio. Ho fatto un incantesimo di localizzazione usando il mio sangue perchè siamo parenti. Non so che aspetto ha, so solo che è il fratellastro di mia madre e che io sono su un aereo da stamattina per venire a parlare con lui perchè uno psicopatico ha deciso di vendicare i vampiri. Quindi facci entrare e fammi parlare con lui. >>

<< Io non potrei... >> dice un po' sconsolata.

Sento la rabbia aumentare sempre di più. Prendo il mio telefono e prendo la foto che Lilia mi aveva inviato. Gliela mostro e dico: << Questa sei tu, giusto? Conosci la ragazza che stai abbracciando?>>

<< Certo. >> esclama << Lilia, come potrei dimenticarla. È un po' che non si fa sentire. >>

<< Lei, insieme a mio marito, mio fratello e mio padre, è stata rapita dal suo fratello gemello psicopatico e adesso è un ibrido. Metà angelo e metà vampiro. Abbiamo dieci giorni prima che si essicca insieme a tutti gli altri. Sai cosa succede quando un vampiro si essicca, giusto? >>

Diventa bianca come un lenzuolo. Ho detto le parole giuste per convincerla.

<< Mi ha parlato di Alec. >> dice preoccupata << Diceva che era crudele e spietato, ma io non ci ho creduto più di tanto. >>

<< Per questo devo parlare con Ezra! >> esclamo << Se si essiccano tutti gli angeli sono spacciati! Gli esseri umani svaniranno e il nostro pianeta sarà disabitato. >>

Mi da le spalle e dice a qualcuno che io non riesco a vedere: << Fateli entrare e accompagnateli nella capanna di Lilia. Io vado ad avvisare il capo. >>

Dopo qualche minuto riusciamo a vedere il villaggio. Ci sono tante capanne e molti stregoni ovunque. Non sembra un accampamento fisso, forse si spostano per non essere trovati. Un ragazzino che non può avere più di quattordici anni si avvicina a noi con un sorriso enorme e dice: << Seguitemi. >>

Facciamo quello che dice. Ci inoltriamo in mezzo alle capanne e lo seguiamo. Questo posto è molto più grande di quanto immaginassi, sembra un paesino.

<< Io vi ho riconosciute subito. >> dice mentre camminiamo << Lilia mi parlava sempre di voi e mi ha fatto vedere molte foto vostre. >>

<< Allora hai un'idea sbagliata su di noi. >> dice Ariel accennando un sorriso << Sicuramente ti ha detto che siamo tutti matti da legare. >>

<< No. >> dice guardandoci << Non è vero. Ha detto che siete le persone più buone e gentili che abbia mai incontrato. Lo diceva sempre anche a quel ragazzo che la veniva a trovare molto spesso.>>

<< Set? >> chiedo dubbiosa.

<< No, Set viveva qui. Parlo di suo fratello. >>

Sento un brivido pervadermi tutta la schiena.

<< Alec veniva qui? >> dice Ariel preoccupata.

<< Si. >> risponde il ragazzino << Ogni tanto. Una volta ho ascoltato la loro conversazione. Lei gli diceva di non fare niente contro di voi, che eravate gente buona che non aveva nessuna colpa. Però lui diceva che il suo piano era ben definito e che se non stava con lui stava contro di lui. >>

Adesso capisco tutte quelle frasi strane che mi diceva per telefono o di persona. Mi diceva di far attenzione, di tenere delle armi sempre a portata di mano. Chissà perchè non mi ha detto di queste conversazioni con quel bastardo, forse per non farci preoccupare.

<< Siamo arrivati. >> dice il ragazzino fermandosi davanti ad una capanna << Sono delle capanne magiche, non sentirete il freddo della notte. Sicuramente Ezra non parlerà con voi stasera, lui è un tipo un po' strano, parlerà con voi domani mattina. >>

<< Grazie mille. >> dico sorridendogli.

<< Se avete bisogno di qualcosa alzate la cornetta del telefono della capanna e selezionate il numero venticinque. Vi risponderò io. Non chiamate gli altri, non sono così tanto disponibili con gli intrusi. Sono Kiran comunque. >>

Dice questo e se ne va, lasciandoci sole davanti alla porta della capanna magica.



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