Sfogliamo gli altri libri, ma non c'è niente che mi interessi. Quando i libri sono finiti, in fondo allo scatolo trovo un vecchio quaderno. Lo prendo tra le mani. Sono dei fogli uniti con un po' di filo di lana e la copertina sembra un tipo di pelle molto grezza.

Lo apro e vedo che è il diario di Marcus di quando era adolescente, prima della trasformazione. Leggo qualche pagina, Marcus racconta delle sue giornate, di quanto disprezzi suo padre, di quanto sia grande il suo amore per la scrittura. Ad un tratto però, a circa metà diario, leggo una pagina che mi fa rabbrividire:

19 Settembre 1202

Caro diario,

I miei genitori quest'oggi mi hanno costretto a partecipare ad un banchetto organizzato dalla famiglia Smith, la famiglia più nobile del nostro feudo. Quando siamo arrivati i signori Smith mi hanno presentato la loro nipote, la signorina Virginia. È una donna bellissima. I suoi capelli sono lunghi e neri e mossi, i suoi occhi sono azzurri, di un azzurro capace di farti gelare il cuore. Abbiamo parlato per tutta la sera, seduti su una panchina del giardino. Mi ha raccontato che qualche mese fa ha perso entrambi i genitori e gli zii da parte della madre l'hanno accolta come una figlia. Nonostante questo non sembra triste, ha una risata che riesce a farti ridere. Le ho raccontato di me, delle mie novelle e della mia famiglia. Lei ha saputo ascoltarmi e mi ha persino consolato. Quando mia madre è venuta a comunicarmi che il banchetto stava per finire e che dovevamo tornare a casa, io ho preso le sue mani e l'ho baciata. Non avrei dovuto farlo, un gentil'uomo non lo avrebbe mai fatto, ma io volevo farlo. Lei, invece di cacciarmi in malo modo, ha ricambiato il bacio e poi mi ha giurato che ci saremmo rivisti molto presto. Io lo spero, non ho mai visto creatura più bella di lei. Ancora non realizzo il fatto che ho dato il mio primo bacio. Ho lo stomaco in subbuglio.

22 Settembre 1202

Caro diario,

Oggi ho potuto rivederla. Mio padre è andato a parlare di affari con il signor Smith e io l'ho accompagnato. Oggi, alla luce del crepuscolo, era molto più radiosa e molto più bella. Abbiamo passeggiato e abbiamo parlato moltissimo. Mentre parlava capivo che lei non è come tutte le altre signorine, lei ha qualcosa di diverso, qualcosa che non riesco a spiegare. Le ho fatto vedere la mia cicatrice sulla mano e lei mi ha raccontato una leggenda che le avevano raccontato i suoi genitori. Dice che chi ha questa cicatrice ha lo spirito puro e nobile e che diventerà un bravo soldato. Io, ridendo, le ho detto che non sono adatto alle armi, le uniche armi che so usare sono delle piume con cui scrivere e della carta. Lei mi ha sorriso e mi ha sussurrato all'orecchio che i soldati più valorosi sono quelli che hanno un animo puro come il mio.

30 Settembre 1202

Caro diario,

Ieri notte, quando il sole era già calato all'orizzonte da molto tempo, Virginia ha bussato alla mia finestra. Si è arrampicata su un albero di fronte alla mia finestra e poi si è aggrappata al cornicione. Sono rimasto così sorpreso nel vederla che ho creduto che fosse un sogno. L'ho aiutata ad entrare e lei mi ha sorriso. Abbiamo parlato per un po', seduti sul letto, poi ha iniziato a baciarmi. Non mi baciava in un modo leggero e innocente come ho fatto io al banchetto, i nostri baci erano pieni di passione e desiderio. L'ho respinta, se avessimo continuato così non avrei potuto resistere ai miei impulsi. Lei mi ha detto a bassa voce che era proprio quello che voleva perchè si è innamorata di me. Abbiamo giaciuto assieme. È stata la prima volta per entrambi. È stato magico. È uscita dalla finestra mentre io dormivo. Sulla mia scrivania ho trovato un biglietto scritto di suo pugno. Ha scritto: "Ci rivedremo presto, ve lo prometto signor Blackwell".

2 Ottobre 1202

Caro diario,

Ieri notte Virginia è entrata di nuovo dalla mia finestra e mi ha svegliato. Sono stato così felice di rivederla che il mio cuore ha iniziato a battere molto forte. Era venuta con l'intenzione di raccontarmi veramente chi è. È una strega, una di quelle streghe che hanno veramente dei poteri magici. Me lo ha dimostrato, si è tolta il fermacapelli e lo ha fatto fluttuare nell'aria. Mi ha raccontato che è nata molto tempo fa in una famiglia etrusca. La sua era una famiglia di stregoni molto potenti. Quando i suoi genitori e i suoi fratelli sono morti lei ha assorbito tutto il loro potere, per questo adesso è una strega potentissima. Sua madre, un attimo prima di morire, ha fatto un incantesimo di immortalità alla figlia per salvarle la vita. Dopo un secolo di solitudine ha creato degli esseri immortali come lei perchè si sentiva molto sola, ma per farlo ha dovuto legarli al sangue. Per sopravvivere questi esseri avrebbero dovuto bere solo qualche goccia di sangue al giorno, ma erano indisciplinati e famelici. Si è pentita del suo errore, aveva portato la morte per tutta l'umanità, ma non poteva più fare niente. La natura ha creato degli esseri che combattessero questi vampiri e mi ha detto che io sarò uno di quelli. Mi ha detto che fra un anno circa mi trasformerò in un essere bellissimo con il compito di proteggere gli umani. Mi ha detto che dovrò andare via dalla mia casa e sparire per sempre. Io le credo. Le lacrime che ha versato mentre parlava erano autentiche. Quando si è ripresa un po' ha fatto apparire per me un suo piccolo ritratto per averla sempre con me durante il giorno. Ho ripensato tutta la notte alle sue parole. Quando mi trasformerò me ne andrò, così mi libererò dalle grinfie di mio padre e potrò veramente essere il vero Marcus. Devo solo resistere un altro anno, poi sarò libero."

Ho le lacrime agli occhi. Non riesco a capire. La ragazza di cui parla Marcus si chiama Virginia come mia madre, ha i capelli e gli occhi come mia madre. Continuo a guardare la data di ogni pagina: 1202. Mi tremano le mani.

Volto la pagina e rimango senza fiato. C'è il piccolo ritratto di cui Marcus ha parlato. Lo prendo tra le mani.

<< Ma questa sei tu. >> dice Ariel accanto a me sorpresa.

<< No. >> dico con voce strozzata << Questa è mia madre. >>

Luce Where stories live. Discover now