Prologo

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L'avevano capito subito. Sin da quel mattino quando, appena atterrato, Beck non aveva visto Jade saltargli addosso come sempre. La ragazza si era limitata a venirgli incontro a braccia incrociate, fissarlo con i suoi occhi azzurri e baciarlo sussurrandogli un piccolo "Bentornato" a mezza voce. Lui le aveva sorriso e lei aveva notato che anche quel sorriso era diverso da tutti gli altri. Beck l'aveva presa per mano, cercava di ignorare, probabilmente senza successo, quello strano presentimento che si era fatto strada nella sua mente e nel suo cuore nelle ultime settimane. L'aveva vista rabbrividire al contatto con la sua pelle calda. Era la prima volta che lo faceva da tanto tempo e adesso sussultava, come se si fosse dimenticata com'era sentirlo davvero. Aveva stretto la presa, mentre il ragazzo cercava di mascherare lo sconcerto, seguendola fuori dall'aeroporto, verso l'auto nera di Jade.

"Guido io?" - chiese Beck.

Lei annuì, porgendogli le chiavi dell'auto e salendo a bordo sbattendo la portiera. Il ragazzo, dopo aver sistemato il piccolo borsone nel portabagagli la imitò. Mise in moto, osservando la sua ragazza. Aveva la fronte stranamente corrucciata, sembrava stesse riflettendo su qualcosa di importante. Nonostante questo però, non riuscì a non pensare a quanto fosse bella, anche con quella buffa espressione. Jade era un tipo impulsivo, diceva quello che le passava per la testa senza dare retta a nessuno. Questa volta però ci aveva pensato mesi. Quella situazione stava diventando insostenibile e lo sapeva anche lui. Se questa però sarebbe dovuta essere la sua ultima giornata con Beck, non la avrebbe certo sprecata tenendogli il muso.

" Ehi ,qualcosa non va?" - domandò premuroso lui.

" Come? Oh- no, niente.- rispose la ragazza scuotendo la testa, sorrise - Dove ti va di andare?"

"Cioccolata?" - Jade annuì. Non era una cattiva idea, visto il freddo invernale. Il tragitto in macchina passò veloce tra stupide chiacchiere e timidi sorrisi.

"Che fai?" - chiese Beck guardando per un attimo la ragazza seduta accanto a lui e notando che aveva in mano il suo cellulare.

"Spengo il telefono, ma prima avverto Cat. Non vorrei si preoccupasse." - rispose atona - " voglio dedicarmi a te oggi" - concluse posando il telefonino nella borsa. Se questo giorno sarà l'ultimo - pensò - non mi perderò neanche un attimo di te, dolcezza.

"Puoi spegnere anche il mio, è nella tasca della giacca"

Jade fece come le aveva detto, soffermandosi più del necessario vicino a lui.

"Jade ..."

" Si?" - sussurrò.

" Ti consiglio di non distrarmi mentre guido, o finiremo entrambi contro un muro" -

La ragazza si allontanò facendogli la linguaccia. Lui rise -

"Avrai tutto il tempo di provocarmi stasera."

"E cosa le fa pensare, signor non-avvicinarti-che-mi-distrai-anche-solo-respirando che io ne avrò voglia?"

" Uhm ... - finse di pensarci un po' su, poi disse - "beh sono sicuro di aver indovinato tre punti. Primo: sono due settimane che non ci vediamo. Secondo: sei terribilmente attratta da me e non sarò così modesto da negarlo e terzo ... sono così sicuro di conoscerti bene, da sapere che mi ami."

" Presuntuoso!"

"Ti amo anch'io" - rispose impertinente, sorridendo soddisfatto notando le guance di Jade imporporarsi. Almeno questa reazione era la stessa di tutte le altre volte.

~°~°~°~°~

" Si, e tu sei così scemo da esserti macchiato con la cioccolata."

Skinny LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora