45- I put you on top

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Cosa doveva dirgli? Per quale motivo aveva una faccia così seria?

S.Shiller: da questo momento tu non fai più parte di questa squadra
Tutti: CHE COSA?!
Mark: signorina Shiller non può! Axel è un elemento fondamentale per questa squadra!
S.Shiller: ho in mente una nuova squadra per battere gli alieni e ho deciso che Axel non ne farà parte
Io: MA NON PUÒ FARLO! NON PUÒ CACCIARE AXEL!
S.Shiller: non discutete i miei ordini!
Erik: è assurdo, non può cacciarlo così! Ha sbagliato delle conclusioni a rete oggi, questo è vero, ma non è un valido motivo per cacciarlo dalla squadra!

Provai a ribattere, ma nel momento in cui vidi la figura di Axel cominciare ad allontanarsi il mio cuore si spezzò in mille pezzi.

Perché non si era ribellato?
Perché se ne stava andando?
NON POTEVA FARLO SUL SERIO!

Io: ..A-Axel!

Scese le scale e continuò per la piazza, ma venne bruscamente fermato dal capitano.

Mark: Axel, fermati! Non te ne puoi andare sul serio!
Axel: non posso discutere i suoi ordini, Mark
Mark: tu sei nostro amico, sei un nostro compagno di squadra! Devi restare con noi!
Axel: la mia presenza non è più necessaria
Mark: ..ma Axel~
Axel: è la cosa più giusta -il suo viso si incupì.
Mark: e~ e hai intenzione di lasciarci così? Hai intenzione di lasciare Axera così? Non hai salutato nessuno di noi! Non hai salutato nemmeno lei!

Grandi e copiose lacrime iniziarono a scendere giù dai suoi occhi mentre il suo corpo tremava.

Axel: ..i-io..
Mark: ha bisogno di te ora più che mai, lo sai! Se dovessi allontanarti di nuovo, cadrà!
Axel: -pianse più forte- s-sai che darei per non farle q-questo?!

Io: AXEL!! -gridai dalla rampa di scale.
Axel: A-Axera..
Io: ma che diavolo stai facendo?! Axel, ti prego fermati!
Axel: non posso, devo andarmene
Io: no, non devi farlo. L'allenatrice non sa quello che dice!
Axel: non vuole che faccia parte della squadra. È giusto che me ne vada, sarei di troppo
Io: non parli sul serio
Axel: devo andare via -disse mentre ricominciava a camminare.
Io: NO! DOVE VAI?!

Corsi subito da lui e lo afferrai per un braccio per fermarlo. L'Axel che conoscevo io non avrebbe mai accettato una cosa del genere, non si sarebbe mai lasciato andare in quel modo. Avrebbe lottato per restare con noi, avrebbe lottato per restare con me. Lo feci voltare verso di me e lo guardai negli occhi.

Erano così seri.. non ammettevano repliche. Avevo visto tante volte quegli occhi, ma quella fu la prima volta che lui guardò me in quel modo.

Allora era vero. Non si sarebbe ribellato, sarebbe andato via...

Tutto il mio mondo crollò in quel preciso momento.

Io: n-non puoi~ Axel non puoi!
Axel: spero che un giorno mi perdonerai
Io: che vuoi dire?
Axel: so che mi odierai per essere andato via, ma devo farlo. Non posso restare
Io: cazzo, Axel! A-Avevi promesso che non ti saresti mai allontanato da me!
Axel: io... devo farlo, non posso evitarlo
Io: ...
Axel: non ti farei mai soffrire così se non fossi obbligato a farlo.

Copiose lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi e raggiungevano il pavimento in pochi secondi.

Axel: Axera, di' qualcosa
Io: ...
Axel: ti prego..

Mi ero estraniata dal mondo reale per un secondo perché nella mia mente si era presentata un'altra scena. Supposi che si trattasse di un ricordo.
Il dolore di quel ricordo mi colpì in un secondo e per questo mi lasciai andare sul pavimento, senza più forze. Axel mi raggiunse subito dopo.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora