Vendetta- Parte 3

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Mi avvio verso l'uscita della palestra e, mentre esco dalla porta, sento Ariel dire: << Ti conservo il pranzo. >>

E' insopportabile quando si comporta così. Di solito stressa Lilia in questo modo, ma adesso che non c'è se la prende con me. Da una parte è una cosa buona, ma dall'altra proprio no.

Appena arrivo sul cielo della città mi fermo un attimo, devo pensare a dove si trovi la casa di Natalie e come arrivarci. Non mi fa molto piacere vederla, ha fatto di tutto per rovinare il rapporto che Ruben ha con suo figlio ma alla fine si è arresa dopo una conversazione che ho avuto con lei. Non nego di averla minacciata.

Per trovare la casa ricorro alla mappa sul mio telefono. Ci metto un po' di più del previsto per arrivare, Ariel ha ragione, il sangue non basta per mantenermi in forza. Dovrei mangiare qualcosa, ma proprio non ci riesco. Atterro proprio davanti al portone di ingresso, tanto questa zona è come sempre deserta. Sto per bussare alla porta, quando vedo che è socchiusa.

La apro ed entro. Sento il vocione di Brutus e la voce sottile di Natalie. Sembra che stanno litigando. Entro nel soggiorno e vedo Brutus puntare il fucile contro Alaric. Subito vado vicino a lui e gli prendo con forza il fucile dalle mani. Poi, arrabbiata, gli urlo: << Ma ti sembra il modo?! I fucili servono se Alec vi attacca, non per minacciare le persone! Ritorna alla nuvola di corsa, qui ci penso io. >>

Gli ridò il fucile e lui, con lo sguardo abbassato, esce via dalla casa. Appena Alaric sente la porta di casa chiudersi respira profondamente.

<< Scusatelo. >> dico un po' imbarazzata << E' buono, solo che ha dei modi un po' rozzi. >>

Mi volto verso di Natalie e la guardo. Negli ultimi anni è invecchiata tantissimo. I capelli sono più bianchi, ha più rughe e ha gli occhi spenti.

<< Se proprio volevate vedermi perchè non venivi tu in persona? >> mi dice con un sorriso spregevole in volto << Sei così indaffarata da mandare le guardie del corpo? Perchè non mandavi tuo marito, visto che lo tieni in pugno come se fosse una marionetta? >>

<< Mamma... >> inizia a dire Alaric.

<< Alaric, tranquillo. >> dico sorridendo a Natalie << Ignoro il veleno che esce dalla bocca di tua madre. Nonostante l'invalidità sei ancora una serpe come una volta. >>

<< Tua madre doveva insegnarti meglio l'educazione. >> dice arrabbiata.

<< Sai, non puoi insegnare ad un vampiro come essere educati. >>

<< Sei un vampiro solo in parte. >> dice ridendo << Non ti vantare, tu non sei nemmeno degna di portare quell'appellativo. >>

Respiro profondamente e dico: << Ringrazia il fatto che ho un grande rispetto per Ruben, perchè se fosse per me ti consegnerei io stessa ad Alec per farti trasformare in un ibrido. >>

<< Ma di cosa stai parlando? >> dice Alaric mettendosi tra me e Natalie << Alec? Il figlio di mia zia? >>

<< Si, proprio lui. >> rispondo << Ha trasformato Ruben, Lilia, Marcus e Jago in ibridi, esseri sovrannaturali metà vampiri e metà angeli e li tiene sequestrati. Vuole fare lo stesso con tutti gli altri angeli, gli ex angeli e forse anche con i bambini con la cicatrice. Però forse dovevo dire di escludere tua madre dalla lista, se si trasformasse in un ibrido avrebbe tra i denti del veleno vero, invece di sputare del veleno verbale. >>

All'improvviso Alaric diventa bianco come un cencio. Avrei dovuto dirgli tutto con un po' più di tatto, non in questo modo così violento, però quella vecchia decrepita di Natalie mi fa salire i nervi.

Ad un tratto sento un forte odore di sangue. Abbasso lo sguardo e vedo che ha un taglio profondo al braccio e che non si muove. Sfioro il suo viso e vedo che è freddissimo. È congelato.

L'odore del sangue sta diventando sempre più forte. Mi allontano da lui e trattengo il respiro più che posso. Cerco di non pensare al sangue e vado dietro di lui, verso Natalie. Anche lei è immobile e anche lei sta sanguinando.

Sento qualcuno battere le mani, mi volto e vedo Alec sulla soglia della porta.

<< Davvero, bravo Alec. >> dice ridendo << Incantesimo di congelamento perfettamente riuscito. Ti mancavo? Dal tuo sguardo penso di no. >>

Mantieni la calma, ripeto a me stessa, mantieni la calma.

<< Bene! >> esclamo << Finalmente si ci rivede. Volevo ringraziarti personalmente per aver trasformato tutte le persone che amo in ibridi. Davvero, hai fatto un bel gesto. Poi guarda, sei un ottino regista, un video davvero stupendo. La sceneggiatura fantastica. Erano pietre vere quelle dello sfondo? Sembravano molto vecchie. >>

Scoppia a ridere e dice: << Non riuscirai a capire dove sono tenuti prigionieri i miei ibridi da un video di bassa qualità. Comunque sono molto felice che tu lo abbia apprezzato. >>

<< Si, molto. >> rispondo << Potresti vincere un oscar con quel cortometraggio, poi magari puoi dedicarmelo, visto che lo hai registrato solamente per me. >>

<< Comunque. >> dice guardandomi << Passiamo al motivo della mia visita. Volevo chiederti la data e l'orario del funerale di Caterina. Hai presente? Un po' più alta di te, più formosa, capelli ramati, tatuaggio sulla caviglia, seconda ragazza alata? >>

<< Si. >> dico cercando di tenere a freno la rabbia << Ho presente. I funerali si faranno quando tutta la mia famiglia si sarà riunita, quindi quando tu sarai due metri sotto terra. Potrai assistere come fantasma, non credo sia come esserci in carne ed ossa, ma... aspetta, tu non sei fatto di carne ed ossa, tu sei fatto di escrementi di colombe. Credo che da fantasma sarebbe meglio, non sentiremmo la tua puzza. >>

<< Ti stai migliorando, brava. >> dice camminando verso di me << Però le parole sono inutili. Non puoi uccidermi se prima non hai trovato i miei ibridi e, visto che trovarli è praticamente impossibile, non credo che morirò tanto presto. Secoli e secoli di guerra ci aspettano. >>

<< Io scommetto che non arriverai alla fine del mese. >> dico sorridendogli << Dopo un po' di tempo la merda inizia a fare troppa puzza e a quel punto deve essere tolta. >>

Con un dito mi sfiora le labbra. Siamo a pochi centimetri di distanza. Potrei ammazzarlo in pochi secondi, ma non posso farlo, gli ostaggi rimarrebbero occultati per sempre.

<< Non posso dirti cosa avrei voglia di farti in questo momento. >> sussurra << Se solo tu avessi scelto di schierarti dalla parte dei vampiri, ti saresti innamorata di me. >>

Ridendo dico: << Quindi, fammi capire bene, tu sei innamorato di me? Che novità è questa? Tu non provi sentimenti. >>

<< C'è differenza tra voler amare qualcuno e tra il volerlo possedere. >>

Lo guardo dritta negli occhi e mi trattengo, potrei scoppiare a ridere da un momento all'altro. Ho invece un'altra idea. Afferro con entrambe le mani la sua giacca di pelle e lo spingo verso di me. I nostri corpi sono perfettamente incollati l'un l'altro.

<< Sai cosa vorrei farti io? >> dico con il tono più sensuale che riesco a fare << Vorrei strapparti ogni singolo centimetro di pelle, spezzarti tutte le ossa, dare fuoco al tuo corpo e poi guardarlo bruciare fino a che rimane solo la cenere. >>

Mi guarda con rabbia e, dopo un attimo, sparisce nel suo solito modo facendo scongelare Alaric e Natalie.


Luce Where stories live. Discover now